giovedì 26 gennaio 2012

FAI TV, accendi la tua passione per l’arte

Tutti conoscono il detto “il bello della diretta”. Non tutti probabilmente sanno che il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione fu la Conferenza di pace di San Francisco del 4 settembre 1951, da cui scaturì la firma del Trattato di Pace con il Giappone. Nel nostro Paese la diretta televisiva arrivò tre anni dopo con la trasmissione del Carnevale di Viareggio. Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti, fiumi di innovazioni tecnologiche che, soprattutto grazie all’avvento di Internet, hanno forgiato una nuova dimensione della diretta che ha fatto propri i concetti di condivisione, mobilità e interattività.
Da sempre molto attenta alle dinamiche del mondo Web, il FAI ha deciso di unire questi concetti con quello dell’educazione al bello, che rappresenta uno dei punti fondamentali della sua mission. Da questo innovativo connubio è nato FAI TV, il nuovo portale interamente dedicato alla fruizione in streaming dei corsi di storia dell’arte della Fondazione. Un nuovo modo di rapportarsi all’arte stessa, che abbraccia le nuove esigenze dei giovani, e non solo, all’insegna del principio di “ovunque e in qualunque momento”.
Sul sito www.fondoambiente.tv infatti gli utenti possono acquistare singole lezioni, o interi pacchetti a prezzi scontati, guardandole direttamente online sia in diretta sia successivamente in modalità on demand. Quest’anno le dirette sono interamente dedicate al corso “Maestri d'Italia. Sperimentazioni e ritorni all’ordine nella modernità. Lo sviluppo di un linguaggio figurativo nazionale” che prosegue le lezioni dedicate l’anno scorso ai grandi maestri che hanno contribuito con le loro opere a creare uno “stile italiano”, partendo dal tardo Cinquecento per concludersi con il Novecento.
Scopri il programma delle lezioni su www.fondoambiente.tv

martedì 24 gennaio 2012

Al via il restauro delle mura medievali

Cinque chilometri e mezzo, tanto sarà lunga la passeggiata che a 10 metri di altezza sarà possibile percorrere lungo i camminamenti del tracciato della antiche mura medievali di Pisa. Sarà questo il risultato, oltre al loro restauro, di uno dei più ambiziosi tra i progetti Piuss avviati in città.
Dunque ponteggi in allestimento a partire dagli scorsi giorni, almeno per quanto riguarda la prima tranches di lavori, nel tratto di mura compreso tra il Bastione del Parlascio (via del Brennero) e la Porta di San Zeno. Per realizzare il restauro di tutto il tracciato ci vorranno più di 11 milioni di euro e due anni di lavori, ma nel maggio del 2014 i cinque chilometri e mezzo rimanenti del tracciato originario progettato nel 1155 durante il consolato di Cocco Griffi - che in tutto misurava sette chilometri - saranno restaurati e fruibili.
La "rinascita" delle mura medievali sarà in larga parte possibile attraverso i Piuss - quattordici progetti per un valore complessivo di 36 milioni di euro investiti a Pisa: da qui arriva il 60% delle risorse (circa 9 milioni di euro, inclusa l'acquisizione di alcune aree di proprietà privata) per l'intervento della cinta di tramontana e il tratto che circonda il Giardino Scotto, dunque circa i tre quarti dell'intero tracciato. Le restanti risorse saranno messe a disposizione dal Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa che finanzierà completamente il restauro del Bastione Stampace e delle mura di Porta a Mare (circa un milione di euro).
Per quanto riguarda il tratto di mura che attraversa il quartiere di Sant'Antonio (preventivo di spesa di circa un milione e mezzo) le risorse dovrebbero arrivare da una parte dei proventi derivanti dalla vendita degli spazi del centro polifunzionale del Progetto Sesta Porta.
"Un altro sogno che si realizza - ha commentato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi. Una volta completato l'intervento, le mura non saranno più solo un bellissimo monumento ma anche un luogo da vivere, a disposizione dei turisti e di tutti i pisani che potranno passeggiare lungo i camminamenti e godere di scorci e panorami sulla città tanto spettacolari quanto inediti, ma anche scegliere un angolo per fermarsi e leggere un libro".
"La città non guadagnerà soltanto il recupero delle mura - spiega l'assessore ai lavori pubblici Andrea Serfogli - ma anche delle aree a verde ai piedi della cinta muraria che andremo a recuperare".
I lavori sono già iniziati da qualche settimana con la potatura delle piante e la pulizia dell'area a verde lungo via Vittorio Veneto, mentre la prossima settimana inizieranno i lavori di restauro e consolidamento dei paramenti e delle strutture, dei merli, dei camminamenti in quota e la realizzazione delle protezioni. Tra i lavoratori previsti anche la riapertura di una porta medievale attraverso cui passerà un collegamento pedonale tra via San Zeno e il quartiere di Porta a Lucca.
A spiegare i dettagli del progetto l'architetto Marco Guerrazzi: "Completato il restauro - ha spiegato l'architetto - sarà realizzato il primo frammento della "promenade architecturale", una fascia di rispetto a verde con percorsi ciclo-pedonali e aree attrezzate che consentiranno la piena fruizione dei nuovi parchi che sorgeranno lungo la cinta muraria".
I lavori in questo primo tratto dovrebbero essere conclusi entro luglio, intanto alla fine di febbraio apriranno i cantieri anche in Piazza Federico Del Rosso, dove si troverà uno dei sei punti di salita ai camminamenti in quota, per il restauro del segmento di cinta compreso tra la porta Calcesana in via Garibaldi e Piazza San Silvestro. Poi sarà la volta tra la Ex Marzotto e Piazza delle Gondole e quindi da qui fino a via Garibaldi. Infine il tratto di mura del Giardino Scotto e poi della Cittadella.
Parallelamente proseguiranno anche i lavori per la riqualificazione delle mura di Porta a Mare: entro fine mese la pubblicazione del bando e cantieri aperti dalla fine di maggio per un anno di lavori.

