lunedì 31 dicembre 2018

"Ritorna il Patriarca" a Cividale del Friuli

Marquardo von Randeck, Patriarca d’Aquileia, fa il suo ingresso a Cividale del Friuli nel 1366.
Si tratta di un evento di grande prestigio per la città. Tutta la comunità dà lustro all’avvenimento con onori fastosi.
La tradizione suggerisce che Marquardo, capo spirituale e temporale del patriarcato aquileiese, prenda possesso di Cividale e del suo territorio e introduca la Messa dello Spadone, una cerimonia mutuata dal mondo germanico che unisce forme liturgiche dell’antica Chiesa aquileiese-cividalese (sec. XII) con una ritualità politica e civile di derivazione imperiale.     
Da quel lontano 1366 il rito si rinnova ogni anno, nel giorno dell’Epifania.
Dal 1984, al termine della celebrazione liturgica, centinaia di figuranti rievocano l’entrata solenne del Patriarca Marquardo a Cividale.

Domenica 6 gennaio 2019 alle ore 10.30: Solenne Messa, detta “dello Spadone” nella Basilica di Santa Maria Assunta (Duomo)
Alle ore 11.30: Rievocazione storica in costume dell’entrata del Patriarca Marquardo von Randeck avvenuta a Cividale del Friuli nel 1366
Dalle ore 14.00 in Piazza Duomo animazioni medievali in onore delle investiture.
Per maggiori informazioni e programma completo clicca qui !

sabato 29 dicembre 2018

"Le giornate di San Thomas Becket" a Anagni

Il MuCA è lieto di comunicare che sabato 29 dicembre 2018 si terrà una visita straordinaria della Cattedrale di Anagni, in occasione della ricorrenza del martirio di san Thomas Becket di fronte l’altare della Cattedrale di Canterbury, avvenuto il 29 dicembre 1170 ad opera di quattro cavalieri del re inglese Enrico II.
La Cattedrale di Anagni e il suo Museo conservano ben 4 oggetti legati al culto del santo inglese ai quali si aggiunge persino una cappella sotterranea, detta Oratorio di San Thomas Becket, ricavata da un antico mitreo romano del I-II secolo d. C. e interamente affrescata. Attraverso un percorso guidato sarà possibile riscoprire le vicende che portarono l’arcivescovo inglese al martirio. Negli spazi museali, per l’occasione, sarà allestita anche una rievocazione storica dell’episodio con la partecipazione di figuranti in costumi medievali.
Ci saranno due turni di visita, il primo alle ore 16:00 e il secondo alle ore 17:00, con ingresso dal portale dietro le absidi della Cattedrale, in piazza Innocenzo III. La visita avrà una durata indicativa di 1 ora circa. È obbligatoria la prenotazione e le visite avranno luogo solo al raggiungimento del numero minimo di 10 partecipanti.
La visita guidata speciale è compresa nel normale prezzo del biglietto di ingresso.
museo@cattedraledianagni.it
www.cattedraledianagni.it
0775/728374
Seguirà alle ore 18:30 il concerto "Da Pacem Domine" dell'ensemble vocale "Il Quartetto".
Per seguire l'evento su Facebook clicca qui !

venerdì 28 dicembre 2018

La torre normanna, Santa Cristina e i pellegrini sulla via Francigena

Domenica 30 dicembre 2018 alle ore 10:00 presso la Villa Sgadari si presenterà il libro di “La torre normanna, Santa Cristina e i pellegrini sulla via Francigena” dell’architetto Antonella Italia, nell’ambito delle manifestazioni natalizie del Comune di Petralia Soprana.
Sin dal Medioevo, la città di Palermo è stata una delle tappe principali del percorso viario, detto anche Via Francigena, attraversato da pellegrini e mercanti, che si snodava fino a Messina e, da qui, proseguiva verso Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme. La strada che da Palermo conduceva a Messina attraversava vari paesi delle Madonie per giungere a Troina in provincia di Enna. A questo percorso l’architetto Italia dedica un capitolo intero di approfondimento Cammini e itinerari peregrinorum. Nella guida viene descritta la storia delle antiche vie di transito e pellegrinaggio ed in particolare proprio quella detta Palermo Messina per le montagne che collega Troina, Nicosia, Petralia, Polizzi e Caltavuturo. Lungo quest’ultima, tra le più importanti, la commenda dei Cavalieri di Malta a Polizzi Generosa, Petralia Sottana con il magnifico ponte di San Brancato e Petralia Soprana con la chiesa di San Teodoro costruita nel 1062 da Ruggero passando per Gangi.
La Chiesa normanna di Santa Cristina la Vetere, dedicata alla prima Santa Patrona di Palermo, situata lungo la “Via dei pellegrini” dietro la Cattedrale, è la più antica testimonianza della cultura dell’accoglienza a Palermo. Un singolare edificio turriforme che, nel corso dell’ultimo decennio, palermitani, visitatori e turisti hanno imparato a conoscere e amare grazie all’infaticabile azione di valorizzazione e fruizione del bene condotta dall’associazione culturale Itinerari del Mediterraneo, presieduta dall’architetto Antonella Italia, autrice del libro.
La pubblicazione, “La torre normanna, Santa Cristina e i pellegrini sulla via Francigena”, arricchita dalla prefazione dal presidente della sezione di Palermo di Italia Nostra Piero Longo e dalle immagini di Lorenzo Mercurio e Toni Saetta, conduce il lettore attraverso il periodo storico che si snoda dal Regno nel Sole (1130-1194), ovvero dall’incoronazione a re di Sicilia di Ruggero II d’Altavilla, fino alle vicende dei pellegrini e dei cavalieri che videro la Chiesa di Santa Cristina la Vetere quale luogo deputato alla loro accoglienza, quando nel medioevo Palermo fu una delle tappe principali del percorso che conduceva da Messina a Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme. Italia descrive con accuratezza l’utilizzo della trama viaria quale strada di pellegrinaggio e parte integrante della via Francigena, lungo la quale sorgevano le hospitalia, strutture dove i viandanti trovavano cibo e cure dopo avere attraversato strade e luoghi insicuri e impervi.
“La Chiesa di Santa Cristina la Vetere – spiega l’architetto Italia – rappresenta una testimonianza della cultura dei pellegrinaggi a Palermo, dimostrata dall’antico toponimo: chi la visita, ha la possibilità di compiere un’esperienza emotiva di raccoglimento interiore, in sintonia con i dettami delle nuove frontiere del turismo relazionale. Il libro è la sintesi – precisa l’autrice – di un lavoro condotto sinergicamente nel tempo con studenti universitari, giovani impegnati in stage formativi, associazioni, soggetti privati, enti pubblici e istituzionali. Tutti hanno contribuito, lavorando a fianco di ItiMed, alla conoscenza storica e artistica del monumento architettonico, congiuntamente ai soci che, con dedizione, amore e passione, hanno reso possibile la fruizione, nonché la piena restituzione alla città di questo piccolo gioiello. Un tesoro affidato alla gestione di ItiMed grazie alla piena collaborazione – conclude l’architetto Italia – da parte di don Silvio Sgrò, rettore del Seminario Arcivescovile di Palermo.”

