martedì 31 gennaio 2017

Il nostro Medioevo Quotidiano

Quanto assomiglia questo esordio del XXI secolo al Medioevo? Molto di più di quello che pensiamo. Quali siano le similitudini fra un tempo considerato, a torto, arretrato e la nostra società globalizzata, tecnologica e post moderna è il tema di una conversazione che venerdì 3 febbraio 2017 alle 20.30 si terrà nella Sala del Centro Civico di Colloredo di Monte Albano (UD) per iniziativa dell'Assessorato comunale alla cultura con la partecipazione dello storico Roberto Tirelli.
Il passato non è dunque completamente passato, ma vive in noi, nel nostro quotidiano si ripropone con le sue sfide in tutti i campi perché, in fondo, l'umanità non è mutata e neppure sono mutati i modi di porsi di fronte alla realtà. Ecco perché taluni fenomeni si ripetono e quanto accaduto nel lontano Medioevo può essere di aiuto per comprendere il contemporaneo. Questo far ricorso alla storia come ausilio al presente rivaluta questa scienza e le nostre conoscenze scolastiche o letterarie.
Chi non riconoscerebbe, ad esempio, nel vecchio feudalesimo l'attuale organizzazione del potere politico? Oppure nella rivoluzione digitale le stesse conseguenze che portò l'utilizzo dell'energia idraulica? Se poi andiamo sui personaggi noti usciti dai libri di storia quante delle loro vicende non sono oggi riconoscibili in quelle di personaggi altrettanto noti dei nostri tempi? E se oggi il debito pubblico rischia di travolgere gli stati, non è stato forse all'origine della debolezza di regni ed imperi? Si tratterà poi di sfatare il mito della nostra società secolarizzata per scoprire come la religione dominante il Medioevo non sia affatto al tramonto, ma all'alba di una nuova stagione così come le filosofie. Quanto siamo platonici o quanto aristotelici? Perché ci piacciono Dante e Petrarca? Insomma molte curiosità da conoscere.
La serata è aperta a tutti ed è ad ingresso libero !
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venerdì 27 gennaio 2017

"Passeggiata d'autore" agli affreschi del Buono e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti

Affascinante sintesi tra idealità e concretezza, benessere dei singoli e comune prosperità. E’ il ciclo di affreschi del Buono e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti all’interno di Palazzo Pubblico a Siena che sabato 28 gennaio 2017 sarà protagonista dell’ultima “Passeggiata d’autore”, edizione invernale, iniziativa ideata da Toscanalibri.it, a cura dell’assessorato al turismo del Comune di Siena (ore 15,00 – ritrovo davanti al Palazzo Pubblico. Partecipazione gratuita su prenotazione al numero 0577 391787).
A raccontare dal punto di vista storico, artistico e pedagogico saranno il sociologo Marco Revelli e il direttore di Toscanalibri.it Luigi Oliveto (sarà presente anche una guida turistica). La Passeggiata si snoderà davanti agli affreschi di Lorenzetti che costituiscono il più sorprendente racconto per immagini che la pittura civile medievale abbia potuto concepire. Furono voluti dagli ambiziosi governanti dell’epoca (Governo dei Nove) affinché, ora in modo didascalico, ora allegorico, si esplicitasse un’idea di città, un’utopia possibile, esemplificata da scene di laboriosità, di interscambio tra città e campagna (tra un ‘dentro’ e ‘un fuori’); da un equilibrio e da una bellezza che si pongono come modello estetico e non di meno etico. Un buon governo sintetizzato da quella eloquente scena in cui si vede il corteo di reggitori dello Stato che sotto lo sguardo di Pace e Giustizia vanno ad onorare il “Bene Comune”. L’occasione per una riflessione sulle spaesate città del tempo presente, su ciò che è irriconoscibile e ciò che va necessariamente riconosciuto. Così da poter perlomeno intuire quale civitas sia immaginabile oggi e soprattutto domani.
Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 0577 391787 oppure scrivere a redazione@toscanalibri.it.
Programma completo su www.toscanalibri.it

giovedì 26 gennaio 2017

Fioralba Salani svela Dante Alighieri

San Francesco (Paradiso, canto XI)
Dopo lo straordinario successo dello scorso anno accademico, ritornano a Palazzo Simoncelli le imperdibili "Conversazioni su Dante" della Professoressa Fioralba Salani.
L'UNITRE - Università delle Tre Età di Orvieto continua gli incontri sulla Commedia del sommo poeta con un pomeriggio dedicato al Canto XI del Paradiso.
Sabato 28 Gennaio 2017 alle ore 16:30, presso la Sala Incontri Maria Teresa Santoro di Palazzo Simoncelli, la professoressa Fioralba Salani, stimatissima ed amata docente orvietana, farà rivivere l'arte e l'incanto di un'opera fondamentale della produzione culturale di tutti i tempi.
Per informazioni, telefonare ai numeri 0763342234 e/o 3387323884, oppure visitare il sito internet .