venerdì 13 gennaio 2012

Scomparso Roberto Coroneo

È scomparso Roberto Coroneo, preside della facoltà di Lettere, ordinario di Storia dell'arte medievale, autore di numerose pubblicazioni
Da ottobre aveva dovuto lasciare la facoltà per essere ricoverato: all’inizio era sembrata solo stanchezza per gli impegni eccessivi degli ultimi tempi. Invece erano i sintomi di una malattia inesorabile.
Cagliaritano, aveva 53 anni, considerato un “giovane” in un ambiente dominato dalla gerontocrazia com’è quello dell’università. E Coroneo sicuramente è stato un enfant prodige della ricerca, bruciando tutte le tappe della carriera accademica: ricercatore, poi professore associato giusto il tempo necessario per vincere la cattedra di ordinario a Cagliari, dove aveva preso il posto della sua “maestra” Renata Serra. Ricca la bibliografia. Dai titoli si intuisce che ha spaziato nei vari aspetti del Medioevo: da “La cattedrale di Oristano” (2008) a “Sardegna preromanica e romanica” (2004), da “Scultura mediobizantina in Sardegna” alle “Chiese romaniche in Sardegna”. Ma ha avuto molti contatti anche fuori dall’Isola, con la Corsica, la Spagna e più di recente la Turchia, dove aveva cominciato ad indirizzare i suoi studenti e ricercatori. Roberto Coroneo, oltre ad essere un eccellente insegnante, quasi a sorprendere i colleghi più anziani, era un ottimo preside con particolari capacità diplomatiche e organizzative. Garbato nei modi, sempre disponibile, ma fermo nelle sue scelte. A Lettere aveva varato una serie di iniziative, seminari e legami col mondo del lavoro avviando un processo di rinnovamento.

giovedì 12 gennaio 2012

Novasol lungo la Via Francigena

Novasol promuove la Via Francigena con nuove strutture lungo l'itinerario che da Canterbury portava a Roma toccando sette regioni italiane (Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta) e cittadine nel cuore dell'Europa, dalla Francia alla Svizzera. Qui Novasol offre una selezione di case vacanze a stretto contatto con la natura. Le città toccate dalla Via Francigena rappresentano mete interessanti per immergersi nel sapore medievale della regione che, da Pontremoli a Camaiore, passa per San Miniato e Castelfiorentino. Novasol propone inoltre il parco Sculture del Chianti, che offre la possibilità di una passeggiata nella natura circondati da spettacolari opere d'arte. Il parco si trova nel Chianti, a Pievasciata (Siena) e offre ai clienti di Novasol uno sconto del 20% sul biglietto d'ingresso.

