Il blog per tutti gli appassionati di Medioevo. Blog a più mani. Per partecipare (non bisogna essere per forza appassionati, ma l'argomento è comunque il Medioevo) mandate un messaggio a: info@italiamedievale.org e sarete invitati.
venerdì 31 maggio 2013
Seicento anni dall’inizio del ducato di Filippo Maria Visconti, 1412-1447
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martedì 28 maggio 2013
Consuetudini e statuti giuridici del Mediterraneo dal Medioevo all’età moderna
Giovedì 30 e venerdì 31 maggio 2013 si svolgerà all’interno della
Biblioteca storica del Consiglio dell’Ordine Forense di Trani un
Convegno internazionale dal titolo Ordinamenta maris. Consuetudini e statuti giuridici del Mediterraneo dal Medioevo all’età moderna,
organizzato dal Rotary International Club di Trani -Distretto 2120- con
il patrocinio del Comune di Trani, dell’Ordine degli Avvocati di Trani e
del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari.
Il
convegno, che rientra nel programma delle iniziative per la
celebrazione del 950° anniversario degli Statuti marittimi di Trani,
intende approfondire i profili storico-giuridici e scientifici dei
complessi normativi maturati nel Medioevo attraverso i traffici e gli
scambi mercantili delle Comunità marinare del Mediterraneo, che hanno
segnato momenti fondamentali della storia del Diritto commerciale, con
riflessi su tutte le moderne legislazioni europee. Com’è noto, questi
testi raccolgono antiche consuetudini marinare, ma affondano le radici
anche nella tradizione giuridica delle epoche precedenti, recando tracce
dell’influsso esercitato dal diritto longobardo, da quello romano-bizantino e da altri diritti dei popoli del mediterraneo.
Scarica il programma completo in formato PDF (1,3 MB).
lunedì 27 maggio 2013
I conventi degli ordini mendicanti nel Montefeltro medievale
Venerdì 31 maggio 2013 la presentazione del volume "I conventi degli
ordini mendicanti nel Montefeltro medievale", a cura di Cristiano
Cerioni e Tommaso di Carpegna Falconieri.
Alle ore 18,00 nell’auditorium di palazzo Montani
(piazza Antaldi, 2 – 61121 Pesaro), nell’ambito della serie “Incontri a
palazzo Montani” proposta dalla Società pesarese di studi storici in
collaborazione con il Comune di Pesaro (Assessorato alla Cultura) e con
la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Francesco Salvestrini
(Università di Firenze) e Guido Vannini (Università di Firenze)
conversano con Cristiano Cerioni (Università di Firenze) e Tommaso di
Carpegna Falconieri (Università di Urbino), curatori del volume.
Saggi di Katia Buratti, Cristiano Cerioni, Tommaso di Carpegna Falconieri, Giulia Giulianelli, Giuliana Raffaelli; prefazione di Francesco Salvestrini.
Saggi di Katia Buratti, Cristiano Cerioni, Tommaso di Carpegna Falconieri, Giulia Giulianelli, Giuliana Raffaelli; prefazione di Francesco Salvestrini.
Quanto è rimasto nel Montefeltro delle strutture materiali
dell'esperienza mendicante medievale costituisce a tutt'oggi un inedito
archivio di dati utili a fare luce sulle trasformazioni formali e
tecnologiche occorse nei primi due secoli della sua storia. Il libro
indaga per la prima volta la tipologia degli insediamenti degli ordini
Francescano e Agostiniano attraverso l'analisi storica, archeologica,
storico-artistica e petrografica degli elevati di sei conventi risalenti
ai secoli XIII e XIV.
sabato 25 maggio 2013
venerdì 24 maggio 2013
XX Festa Medioevale Malmantile
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Ubicazione:
50055 Malmantile FI, Italia
mercoledì 22 maggio 2013
Giovanni Boccaccio: tradizione, interpretazione e fortuna
Inserito nel contesto delle celebrazioni promosse dall'Ente Nazionale
Giovanni Boccaccio, il congresso vedra' la partecipazione di alcuni dei
maggiori esperti nell'ambito dell'opera del Boccaccio. Trentotto gli
studiosi provenienti da quattordici universita' di tutta Italia e da
cinque universita' di Austria, Francia, Germania e Slovenia.