martedì 24 gennaio 2017

Vercelli e Guala Bicchieri con Alessandro Barbero

Giovedì 26 gennaio 2017 alle 17:30, a Palazzo Madama nel Gran Salone dei Ricevimenti, si terrà una conferenza a cura del professore Alessandro Barbero (docente ordinario di Storia medievale presso l'Università del Piemonte Orientale e autore di opere specialistiche e di romanzi di successo) sulla Vercelli del Duecento e su uno dei suoi cittadini più illustri, Guala Bicchieri.
Tra XII e XIII secolo Vercelli può essere considerata una grande città, secondo quelli che sono i parametri dell’epoca: raggiungerà infatti i quindici-ventimila abitanti all’inizio del Trecento, in corrispondenza dell’espansione demografica che caratterizza tutto il continente europeo; mercanti, notai e avvocati contribuiscono inoltre alla ricchezza di questo centro della pianura padana, all’interno delle cui mura un vero boom edilizio porta alla fondazione di numerose chiese e monasteri, e alla costruzione di torri e palazzi privati per la classe dirigente.
Vercelli è una città cara agli imperatori: tappa irrinunciabile nei loro viaggi tra Germania e Italia, il suo governo è affidato a vescovi-conti fedeli alla causa imperiale. Nel corso del XII secolo famiglie nuove, di origine urbana, si affacciano sulla scena cittadina e, grazie all’acquisizione di incarichi politici ed ecclesiastici sempre più importanti, gli Avogadro e i Bicchieri scalzeranno in breve la piccola nobiltà rurale diventando esponenti di riferimento per la gestione del potere.
E sempre nella pianura di Vercelli, vicino a Trino, si trova la culla dell’autorità dei marchesi di Monferrato che, al servizio degli imperatori, espanderanno il loro dominio sul Piemonte meridionale e aderiranno alle Crociate portando con sé nell’avventura in Oriente alcuni cavalieri vercellesi, tra cui Guala Bicchieri, zio del potente cardinale e mecenate.

Alessandro Barbero insegna Storia medievale presso l’Università del Piemonte Orientale, sede di Vercelli. Studioso di prestigio, autore di opere specialistiche e manualistiche, coltiva una predilezione per la storia militare. Ha pubblicato il volume Storia del Piemonte. Dalla preistoria alla globalizzazione (Einaudi 2008); con Laterza, tra gli altri, Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini (con Chiara Frugoni, 1999); Carlo Magno. Un padre dell’Europa (2011), Terre d'acqua. I vercellesi all’epoca delle crociate (2014), Le parole del papa (2016). Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo è il primo dei suoi romanzi di successo (Premio Strega 1996), a cui è seguito Le Ateniesi (Mondadori 2015).

lunedì 23 gennaio 2017

Gli studi astronomici dall'età tardo-antico al Medioevo

Terzo appuntamento del ciclo “Viaggio nel cosmo” in programma lunedì 23 gennaio 2017, con inizio alle ore 18.30, presso l’auditorium del Civico Museo di Storia Naturale di Via dei Tominz, 4 a Trieste (Bus n. 11, 18, 22). Paolo Badalotti, triestino e storico dell’Astronomia parlerà degli “Studi astronomici dall’età tardo-antica al Medioevo”.
La fama dell’astronomo alessandrino Claudio Tolomeo è stata tramandata principalmente grazie al suo libro più famoso, l’Almagesto. I libri dell’Almagesto sono un riepilogo di tutto il sapere del passato ed erano talmente completi da divenire in breve tempo un riferimento duraturo per i secoli futuri; in essi Tolomeo riprese e riadattò le vecchie teorie astronomiche alle nuove scoperte. Ma mentre l’attività scientifica della cristianità decadeva nei secoli bui, si assisteva al grande risveglio della scienza nel mondo islamico. Gli astronomi dell’alto medio-evo, eredi del sistema aristotelico e tolemaico, riuscirono a ottenere risultati sorprendenti nello studio della volta stellata, catalogando e raffigurando le costellazioni, attribuendo nomi alle stelle, mettendo a punto calendari più accurati, studiando le eclissi e raffinando tavole che tracciavano i movimenti celesti. In particolare, gli astronomi arabi riuscirono a determinare la posizione del sole, della luna e dei cinque pianeti visibili a occhio nudo per qualsiasi momento del giorno e della notte, un prezioso aiuto per i naviganti.
Osservando la posizione dei corpi celesti era anche possibile determinare l’ora del giorno e tenere aggiornato un calendario. Con le teorie elaborate per spiegare il movimento dei pianeti, gli astronomi arabi furono a un passo dal chiarire le incongruenze riscontrate nel sistema tolemaico. Non compresero però che è il sole, e non la terra, a trovarsi al centro delle orbite planetarie. Comunque sia, descrissero i movimenti delle stelle con un’accuratezza senza precedenti e i loro rilevamenti furono di inestimabile valore per le successive generazioni di astronomi di tutto il mondo. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