giovedì 20 dicembre 2018

Per la prima volta visitabile il pozzo di Sant'Antonino a Piacenza

Da domenica 23 dicembre 2018, a Piacenza si avrà un’occasione unica per visitare il sottosuolo della città. Un viaggio nella storia lungo millesettecento anni. A quattro metri e mezzo di profondità. Il luogo in cui la tradizione cristiana vuole sia stato ritrovato il corpo del martire Antonino, patrono di Piacenza. Un sacrario databile al IV secolo, voltato e affrescato, per la prima volta accessibile al pubblico attraverso un’affascinante discesa.
Il cuore dell’iniziativa si trova nella piccola chiesa di Santa Maria in Cortina a Piacenza. Qui si narra che il corpo di Sant’Antonino (decapitato, secondo tradizione, nel 303) fu ritrovato in un ambiente ipogeo dal vescovo Savino. In particolare per essere poi traslato sul finire del IV secolo nella vicina chiesa di San Vittore, da quel momento dedicata al patrono.
Sul luogo del ritrovamento il vescovo Savino fece costruire una prima chiesa.  A cui ne seguì una medievale, che fu a sua volta sostituita dall’attuale, ultimata all’inizio del XVI secolo.
Durante i lavori di restauro dell’attuale edificio, sul finire dell’800, vennero alla luce straordinari reperti di età imperiale, tra cui il bellissimo” marmo Cecilio”. Si tratta di una dimostrazione l’impiego di quest’area fin dal I secolo come necropoli posta immediatamente al di fuori delle mura urbane.
Lungo tutta la durata dell’evento i visitatori avranno la possibilità esclusiva e irripetibile di calarsi proprio all’interno della camera ipogea dove è stato ritrovato il corpo di Antonino. Unico esempio di questo tipo di ambiente conosciuto in città ancora intatto ed accessibile, alla profondità di quattro metri e mezzo. Una volta all’interno, con l’ausilio di appositi occhiali, sarà possibile immergersi nella ricostruzione 3D in realtà aumentata. Una possibilità per meglio comprendere la ricchezza della decorazione oggi ancora solo parzialmente riconoscibile.
La visita è introdotta da una video – installazione all’interno della chiesa. La clip narra la leggendaria storia di Antonino, l’“Inventio” del corpo del Santo Martire ad opera del vescovo Savino e le fasi evolutive della chiesa.
L’ultimo capitolo affronta il mistero della tomba di Sant’Antonino, da sempre ritenuta collocata al di sotto del pozzo medievale (visibile sotto l’altare maggiore), fino alla scoperta, intorno alla fine degli anni’70 del secolo scorso, dell’ipogeo romano accessibile tramite una botola posta in una primitiva cappella, oggi sagrestia.
Uscendo dalla chiesa sarà possibile ammirare da vicino, sulla parete sinistra, il precedentemente citato “marmo Cecilio”. E’ la lastra di Rosso Verona che si ipotizza essere parte di un monumento funebre a tamburo e che reca un’iscrizione funeraria citando un Cecilio, questore e tribuno augustale, deputato alla costruzione del tempio di Giove.
Il progetto, che prende origine dalla tradizione cristiana giunta fino a noi, mira ad affiancare ad essa il dato archeologico che emerge con evidenza all’interno dell’ipogeo della chiesa di S.M in Cortina. Tradizione, fede, e cultura si fondono in un tutt’uno per far memoria di uno dei fatti più straordinari accaduti alla città.
Per tutte le informazioni, orari e ingressi clicca qui !

domenica 9 dicembre 2018

Giornate del libro medievale

Giornate del libro medievale
L’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo lunedì 10 e martedì 11 dicembre 2018, ha il piacere di offrire tutti i volumi pubblicati fino al 2015 con uno sconto del 70% sul prezzo di copertina (sono esclusi i volumi in antiquariato e quelli soggetti a offerte speciali).
È possibile acquistare, secondo la disponibilità, i volumi direttamente in sede oppure ordinarli, negli stessi giorni, con una mail a ufficiovendite@isime.it. Le spese di spedizione saranno a carico del destinatario e l’importo verrà aggiunto in fattura.
Scarica il catalogo in pdf.