Trentacinque gli interventi in programma: in quattro sezioni,
relativamente al Boccaccio saranno analizzate la tradizione classica e
medievale, la fortuna e i possibili percorsi di lettura, mentre
un'intera sezione sara' incentrata sull'influenza del Boccaccio nelle
aree friulana e veneta.
Nell'ambito del congresso, sabato dalle 15 nel Salone del Parlamento del
Castello di Udine si svolgera' il convegno "'Stupore era a udir dire':
itinerari didattici, letture e musica per l'opera di Giovanni Boccaccio"
dedicato alle scuole superiori. Gli studenti di sette istituti di Udine
e Pordenone proporranno i lavori di ricerca su temi, personaggi,
situazioni, ambienti, particolari aspetti della lingua e dello stile
piu' in generale delle opere del Boccaccio da loro esaminate, con
spettacoli scenici e musicali.
Programma completo in formato PDF.
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Ubicazione:
Udine UD, Italia
venerdì 17 maggio 2013
V Settimana di Studi Medievali
130 ANNI DI STORIE
Scrittori e medievisti tra fonti e racconti
Scrittori e medievisti tra fonti e racconti
V Settimana di Studi Medievali
21 - 23 Maggio 2013
Istituto Storico Italiano per il Medioevo – Piazza dell’Orologio 4, Roma.
Eccellenza culturale del Paese, l’Istituto Storico Italiano apre le porte al grande pubblico per il 130° anniversario: da Barbero a Cardini, da Manfredi a Ronchey, tre giorni di incontri raccontano il rapporto tra Storia e narrazione e l’avventura della storiografia italiana e dei suoi protagonisti
A due anni dal centocinquantenario dell’Unità d’Italia, il Paese festeggia un’altra importante ricorrenza: compie 130 anni l’ Istituto Storico Italiano per il Medioevo (ISIME) – creato nel 1883 con il nome di Istituto Storico Italiano – che ha contribuito a consolidare il cammino unitario, nato da una storia di diversità e di pluralità, con una continua e preziosa attività scientifica e culturale.
Le giornate offriranno al pubblico due cicli di coinvolgenti incontri: “Medioevo: quante storie! Dialoghi su storia e narrazione” e “Come pubblicare le storie: 1883...”. Protagonisti del primo, i fatti e le leggende tra verità e finzione, emozione e verosimiglianza: le chiavi del rapporto tra Storia e racconto su cui si confronteranno, tra gli altri, Alessandro Barbero, Franco Cardini, Valerio Massimo Manfredi, Massimo Oldoni, Tommaso di Carpegna Falconieri e Silvia Ronchey, illustri accademici e al tempo stesso autori di saggi e romanzi apprezzati anche da numerosi lettori non ‘specialisti’.
Il secondo racconterà la grande avventura della storiografia italiana e le sue problematiche editoriali nel loro evolversi fino a oggi. A illustrarla saranno importanti studiosi di diverse discipline – storici e filologi, traduttori e letterati – ciascuno con una peculiare sensibilità verso la ‘materia prima’, le fonti, dalla loro ricezione alle modalità d’utilizzo fino alla pubblicazione.
130 anni di Istituto Storico Italiano sono una parte significativa della storia del nostro Paese; 130 anni in cui si sono raccontate tante storie che sono diventate Storia; 130 anni di impegno perché quelle storie si potessero scrivere e raccontare; 130 anni evocati oggi in due speciali eventi per celebrare un grande traguardo e perché una storia così gloriosa e feconda possa ancora avere un futuro.
Eccellenza culturale del Paese, l’Istituto Storico Italiano apre le porte al grande pubblico per il 130° anniversario: da Barbero a Cardini, da Manfredi a Ronchey, tre giorni di incontri raccontano il rapporto tra Storia e narrazione e l’avventura della storiografia italiana e dei suoi protagonisti
A due anni dal centocinquantenario dell’Unità d’Italia, il Paese festeggia un’altra importante ricorrenza: compie 130 anni l’ Istituto Storico Italiano per il Medioevo (ISIME) – creato nel 1883 con il nome di Istituto Storico Italiano – che ha contribuito a consolidare il cammino unitario, nato da una storia di diversità e di pluralità, con una continua e preziosa attività scientifica e culturale.