sabato 21 gennaio 2017

Visite a Santa Maria Novella

Storie della Genesi, Chiostro Verde
I Musei Civici Fiorentini e l’Associazione MUS.E propongono un ciclo di visite tematiche dedicate ad alcuni spazi del complesso domenicano di Santa Maria Novella, utili ad apprezzarne la storia e i capolavori meno noti.
Sabato 28 gennaio 2017 il primo appuntamento è con il chiostro verde e i dipinti di Paolo Uccello.
La visita consentirà di apprezzare otto meravigliosi affreschi della prima metà del Quattrocento, dipinti da Paolo Uccello e collaboratori per il Chiostro Verde ed esposti ora nel Refettorio dopo il delicato intervento di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure. Si tratta di affreschi staccati facenti parte del ciclo delle Storie della Genesi e prevalentemente eseguiti in monocromo verdeterra – “a sugo d’erbe e terra verde”, come venne scritto nel Seicento – tanto da dare il nome all’intero chiostro. Capolavori del Rinascimento che sarà possibile assaporare in forma ravvicinata e in nuova leggibilità per approfondire poi la storia e gli sviluppi del Chiostro Verde, cuore del convento domenicano.
Per scaricare le informazioni e programma completo delle visite in formato PDF clicca qui !

giovedì 19 gennaio 2017

"Storiografia medievistica in Romania" a Orte (VT)

Si svolgerà nel Centro storico di Orte nella giornata di venerdì  20 gennaio 2017 una Giornata di Studio sulla “Medievistica romena a Orte”, che si articolerà  in tre momenti: il primo incentrato sulla visita ad Orte sotterranea, al Museo d’Arte sacra, al Palazzo Vescovile ed alle peculiarità del Centro Storico da parte della delegazione di studiosi romeni. Alle 16,30 è prevista la prolusione del prof. Ioan-Aurel PopUn’introduzione al Medioevo romeno”, a seguire il prof. Cesare Alzati terrà una relazione su “Lo spazio religioso romeno come specchio della vicenda religiosa europea”.
Alle ore 18,00 presso il Centro di Aggregazione Sociale nel complesso dell’ex Ospedale la prof.ssa Luisa Caporossi presenterà i lavori di restauro dell’Affresco “Crocifissione con Maria e san Giovanni evangelista databile fine sec. XV-primi sec.XVI, con la partecipazione del sindaco di Orte, Angelo Giuliani e la Soprintendente per l’Archeologia, le Belle Arti ed il Paesaggio, Alfonsina Russo.
La Giornata di studio di Orte farà seguito alla sessione di giovedì 19 gennaio programmata a Roma, presso l’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, con interventi sul Medioevo Romeno, punti di riferimento cronologici, geografici e di civiltà, la storia del pensiero storiografico romeno, con ulteriori approfondimenti su strutture politiche e particxolarità istituzionali, di storia ecclesiastica, di storiografia economica della Transilvania medievale, della Valacchia e della Moldavia. Altro approfondimento viene dedicato alla Tarda Crociata e lo spazio romeno, a testimonianze di viaggio tra l’area romena e la Penisola italica, con un bilancio sulla storiografia romena recente e uno sguardo verso il futuro.
Nella Giornata di Studio di Orte gli ospiti romeni potranno fruire della consultazione dei testi conservati presso la Biblioteca specializzata dell’Ente Ottava Medievale di Orte, ospitata nella storica sede di Palazzo Roberteschi,  che raccoglie più di tremila volumi inerenti la storia del periodo medievale e rinascimentale.
Per scaricare il programma completo delle due giornate in formato PDF clicca qui !