venerdì 6 gennaio 2012

Medioevo privato: la vita quotidiana

Un viaggio approfondito tra i misteri, gli scandali e i segreti di monaci, cavalieri, mercanti, pellegrini, e donne dell’età di mezzo. Un ciclo di cinque conferenze gratuite e aperte a tutta la cittadinanza, promosse dalla Fondazione Claudio Venanzi con l’archeologa e medievista di fama europea Daniela Paolini, che si terranno nella Sala del Rettorato in piazza Roma 22 ad Ancona.
Primo appuntamento lunedì 9 gennaio 2012, alle ore 18.30, con “Le lunghe ore del monaco”. La storica dell’arte antica e medievale Paolini illustrerà la vita silenziosa e spirituale dei monaci, dai padri del deserto alla nascita delle grandi abazie. Racconterà la continua ricerca della vita spirituale per fuggire un mondo dominato dalla paura e dal terrore. Senza tralasciare le rinunce, l’obbedienza, la solitudine e il lavoro come preghiera di una figura misteriosa e complessa della quale si conoscono solo pochi tratti.
Il ciclo di incontri proseguirà lunedì 30 gennaio con “Gloria e miserie del cavaliere”. Il 13 febbraio sarà la volta de “L’avventura del mercante”. Il 27 febbraio si parlerà del “Cammino infinito del pellegrino”. Mentre “La vita silenziosa delle donne” concluderà l’appuntamento con le figure che hanno caratterizzato il medioevo il 12 marzo. Ad illustrare queste figure ci penserà Daniela Paolini, archeologo ricercatore e collaboratore associato all’Università di Roma “La Sapienza”.

mercoledì 4 gennaio 2012

Inaugurazione delle chiese rupestri di S. Margherita e S. Lucia a Melfi

Il nuovo anno restituisce alla Basilicata, alla devozione dei fedeli e all’ammirazione di quanti amano l’arte due gioielli d’età medievale. Le chiese rupestri di Santa Margherita e di Santa Lucia a Melfi, dopo gli interventi di conservazione e di valorizzazione compiuti dalla Fondazione Zétema di Matera in collaborazione con il Comune di Melfi e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, saranno inaugurate martedì 10 gennaio 2012. La cerimonia d’inaugurazione si terrà a Melfi, dalle 14,30, alla chiesa rupestre di Santa Margherita e alla presenza delle istituzioni regionali e locali impegnate nel progetto di crescita sociale ed economica del territorio. Cerimonia che si concluderà con un incontro pubblico, con inizio dalle 15.15, nella Sala del Trono del Castello di Melfi (Museo Nazionale Archeologico del Melfese) a cui prenderà parte il presidente dell’A.C.R.I. e della Fondazione Cariplo di Milano, Giuseppe Guzzetti.
I due luoghi di culto del XIII sec. sono stati oggetto di progetti di restauro, finalizzati alla pubblica fruizione dei monumenti rupestri, finanziati dall’A.C.R.I. (Associazione Casse di Risparmio Italiane), nell’ambito del progetto Sviluppo Sud.
Le chiese rupestri di Melfi, nella prevista articolazione della rete distrettuale (dalla preistoria al presente), rappresentano il periodo post svevo-angioino, espresso dagli affreschi che illuminano le pareti dei due luoghi della cultura: quelli di Santa Margherita si collocano negli anni che vanno dalla fine del 1200 agli inizi del 1300, quelli di Santa Lucia conservano la loro datazione (1292). I preziosi dipinti richiamano, infatti, schemi figurativi del periodo post svevo legati stilisticamente a caratteri propri di una cultura meridionale, forte di esperienze gotico-angioine, ed a modelli influenzati da cultura catalana. In particolare nella chiesa rupestre di Santa Margherita, nella macabra scena del Monito dei morti, vive una delle rare immagini di Federico II, la cui presenza diviene attrattore strategico del monumento. Sono due preziosi capisaldi culturali lucani che, dopo l’esemplare restauro, vengono affidati alla fruizione prima della comunità locale e poi di quella nazionale ed internazionale, rafforzando il progettato itinerario bradanico della cultura. “E’ stato un impegnativo e gratificante lavoro – ha dichiarato il presidente della Fondazione Zétema, Raffaello de Ruggieri – garantito in particolare dalle risorse erogate dall’A.C.R.I. per circa 350mila euro, e dalla professionalità scientifica dei coordinatori e dei progettisti degli interventi dei lavori nelle persone del professore Michele D’Elia, dell’ingegnere Sante Lomurno e del Soprintendente Marta Ragozzino. E’ la conclusione di un altro prezioso tassello diretto a rafforzare il recupero dei valori identitari di una vasta area, quale garanzia di successo dell’ambizioso progetto di sviluppo locale.