Le giornate offriranno al pubblico due cicli di coinvolgenti incontri: “Medioevo: quante storie! Dialoghi su storia e narrazione” e “Come pubblicare le storie: 1883...”. Protagonisti del primo, i fatti e le leggende tra verità e finzione, emozione e verosimiglianza: le chiavi del rapporto tra Storia e racconto su cui si confronteranno, tra gli altri, Alessandro Barbero, Franco Cardini, Valerio Massimo Manfredi, Massimo Oldoni, Tommaso di Carpegna Falconieri e Silvia Ronchey, illustri accademici e al tempo stesso autori di saggi e romanzi apprezzati anche da numerosi lettori non ‘specialisti’.
Il secondo racconterà la grande avventura della storiografia italiana e le sue problematiche editoriali nel loro evolversi fino a oggi. A illustrarla saranno importanti studiosi di diverse discipline – storici e filologi, traduttori e letterati – ciascuno con una peculiare sensibilità verso la ‘materia prima’, le fonti, dalla loro ricezione alle modalità d’utilizzo fino alla pubblicazione.
130 anni di Istituto Storico Italiano sono una parte significativa della storia del nostro Paese; 130 anni in cui si sono raccontate tante storie che sono diventate Storia; 130 anni di impegno perché quelle storie si potessero scrivere e raccontare; 130 anni evocati oggi in due speciali eventi per celebrare un grande traguardo e perché una storia così gloriosa e feconda possa ancora avere un futuro.
giovedì 16 maggio 2013
Circolazione di testi e scambi culturali in Terra d’Otranto tra Tardoantico e Medioevo
La "Circolazione di testi e scambi
culturali in Terra d’Otranto tra Tardoantico e Medioevo" sarà l’argomento
della giornata di studio che si terrà venerdì 24 maggio 2013 con inizio alle ore 9,00 presso l’aula
Ferrari del Palazzo Codacci Pisanelli a Lecce.
“Organizzata dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, il suo obiettivo è quello di
compiere un primo passo di approfondimento sugli scambi culturali nel
periodo indicato e sui testi del secolo” ha dichiarato il Professor
Alessandro Capone, studioso della tradizione manoscritta di autori greci
della riutilizzazione dei classici nella letteratura cristiana antica.
Alla giornata di studio interverranno
docenti provenienti da tutt’Italia. Il primo gruppo di contributo si
aprirà con l’intervento di Sever Voicu su “Giovanni Cristodomo nei
manoscritti di Terra d’Otranto”, con la relazione di Veronique Somers su
“Gregoire de Nazianze” e Alessandro Capone su “Basilio di Cesarea e
Gregorio di Nissa”. A seguire ci sarà un intervento sull’intellettuale e
copista del XV secolo Giorgio di Ruffano e sulla retorica del secolo
XIII nei poeti bizantini in Terra d’Otranto. Nel pomeriggio saranno
analizzati alcuni testi particolari di grammatica. La giornata si
concluderà con un intervento su l’influenza lessicale greca sulla
produzione letteraria degli ebrei salentini.
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Ubicazione:
Lecce LE, Italia
sabato 11 maggio 2013
Romans Langobardorum
L’Associazione Culturale Dilettantistica Sportiva “Invicti Lupi”,
in collaborazione con
l’Associazione Culturale e di Ricerca storica “I Scussons” e il centro
giovanile “Mons. Galupin”, con il patrocinio del Comune di Romans
d’Isonzo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e dell’Ente
Turismo FVG, è orgogliosa di annunciare la prima edizione della
rievocazione storica “ROMANS LANGOBARDORUM”, che prenderà vita a Romans
d’Isonzo nelle giornate di venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 maggio 2013.
Un campo storico, conferenze, esibizioni di combattimento, attività
didattiche, musica dal vivo e un mercato dell’antico saranno i punti
di forza di questo evento. La rievocazione vedrà la
partecipazione di 4 gruppi di rievocazione storica: Militia Sancti Michaeli, da Modena; L’Arc arcieria sperimentale, da Villar San Costanzo (CN); Raven’s Army, da Biella; Invicti Lupi, da Romans d’Isonzo (GO).
Le attività si svolgeranno nell’area del campo sportivo San
Sebastiano, in via Raccogliano. Gli spettacoli di combattimento,
invece, animeranno l’area sabato 18 alle 16.15 e 18.45, riprendendo
domenica 19 alle 13.45 e alle 17.30.