mercoledì 18 gennaio 2017

Novecento anni dal più grande terremoto dell'Italia Settentrionale

A novecento anni dal devastante terremoto che colpì Verona e le zone dell'area padana centrale e orientale, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) organizza, venerdì 20 gennaio 2017 al Palazzo Franchetti di Venezia, una giornata di studio per fare il punto sulle conoscenze e sull'impatto del sisma del 1117, alla luce del know-how scientifico attuale. Il convegno, che vede la collaborazione dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti di Venezia (IVSLA) e del Centro euro-mediterraneo di documentazione Eventi Estremi e Disastri (EEDIS), sarà una importante occasione di confronto e di verifica sull'analisi della pericolosità sismica dell'Italia settentrionale, in particolare del Nord-est, e delle problematiche di rischio che il fitto tessuto abitativo, industriale e artistico, pone oggi con sempre maggiore rilievo. Un evento catastrofico, quello del 1117, per molti anni oggetto di studio attraverso le numerose fonti scritte, epigrafiche e le tracce, in parte visibili ancora oggi, lasciate nel patrimonio architettonico delle zone colpite. Il terremoto del 3 gennaio 1117 è, infatti, il più antico evento sismico del mondo per il quale si abbia un quadro del danneggiamento tale da consentire oggi di stimarne l'area epicentrale e la magnitudo con tecniche analitiche rigorose, le stesse usate per analizzare terremoti di secoli più vicini. Questo evento è un unicum, sia come esempio concreto di terremoto raro e disastroso che potrebbe colpire ancora l'Italia settentrionale, sia come straordinaria testimonianza della cultura medievale italiana ed europea. Al convegno interverranno, tra gli altri, il Presidente INGV, Carlo Doglioni e il dirigente di ricerca INGV, Gianluca Valensise.
Per informazioni e programma completo clicca qui !

lunedì 16 gennaio 2017

"Memento mori" prosegue il ciclo di conerenze con Giovanni Tucci

Venerdì 20 gennaio 2017 alle ore 16,20 presso il Seicentro (In via Savona, 99 a Milano), con sponsor il comune di Milano, Giovanni Tucci, giornalista e cultore della materia, prosegue il suo ciclo di conferenze sul “Medioevo tra arte, storia e simboli” con proiezioni e ingresso libero.
Questo appuntamento ha per titolo “Memento mori”. Il gusto macabro medievale ha radici nel nord Europa, con un tocco di influenza orientale e mongola, ma prende piede tardi, con le prime rappresentazioni dei diavoli e della leggenda dell’incontro tra vivi e defunti. Le grandi pestilenze e carestie del 1300 scaveranno un baratro tra l’uomo e Dio e scateneranno le danze macabre e i trionfi della Morte.
Le competenze di Giovanni Tucci derivano esclusivamente da passione amatoriale, mediata dall’esperienza pluridecennale nella divulgazione giornalistica in campi molto diversi.
Ha tenuto vari cicli di conferenze settimanali (con proiezione diapo e video) dedicate a arte, storia, economia e cultura medievale presso i Cam o gli assessorati municipali a Milano. Per esempio 23 incontri in zona cinque e 22 in zona sette solo tra ottobre 2015 e maggio 2016.
Ha iniziato o ha in preparazione analoghi incontri presso il Seicentro (via Savona 99), presso il Cam 7 (viale Tibaldi 41) e presso il Cam 8 (via della Pecetta).
Ha inoltre organizzato visite guidate alle basiliche di Sant’Eustorgio, Sant’Ambrogio e San Marco e ha in preparazione analoghe visite a Como, Lodi, Pavia, Cremona, Piacenza, Fidenza, Parma, Bergamo e Vigevano.
In passato ha avuto una ultradecennale attività, quasi sempre in testate a carattere nazionale, in campo economico-giuridico-immobiliare, ha curato alcuni uffici stampa e ha redatto libri e pubblicazioni di carattere tecnico.

sabato 14 gennaio 2017

Palazzo dei Trecento di Treviso aperto al pubblico

La sede del consiglio comunale di Treviso, a palazzo dei Trecento, sarà aperta al pubblico. Da sabato 14 gennaio 2017, in via sperimentale, e fino a fine marzo, ogni fine settimana cittadini e turisti avranno l’opportunità di visitare il palazzo in piazza dei Signori. L'entrata sarà a pagamento: 5 euro il biglietto intero, 3 euro il ridotto. Le visite consentite solo il sabato e la domenica dalle 14.30 alle 18. Per i minori di 18 anni e i residenti del Comune di Treviso l’entrata è gratuita.
Palazzo dei Trecento è il maggiore edificio civile della Treviso medievale e testimonia, con le sue proporzioni, i fasti comunali della città. Venne costruito intorno al 1217 e porta il nome dei "Trecento" perché ospitava il Maggior Consiglio, formato da trecento cittadini per metà appartenenti al ceto nobiliare e per metà a quello del popolo. Nella parte superiore del Palazzo vi è un’unica grande sala, adibita alle riunioni del consiglio comunale.

