Giovedì 11 aprile 2013 protagonisti sono i Longobardi. Dalle 9,30
all’Archivio di Stato di Asti (via Govone 9) si terrà la giornata di studio «Al
tempo dei Longobardi in Piemonte – Nuove scoperte archeologiche»,
organizzata dagli Inner Wheel Club di Asti e Alessandria e dalla
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici.
Dopo i saluti delle autorità, alle 10 Caterina Giostra aprirà i lavori con «Dai ducati piemontesi alla Langobardia Maior: temi e metodi dell’archeologia barbarica in Italia». Seguiranno Egle Micheletto («Necropoli del ducato di Torino: scavi antichi e scoperte recenti») e Luisella Pejrani con Sofia Uggè («Barbari sulle Alpi»). Il convegno riprenderà poi alle 14,30 con gli interventi di Gabriella Pantò («Testona, nuovi dati»), Alberto Corsetto («Archeologia nel territorio del ducato longobardo di Asti»), Francesca Garanzini («Alto Medioevo a Momo e nell’Ossola»), Emmanuele Petiti («Il problema dell’antropologia»), ed Elena Bedini («Qui sunt isti longi barbae? Problematiche bioarcheologiche nell’analisi di contesti longobardi»). L’ingresso è libero.
La scelta di Asti, sede di uno dei principali ducati longobardi del Piemonte, è frutto della condivisione di un progetto quinquennale degli Inner Wheel Club di Asti e Alessandria, ma è anche un segnale importante dei passati e recenti ritrovamenti a Palazzo Mazzetti, nella cripta di Sant’Anastasio, nella domus di Via dei Varroni e nell’area archeologica della Cattedrale. A questo si aggiunge il materiale inedito conservato nel Museo civico archeologico astigiano, frutto di recuperi avvenuti tra fine ’800 e i primi decenni del ’900. Il progetto prevede la pubblicazione di un volume di atti, che raccoglierà i contributi della giornata allo scopo di lasciare una traccia tangibile dell’impegno sul campo della tutela e della ricerca scientifica.
Dopo i saluti delle autorità, alle 10 Caterina Giostra aprirà i lavori con «Dai ducati piemontesi alla Langobardia Maior: temi e metodi dell’archeologia barbarica in Italia». Seguiranno Egle Micheletto («Necropoli del ducato di Torino: scavi antichi e scoperte recenti») e Luisella Pejrani con Sofia Uggè («Barbari sulle Alpi»). Il convegno riprenderà poi alle 14,30 con gli interventi di Gabriella Pantò («Testona, nuovi dati»), Alberto Corsetto («Archeologia nel territorio del ducato longobardo di Asti»), Francesca Garanzini («Alto Medioevo a Momo e nell’Ossola»), Emmanuele Petiti («Il problema dell’antropologia»), ed Elena Bedini («Qui sunt isti longi barbae? Problematiche bioarcheologiche nell’analisi di contesti longobardi»). L’ingresso è libero.
La scelta di Asti, sede di uno dei principali ducati longobardi del Piemonte, è frutto della condivisione di un progetto quinquennale degli Inner Wheel Club di Asti e Alessandria, ma è anche un segnale importante dei passati e recenti ritrovamenti a Palazzo Mazzetti, nella cripta di Sant’Anastasio, nella domus di Via dei Varroni e nell’area archeologica della Cattedrale. A questo si aggiunge il materiale inedito conservato nel Museo civico archeologico astigiano, frutto di recuperi avvenuti tra fine ’800 e i primi decenni del ’900. Il progetto prevede la pubblicazione di un volume di atti, che raccoglierà i contributi della giornata allo scopo di lasciare una traccia tangibile dell’impegno sul campo della tutela e della ricerca scientifica.
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