Nelle giornate della manifestazione, oltre ai rievocatori, sarà
dato ampio spazio anche all’approfondimento culturale, con 6
interessanti conferenze che faranno luce su altrettanti aspetti della
storia del popolo longobardo. Gli appuntamenti saranno condotti
dagli esperti Nicola Bergamo, Franco Fornasaro, Guido Genero, Mitja
Gustin, Marco Salvador e Manca Vinazza.
L’ideazione di questa nuova manifestazione vuole sommarsi alle altre
attività tese a valorizzare il parco didattico-archeologico realizzato
dal Comune di Romans d’Isonzo nei pressi della Necropoli Longobarda
riportata alla luce nel territorio comunale nel 1986. Sabato 18
alle 21, proprio nel luogo della scoperta, il pubblico potrà
assistere anche ad un rito funebre tipico di quel popolo che conquistò
la penisola durante l’Alto Medioevo.
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Ubicazione:
Romans GO, Italia
venerdì 10 maggio 2013
I paesaggi agrari d'Europa (secoli XIII - XV)
I paesaggi agrari d'Europa (secoli XIII - XV)
XIV Convengo Internazionale di Studi del Centro Italiano di Studi di Storia e d’Arte – Pistoia
16 - 19 maggio 2013
Programma completo su www.cissa-pistoia.it.
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Pistoia PT, Italia
martedì 7 maggio 2013
lunedì 6 maggio 2013
Anno Domini 568
Un tuffo nel Medioevo, in pieno VI secolo, con campo storico, attività ludico-rievocative e didattiche, eventi spettacolari e un grande convegno di approfondimento. Protagonisti assoluti i Longobardi nello scenario di Cividale del Friuli (Ud), capitale del primo ducato di un regno, quello longobardo appunto, destinato a lasciare – nonostante sia durato solo due secoli, dal 568 al 774 - un'impronta indelebile nella storia e nell'identità friulana e italiana. L'evento è di grande attualità e importanza considerando che il recente ingresso nella lista del Patrimonio Universale dell'Umanità Unesco del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del Potere (568-774 d.C.)”, che comprende sette siti in tutta Italia, uno dei quali è proprio Cividale del Friuli con il Tempietto Longobardo, i resti del Complesso Episcopale rinnovato da Callisto e il Museo Archeologico Nazionale che espone i corredi delle necropoli longobarde locali.
“Anno Domini 568. Cividale Primo Ducato” - questo il titolo della manifestazione storico-rievocativa – si terrà sabato 11 e domenica 12 maggio 2013 nel cuore dell'antico borgo, nella suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco e del Belvedere sul Natisone, nei pressi del Ponte del Diavolo. Mentre nelle sale del Chiostro docenti universitari e studiosi da tutta Italia tratteranno i vari aspetti della civiltà longobarda e del suo impatto sul territorio, al Belvedere sarà allestito un grande campo storico con scene di vita quotidiana e artigianato per immergersi nell'atmosfera dell'epoca.
Aggirandosi tra le tende dell'accampamento, animate dai rievocatori dei gruppi storici La Fara e Fortebraccio Veregrense – che da anni collaborano attivamente con enti pubblici, musei e istituzioni in tutto il Paese -, una ventina di figuranti in abiti ricostruiti filologicamente nei minimi dettagli mostreranno al pubblico le occupazioni della giornata, le attività artigianali, l'abbigliamento tipico delle donne e del guerriero. Si vedranno all'opera fabbri e artigiani alle prese con attività di forgia di armi e oggetti, tessitura, cucina e creazione di bellissimi manufatti. Valorosi guerrieri daranno prova della loro abilità nel lancio della scure, nel tiro con l'arco e sfidandosi a duello con stage aperti anche al pubblico. Durante i due giorni un esperto accompagnerà i visitatori all'interno dei campo in una “visita guidata” nella Storia. La sera infine sarà possibile inoltre ascoltare le antiche leggende delle origini dei Longobardi comodamente seduti attorno al fuoco a pochi passi dal Natisone.