Il salone è alto 12 metri, largo circa 20 metri, lungo 46 metri. Esso presenta le pareti decorate dagli stemmi degli antichi podestà, in una fascia superiore, e da affreschi di varie epoche. Nel corso della seconda guerra mondiale il Palazzo venne squarciato durante il bombardamento aereo. La miracolosa rinascita del Palazzo dei Trecento dalle rovine del tragico 7 aprile 1944, a seguito di una formidabile, quanto ingegneristicamente inedita, operazione di raddrizzamento e restauro, venne pienamente a simboleggiare la resurrezione stessa della città.

venerdì 13 gennaio 2017

Passeggiata d’autore sulle tracce di Pia de’ Tolomei

Un omaggio a una donna, probabilmente mai esistita, ma ‘verissima’ nell’immaginario collettivo. E’ Pia de’ Tolomei, la figura dantesca citata da Dante Alighieri nel quinto canto del Purgatorio, a cui Siena dedica la Passeggiata d’autore di sabato 14 gennaio 2017. L’iniziativa è ideata da Toscanalibri.it, a cura dell’assessorato al turismo del Comune di Siena. L’appuntamento è per le ore 15,00 in Piazza Tolomei (partecipazione gratuita su prenotazione al numero 0577 391787).
Guide d’eccezione per l’occasione saranno il direttore di Toscanalibri.it, Luigi Oliveto e il docente di storia delle tradizioni popolari dell’Università di Siena, Fabio Mugnaini che guideranno i partecipanti alla scoperta di questa figura diventata leggenda. «Ricorditi di me che son la Pia./Siena mi fe’, disfecemi Maremma:/salsi colui ch’inanellata pria,/ disposando, m’avea con la sua gemma», canta Dante nella Divina Commedia: una leggenda medievale tramandata fino ai giorni nostri, arricchendosi sempre più di pathos, trama, forme narrative (poesia, teatro, opera musicale). L’itinerario partirà da Palazzo Tolomei, dove l’omonimo Palazzo è testimonianza dell’esteso castellare che sorgeva in quell’area appartenente, appunto, ai Tolomei e dalla cui famiglia proveniva, secondo leggenda, la Pia dantesca. Si proseguirà in via san Pietro dinanzi al palazzo Brigidi, tradizionalmente dei Pannocchieschi e dunque di Nello Pannocchieschi, sposo di Pia, dove è conservata una scala a chiocciola detta “della Pia”. La Passeggiata terminerà all’interno del Palazzo del Governo, in piazza Duomo, dove il granduca Pietro Leopoldo II fece affrescare nella propria anticamera “le storie della Pia” essendo affascinato da quella leggenda, dai richiami e dai sentimenti che essa sollecitava verso le terre della Maremma. Qui l’attrice Paola Lambardi reciterà parte del “Dialogo nella palude” di Margherita Yourcenar ispirato alla storia della Pia.
Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 0577 391787 oppure scrivere a redazione@toscanalibri.it.

giovedì 12 gennaio 2017

Savona nel Quattrocento

Venerdì 13 gennaio 2017, alle 17.30, nel Salone di Società Savonese di Storia Patria, in Via Pia 14 (piazza della Maddalena) a Savona si parlerà di "Savona nel Quattrocento" con Angelo Nicolini.
È innegabile che il materiale primario su cui fondare lo studio della storia medievale sia di origine archivistica. Le opere di altri autori consultate e citate nella bibliografia di ogni singolo lavoro servono per contestualizzare e per interpretare questo stesso materiale, oltre che naturalmente per insegnare il metodo e l’approccio e per suggerire gli opportuni ordini di grandezza.
In questa esposizione si proporranno alcuni esempi al riguardo, presentando una serie di documenti quattrocenteschi conservati presso l’Archivio di Stato di Savona e giocando sulle diverse prospettive del guardare e del vedere.
Si esamineranno, cioè, le diverse maniere di utilizzare i testi manoscritti, osservandoli dal punto di vista economico e sociale, ma anche del costume e della “storia quantitativa”, cercando di spingere l’analisi più in profondità, oltre le produzioni documentali riservate alle élites cittadine, sino a tratteggiare le sfuggenti condizioni delle masse di indigenti che costituivano la grande maggioranza della popolazione medievale.
Per maggiori informazioni visita il sito della Società Savonese di storia Patria !

mercoledì 11 gennaio 2017

Il cuore e il pugnale. Clemenza di Catanzaro e il Meridione normanno

Si terrà sabato 14 gennaio 2017 alle ore 18,00 a Taverna (CZ) nella Chiesa di Santa Barbara la presentazione del romanzo “Il cuore e il pugnale. Clemenza di Catanzaro e il Meridione normanno” di Massimiliano Lepera. L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione Comunale di Taverna in collaborazione con l’Associazione culturale “Taberna radici e oltre”, presieduta da Nadia Pullano; associazione attiva sul territorio con numerose iniziative socio-culturali, per il recupero delle tradizioni del territorio regionale.
Il romanzo è la terza opera scritta dal giovane Massimiliano Lepera, docente di latino e greco. È di carattere storico, ambientato nella Catanzaro medievale e nella medesima Taverna, e si concentra sulla figura della contessa Clemenza di Catanzaro, la quale si oppose al potere tirannico di Guglielmo I il Malo, mediante congiure, intrighi e rivolte in difesa del proprio popolo e della propria terra. La resistenza della contessa Clemenza si concluse proprio a Taverna, che venne completamente distrutta dal re Normanno.
L’opera rivisita, in maniera originale, ma pur sempre ancorata agli eventi realmente accaduti nel periodo trattato, il periodo della dominazione normanna nel Meridione italiano, tra la Calabria e la Sicilia. La storia, che si concentra in un periodo circoscritto al 1160 e agli anni vicini, pur trattando le vicende risalenti al regno di Guglielmo I e alla dinastia degli Altavilla, si sofferma, tuttavia, su alcuni personaggi più marginali secondo le fonti storiche, ma nonostante tutto fondamentali per lo svolgimento delle vicende e degli avvenimenti del tempo. In primis la contessa di Catanzaro, la tenace e determinata Clemenza di Loritello, la quale si batté sempre per la libertà del suo popolo e della sua città, oltre a numerose altre figure come Matteo Bonello, nobile siciliano rivoluzionario, o ancora Maione di Bari e Ruggero di Martirano. Insomma, un intreccio ricco e avvincente, calato nell’atmosfera del tempo, tra congiure, guerre, tradimenti, amori segreti, rivoluzioni, sotterfugi e inganni, in un misto di storia e thriller, come si addice ad un periodo tanto oscuro e misterioso quale è il Medioevo.
All’evento prenderanno parte, oltre all’autore, il prof. Costantino Mustari, dirigente scolastico presso il Liceo Classico “G. Sirleto” di Catanzaro, il primo cittadino Sebastiano Tarantino, Clementina Amelio, consigliere con delega alla cultura, don Maurizio Franconiere, Nadia Pullano, l’architetto Walter Fratto e Giovanni Matarese, presidente dell’associazione storica Mirabilia.
L’incontro vuole dare la possibilità di riscoprire la grande storia catanzarese e del suo entroterra, fino alle proprie radici, recuperando quell’orgoglio di appartenenza messo a dura prova dalle complesse problematiche odierne; dall’altra mira anche a promuovere i talenti nostrani, come quello rappresentato dal giovane Lepera, il quale sicuramente costituisce uno di quei modelli che alimentano il desiderio di riscatto delle nuove generazioni, orientato a riscrivere nuove appassionanti pagine del ricchissimo romanzo catanzarese.

domenica 8 gennaio 2017

"Genova prima dei Rolli", itinerario per appassionati di architettura medievale

Si terrà domenica 8 gennaio 2017 alle ore 15,00 l'appuntamento "Genova prima dei Rolli", un itinerario per gli appassionati di architettura medievale, e non solo, proposto da Enjoy Genova, la nuova proposta di turismo culturale a cura di Cooperativa Archeologia.
Attraverso i vicoli del centro storico, un esperto condurrà i partecipanti a rintracciare quel che resta degli edifici del XIII secolo: le torri costruite come metro di potenza delle famiglie cittadine e in seguito demolite o inglobate nei palazzi attigui. Una vera e propria caccia al tesoro nei vicoli con lo sguardo rivolto verso l'alto.
Il percorso, della durata di due ore, si snoderà attraverso il cuore del centro storico a partire dai Giardini Luzzati di piazza S. Donato, per concludersi in Palazzo Ducale, sede del potere cittadino. Il complesso sistema dei Rolli, patrimonio Unesco dal 2006, è legato ai ricchi palazzi nobiliari del XVI secolo; è ormai riconosciuto come una delle maggiori attrattive della città e meta culturale e turistica, tanto che nel 2016 sono stati 90 mila i visitatori di questo particolare sistema residenziale nobiliare, ufficializzato nel 1576 da un Decreto del Senato che promulgava l'elenco ufficiale dei palazzi (elenco degli Alloggiamenti pubblici o Rolli), riconoscendone il particolare pregio, e obbligava i proprietari a ospitare, a turno, visite di stato, in assenza di un palazzo reale.
Il percorso si snoda attraverso il cuore del centro storico a partire dall’Area Archeologica Giardini Luzzati di piazza S. Donato, per concludersi in Palazzo Ducale, sede del potere cittadino.
Durata 2 ore
Prezzo della visita euro 12, prezzo speciale riservato ai soci Coop o abbonamento AMT euro 10, bambini euro 6.
Biglietto torre Grimaldina euro 5 intero, euro 4 ridotto
A cura di Cooperativa Archeologia
Informazioni e prentazione obbligatoria su Enjoy Genova.