“Anno Domini 568. Cividale Primo Ducato” - questo il titolo della manifestazione storico-rievocativa – si terrà sabato 11 e domenica 12 maggio 2013 nel cuore dell'antico borgo, nella suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco e del Belvedere sul Natisone, nei pressi del Ponte del Diavolo. Mentre nelle sale del Chiostro docenti universitari e studiosi da tutta Italia tratteranno i vari aspetti della civiltà longobarda e del suo impatto sul territorio, al Belvedere sarà allestito un grande campo storico con scene di vita quotidiana e artigianato per immergersi nell'atmosfera dell'epoca.
Aggirandosi tra le tende dell'accampamento, animate dai rievocatori dei gruppi storici La Fara e Fortebraccio Veregrense – che da anni collaborano attivamente con enti pubblici, musei e istituzioni in tutto il Paese -, una ventina di figuranti in abiti ricostruiti filologicamente nei minimi dettagli mostreranno al pubblico le occupazioni della giornata, le attività artigianali, l'abbigliamento tipico delle donne e del guerriero. Si vedranno all'opera fabbri e artigiani alle prese con attività di forgia di armi e oggetti, tessitura, cucina e creazione di bellissimi manufatti. Valorosi guerrieri daranno prova della loro abilità nel lancio della scure, nel tiro con l'arco e sfidandosi a duello con stage aperti anche al pubblico. Durante i due giorni un esperto accompagnerà i visitatori all'interno dei campo in una “visita guidata” nella Storia. La sera infine sarà possibile inoltre ascoltare le antiche leggende delle origini dei Longobardi comodamente seduti attorno al fuoco a pochi passi dal Natisone.
In programma – per quanto riguarda la parte rievocativa - anche eventi altamente spettacolari come la nomina, da parte di re Alboino, di Gisulfo a primo duca di Cividale, l'Ordalia – ossia il combattimento tra due guerrieri, col vincitore decretato dal “giudizio di Dio” secondo la tradizione germanica – e la rappresentazione di un tipico rito funebre longobardo.
Per quanto concerne invece la parte scientifica, che si svolgerà nella sala conferenze di San Francesco, sono previsti due giorni intensi di lavori che apriranno sabato 11 maggio alle ore 10. Dopo l'intervento delle Autorità, inizieranno le relazioni degli studiosi. La dott.ssa Elena Percivaldi (storica e scrittrice) parlerà de “I Longobardi tra storiografia e mito”, il dott. Fabio Pagano (Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli) farà un resoconto de “Le recenti acquisizioni cividalesi: la necropoli Ferrovia” infine il prof. Maurizio Buora (Società Friulana d'Archeologia) tratterà il tema “Aquileia nel 568 d.C.”. Dopo la pausa pranzo, si ricomincia alle 15 con il dott. Franco Fornasaro (medico e scrittore) sugli “Elementi di tradizione orale nelle cure mediche delle donne longobarde”; a seguire il dott. Paolo Galloni (storico e scrittore) su “La memoria dei Longobardi” e il prof. Marco Valenti (Università di Siena) con “VI-IX secolo: modelli insediativi nelle campagne dell'Italia centro-settentrionale”.
Domenica 12 maggio il convegno sarà aperto alle 10.30 dalla dott.ssa Antonella Pizzolongo (docente e artigiana) sul tema “Fili d'oro; dalle tracce tessili longobarde alla ricostruzione dei tessuti”; a seguire l'intervento della dott.ssa Angela Borzacconi (archeologa) su “La città di Cividale in età longobarda”. La mattinata di studio si chiuderà con la proiezione del video “Terre e genti del Patriarcato di Aquileia, Missione Europa”. I lavori riprenderanno alle 15 con gli interventi della prof.ssa Chiara Magrini (Università di Trieste) su “L'edilizia abitativa nei contesti urbani del ducato del Friuli” e del dott. Federico De Renzi (turcologo e islamista) sul “Tumuli o Kurgan? I Protobulgari nell'Italia longobarda e bizantina (VII-VIII sec. d.C.). Chiuderà il convegno il prof. Vasco La Salvia (Università di Chieti) con “La diffusione della staffa nell'area merovingia orientale: il contributo di Avari e Longobardi”.
La manifestazione “AD 568. Cividale Primo Ducato” è organizzata da Associazione La Fara, Gruppo Popolani di Cividale, Gruppo Storico Fortebraccio Veregrense e Perceval Archeostoria con la coordinazione scientifica della dott.ssa Elena Percivaldi – già direttore scientifico del “Luglio Longobardo” di Nocera Umbra (Pg) - , in collaborazione con Gabriele Zorzi e Gianluigi Sinuello, e si avvale del Patrocinio istituzionale di Comune di Cividale, Provincia di Udine, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, FriuLIVEneziaGiulia Turismo, e culturale di mensile “Medioevo”, Associazione Culturale Italia Medievale, Società Friulana d'Archeologia, CTG e Longobardia Regione Virtuale Europea, e della partecipazione del Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli.
Per quanto concerne invece la parte scientifica, che si svolgerà nella sala conferenze di San Francesco, sono previsti due giorni intensi di lavori che apriranno sabato 11 maggio alle ore 10. Dopo l'intervento delle Autorità, inizieranno le relazioni degli studiosi. La dott.ssa Elena Percivaldi (storica e scrittrice) parlerà de “I Longobardi tra storiografia e mito”, il dott. Fabio Pagano (Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli) farà un resoconto de “Le recenti acquisizioni cividalesi: la necropoli Ferrovia” infine il prof. Maurizio Buora (Società Friulana d'Archeologia) tratterà il tema “Aquileia nel 568 d.C.”. Dopo la pausa pranzo, si ricomincia alle 15 con il dott. Franco Fornasaro (medico e scrittore) sugli “Elementi di tradizione orale nelle cure mediche delle donne longobarde”; a seguire il dott. Paolo Galloni (storico e scrittore) su “La memoria dei Longobardi” e il prof. Marco Valenti (Università di Siena) con “VI-IX secolo: modelli insediativi nelle campagne dell'Italia centro-settentrionale”.
Domenica 12 maggio il convegno sarà aperto alle 10.30 dalla dott.ssa Antonella Pizzolongo (docente e artigiana) sul tema “Fili d'oro; dalle tracce tessili longobarde alla ricostruzione dei tessuti”; a seguire l'intervento della dott.ssa Angela Borzacconi (archeologa) su “La città di Cividale in età longobarda”. La mattinata di studio si chiuderà con la proiezione del video “Terre e genti del Patriarcato di Aquileia, Missione Europa”. I lavori riprenderanno alle 15 con gli interventi della prof.ssa Chiara Magrini (Università di Trieste) su “L'edilizia abitativa nei contesti urbani del ducato del Friuli” e del dott. Federico De Renzi (turcologo e islamista) sul “Tumuli o Kurgan? I Protobulgari nell'Italia longobarda e bizantina (VII-VIII sec. d.C.). Chiuderà il convegno il prof. Vasco La Salvia (Università di Chieti) con “La diffusione della staffa nell'area merovingia orientale: il contributo di Avari e Longobardi”.
La manifestazione “AD 568. Cividale Primo Ducato” è organizzata da Associazione La Fara, Gruppo Popolani di Cividale, Gruppo Storico Fortebraccio Veregrense e Perceval Archeostoria con la coordinazione scientifica della dott.ssa Elena Percivaldi – già direttore scientifico del “Luglio Longobardo” di Nocera Umbra (Pg) - , in collaborazione con Gabriele Zorzi e Gianluigi Sinuello, e si avvale del Patrocinio istituzionale di Comune di Cividale, Provincia di Udine, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, FriuLIVEneziaGiulia Turismo, e culturale di mensile “Medioevo”, Associazione Culturale Italia Medievale, Società Friulana d'Archeologia, CTG e Longobardia Regione Virtuale Europea, e della partecipazione del Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli.
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Cividale del Friuli UD, Italia
sabato 4 maggio 2013
Atri e la sua Cattedrale. Dalla stagione sveva agli Acquaviva
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64032 Atri TE, Italia
giovedì 2 maggio 2013
Il Medioevo nascosto
L’Associazione Culturale Italia Medievale e il mensile Medioevo sono lieti di invitarvi sabato 4
maggio 2013 alla Libreria Feltrinelli di Via Manzoni, 12 a Milano, alle ore
17,00, per la presentazione di “Il Medioevo nascoto. Luoghi - Storie -
Itinerari". Intervengono: Andreas M. Steiner (Direttore Medioevo), Luca
Pesante (Archeologo medievista). Ingresso libero.