venerdì 6 gennaio 2017

Epifania con gli Arcieri del Mare

Sono passati ben 21 anni dall'inizio dell'avventura degli Arcieri del Mare, una Compagnia storica che ama condividere l'allegria dell'arco e della freccia.
Per chi volesse provare l'emozione di scagliare la prima freccia, gli arcieri elbani saranno presenti, in collaborazione con Gli Archi del Grande Falco, venerdì 6 gennaio 2017 sia a Rio Marina (LI) che a Porto Azzurro (LI) dove, come ormai da tradizione, bruceranno la Befana.
Programma della giornata con gli Arcieri del Mare:
A Rio Marina, in occasione della Corri per Marco: dalle 10,00 alle 12,00 prove di tiro per il pubblico e dimostrazione finale di tutti i tipi di arco, dalle 14,00 alle 15.30 gara medievale in costume in gemellaggio con gli Archi del Grande Falco, ore 16.45 lancio di freccie infuocate nel fosso di Rio Marina.
A Porto Azzurro, in occasione della festa Arriva la Befana: alle ore 18 verrà bruciata la Befana con le frecce infuocate

giovedì 5 gennaio 2017

Corteo dei Re Magi a Milano

Tutto pronto per il Corteo dei Re Magi in programma a Milano venerdì 6 gennaio 2017, una suggestiva passeggiata che si rinnova ogni anno dal 1960 e che affonda le sue radici addirittura nel 1336.. Si svolge il giorno dell’Epifania e rievoca la visita dei tre Re a Gesù Bambino. Secondo la tradizione del calendario cristiano, infatti, sia in Occidente che in Oriente, il 6 gennaio si celebra la visita di alcuni Magi a Gesù Bambino, che si manifestò loro, sebbene pagani, come il Messia d’Israele.
Il corteo è accompagnato dalla banda comunale e da moltissimi figuranti in costume storico oltre che da animali che fanno parte della scenografia. Il percorso del Corteo va dal Duomo alla chiesa di Sant’Eustorgio; fa una sosta presso la Basilica di San Lorenzo, dove si ricorda l’incontro dei Magi con Erode. All’arrivo a Sant’Eustorgio avviene l’offerta dei Magi al Bambino nel presepe vivente e il saluto delle autorità civili e religiose alla cittadinanza. 
Alle 11 ritrovo dei gruppi partecipanti in piazza Duomo; alle 11.15 solenne benedizione del Corteo; alle 11.30 partenza per il seguente itinerario: via Torino, Colonne di San Lorenzo, corso di Porta Ticinese, piazza Sant’Eustorgio; alle 12.15 sosta alla Basilica di San Lorenzo per l’evocazione dell’incontro dei Magi con Erode; alle 12.30 partenza da San Lorenzo; alle 12.40 l’arrivo in piazza Sant’Eustorgio, l’offerta dei doni al presepe vivente, i discorsi delle autorità cittadine. Nel frattempo in Basilica alle 10.30 è prevista l’accoglienza ad autorità e invitati. Alle 11 il Pontificale, con la presenza di autorità civili ed ecclesiastiche. Alle 12.30 l’accoglienza sulla piazza al Corteo, con conclusione della manifestazione prevista alle 13. Saranno presenti numerose autorità in rappresentanza della Giunta comunale e dei Consigli comunale e regionale. È prevista la presenza di gruppi folkloristici. I costumi d’epoca per il Corteo dei Magi sono offerti dalla Casa d’arte Fiore. La messa vespertina delle 17, che concluderà le solenni celebrazioni dell'Epifania con l'esposizione delle reliquie dei Magi, sarà presieduta da monsignor Carlo Faccendini, vicario episcopale per la città di Milano.

mercoledì 4 gennaio 2017

“Dinô da nùxe” a Finalborgo (SV)