Medioevo Dossier: Il Medioevo nascosto - Parte I: Italia Centro-Settentrionale
In edicola il nuovo Dossier di Medioevo
IL MEDIEVO NASCOSTO
All’ombra dei grandi monumenti del Medioevo e delle città d’arte - da secoli, ormai, meta del turismo colto internazionale - l’Italia annovera un altro patrimonio architettonico, talora definito “minore”: sono centinaia e migliaia - tra borghi e contrade cittadine, pievi e abbazie, castelli e fortificazioni - le testimonianze di questo “Medioevo Nascosto”, spesso calato all’interno di contesti paesaggistici anch’essi plasmati dall’operare umano e che ne esaltano la suggestione e il fascino.
Un Medioevo che ci circonda e ci accompagna quotidianamente, ma che, forse per assuefazione, tendiamo a vivere in maniera distratta, inconsapevolmente. Eppure il messaggio che i secoli dell’Età di Mezzo hanno materialmente impresso sul nostro territorio è ancora miracolosamente lì, sotto i nostri occhi, a ricordarci la vicenda di una straordinaria e irripetibile eredità artistica, civile, di costumi e di storia.
Questa monografia, dedicata al’Italia centro-settentrionale (e alla quale seguirà una seconda, incentrata sulle regioni meridionali e sulle isole) vuole essere un invito a incamminarsi sulle tracce di questo Medioevo diffuso e, davvero, infinito, per riscoprirlo e riprenderne consapevolezza.
Nella prima parte, Luca Pesante racconta la nascita, la funzione e l’evoluzione dei luoghi simbolo del vivere medievale (il borgo, la piazza, il castello, la cattedrale…), nel contesto del millennio che li ha visti sorgere; nella seconda, Francesco Colotta presenta, dalla Val d’Aosta alle Marche, una scelta dei luoghi nei quali oggi possiamo ritrovarli. Una scelta inevitabilmente parziale e che non ha alcuna pretesa di completezza. Ma che, nondimeno, indicherà ai nostri lettori le vie da percorrere per giungere a una - personalissima – riscoperta di questo meraviglioso patrimonio.
Andreas M. Steiner
Medioevo Dossier: Il Medioevo nascosto - Parte I: Italia Centro-Settentrionale
In edicola il nuovo Dossier di Medioevo
IL MEDIEVO NASCOSTO
All’ombra dei grandi monumenti del Medioevo e delle città d’arte - da secoli, ormai, meta del turismo colto internazionale - l’Italia annovera un altro patrimonio architettonico, talora definito “minore”: sono centinaia e migliaia - tra borghi e contrade cittadine, pievi e abbazie, castelli e fortificazioni - le testimonianze di questo “Medioevo Nascosto”, spesso calato all’interno di contesti paesaggistici anch’essi plasmati dall’operare umano e che ne esaltano la suggestione e il fascino.
Un Medioevo che ci circonda e ci accompagna quotidianamente, ma che, forse per assuefazione, tendiamo a vivere in maniera distratta, inconsapevolmente. Eppure il messaggio che i secoli dell’Età di Mezzo hanno materialmente impresso sul nostro territorio è ancora miracolosamente lì, sotto i nostri occhi, a ricordarci la vicenda di una straordinaria e irripetibile eredità artistica, civile, di costumi e di storia.
Questa monografia, dedicata al’Italia centro-settentrionale (e alla quale seguirà una seconda, incentrata sulle regioni meridionali e sulle isole) vuole essere un invito a incamminarsi sulle tracce di questo Medioevo diffuso e, davvero, infinito, per riscoprirlo e riprenderne consapevolezza.
Nella prima parte, Luca Pesante racconta la nascita, la funzione e l’evoluzione dei luoghi simbolo del vivere medievale (il borgo, la piazza, il castello, la cattedrale…), nel contesto del millennio che li ha visti sorgere; nella seconda, Francesco Colotta presenta, dalla Val d’Aosta alle Marche, una scelta dei luoghi nei quali oggi possiamo ritrovarli. Una scelta inevitabilmente parziale e che non ha alcuna pretesa di completezza. Ma che, nondimeno, indicherà ai nostri lettori le vie da percorrere per giungere a una - personalissima – riscoperta di questo meraviglioso patrimonio.
Andreas M. Steiner
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