Sabato 7 gennaio 2017 Finalborgo (SV) rivive le magiche e antiche atmosfere medievali con una manifestazione particolare che prende il via dalle 14.30 presso Castel San Giovanni: si tratta del “Dinô da nùxe”, una rievocazione in costume di un momento storico intenso ricostruito partendo dalle antiche tradizioni, per una manifestazione a cura dell’Associazione “Centro storico del Finale” e patrocinata dal Comune di Finale Ligure.
Nel pomeriggio il castello di Finalborgo sarà ricco di sorprese. I visitatori si troveranno in un’atmosfera magica, potranno incontrare molti personaggi in costume medievale: guardie, prelati, mendicanti e ciarlatani, potranno ammirare damigelle impegnate nei loro ricami o gli “Spadaccini del Finale” e gli “Arcieri del Marchesato” mentre si esibiscono in duelli di spade e in tiri con l’arco e ancora potranno essere travolti dalla musica dei “Sonagli di Tagatam” e dagli spettacolari giochi di fuoco dei “Focus Magistri”. Inoltre sarà possibile assaporare ricette dell’epoca: figuranti in abiti da popolani offriranno una calda tisana speziata, realizzata secondo antiche ricette tramandate, procedendo sino al momento culminante del pomeriggio da cui la manifestazione stessa prende il nome: il momento del dono del sacchetto di noci, il “Dinô da nùxe”, offerto dal “Marchese Giovanni del Carretto” in una sala della torre del castello dove i visitatori saranno ricevuti con tutti gli onori.
L’antica tradizione del “Dinô da nùxe” ha un suo profondo significato che si conserva e si rivive oggi a Finale grazie all’Associazione “Centro storico del Finale”. Partendo da un breve resoconto storico, se nelle terre anticamente governate da Genova, il Natale era festeggiato con tradizioni che risalgono a un passato pagano come “ U Confôgü” (Il Confuogo), nel Finalese, in avversità a tutto quello che era Genovese, questa tradizione non veniva mai seguita. I Finalesi hanno sempre celebrato in forma molto più familiare e privata il loro Confôgü: alla vigilia di Natale, seguita la prima Messa, la famiglia si ritirava a casa, dove le donne iniziavano a preparare il pranzo serale, culmine della festa casalinga: si manteneva infatti il digiuno per l’arco dell’intera giornata. Gli uomini, terminati i lavori più pesanti, visitavano parenti ed amici augurando “Bun Dinô”, mentre i bambini giravano per le contrade bussando alle porte e gridando “dinô da nùxe, dinô da nùxe…”. Al grido ogni porta si apriva e in dono veniva offerta frutta secca e, quando possibile, arance e mandarini. Una tradizione che oggi Finale rivive con la magia e la dolcezza dei tempi antichi.

martedì 3 gennaio 2017

Treviso Urbs Picta

Continua il programma di visite guidate del centro storico di Treviso. Dopo la rassegna dello scorso mese “Treviso città d’Acque” nell’atmosfera natalizia, nel mese di gennaio sono previste sei giornate di visite guidate dedicate al tema “Treviso Urbs Picta”, coordinate dall’ufficio turistico Iat e promosse dall’Unpli provinciale in collaborazione con il Comune di Treviso.
I partecipanti saranno accompagnati in un percorso alla scoperta della urbs picta, ovvero della città dipinta, così come veniva chiamata Treviso fin dal Medioevo, quando divenne uso comune affrescare le pareti esterne delle abitazioni civili e militari. Un’opportunità unica per turisti e trevigiani di conoscere le tante storie della città dipinte sui muri e raccontate nei numerosi affreschi risalenti all’epoca medioevale e rinascimentale.
La prima giornata di visite guidate si svolgerà venerdì 6 gennaio 2017, in occasione dell’Epifania, a partire dalle ore 15,00. Gli altri appuntamenti saranno organizzati, sempre con lo stesso orario, ogni sabato del mese e anche nella giornata di domenica 22 gennaio.
Info e prenotazioni: Iat Treviso, tel. 0422547632, info@turismotreviso.it.

lunedì 2 gennaio 2017

Visita guidata agli Arazzi Trivulzio

Mese di Agosto
Domenica 8 gennaio 2017 alle ore 10.30 visita guidata agli Arazzi Trivulzio.
All'interno del Castello Sforzesco, riscopriamo come venivano descritti i mesi all'inizio del XVI secolo. Gli arazzi commissionati da Gian Giacomo Trivulzio, su disegno di Bartolomeo Suardi detto il Bramantino (notizie dal 1480 al 1530) e tessuto a Vigevano da Benedetto da Milano e collaboratori. I complessi lavori si conclusero nel 1509 e raffigurano allegorie e attività agricole, in un ciclo di dodici rappresentazioni che, mese per mese, ci accompagnano alla riscoperta di antiche tradizioni.
Eccezionali per la fusione di una tecnica artistica prevalentemente usata Oltralpe con un’ambientazione spaziale rinascimentale e di gusto italiano, i dodici arazzi si svolgono seguendo il ciclo solare, iniziando con marzo e concludendosi con febbraio. Nel mese di settembre si riconoscono i committenti Gian Giacomo Trivulzio e la consorte Beatrice d’Avalos. Nel mese di agosto invece si scopre il ritratto di un grande artista del Rinascimento, Donato Bramante. 
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: scrivendo una mail a eventi@visiteguidatepertutti.it indicando un nome e per quanti si desidera prenotare.
Si consiglia di arrivare circa 15 minuti prima dell’orario indicato
PUNTO DI RITROVO: Davanti alla Biglietteria del Castello Sforzesco.
Occorre munirsi autonomamente del biglietto di ingresso ai Musei (5€ intero - 3€ ridotto - Gratuito con Tessera Musei Lombardia)
DURATA: 90 minuti circa
COSTO: euro 14,00 (visita guidata + volume* in omaggio + microfonaggio con un minimo 15 partecipanti) *”Castello Sforzesco”144 pagine – Meravigli edizioni.