Attesa per la presentazione in programma sabato 30 aprile 2016 nella sala Tinozzi della
Provincia di Pescara, alle ore 16,30, del III e IV volume dell'opera Storia e
civiltà di Penne, a cura di Luisa Franchi dell'Orto e incentrati sulla
storia della città medievale.
I volumi sono della collana Civitas Penne,
un'approfondita ricerca storiografica sulla Penne medievale, corredata
da un'ampia e curata documentazione fotografica (Edizioni L'Erma di Bretschneider). Il progetto editoriale è
di Lucio Marcotullio, in passato sindaco di Penne; le fotografie di
Gino Di Paolo.
L’incontro sarà introdotto da una esibizione musicale a cura
del Conservatorio Luisa D’Annunzio, con l’arpista Benedetta De Simone, e
sarà moderato dal giornalista Nino Germano.
Introdurrà il Presidente della Provincia Antonio Di Marco.
Parteciperanno il direttore del Club dei Borghi più belli d’Italia,
Umberto Forte, il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e
il cav. Lucio Marcotullio, già Sindaco di Penne ed ex manager della
Brioni.
Nei due volumi si ripercorre la storia di Penne, e dei
territori limitrofi, negli anni dall'Alto Medievo al 1400. Una storia
narrata attraverso gli interventi di diversi autori, archeologi, storici
dell'arte e docenti universitari, che affrontano gli aspetti
archeologici, artistici, archivistici e della cultura scritta, legati
alla vita di questo importante centro urbano medievale che fu centro di
riferimento dell'organizzazione e della cultura ecclesiastica del centro
Italia.
Penne fu, nel periodo medievale, un centro importantissimo di
riferimento dell’organizzazione e della cultura ecclesiastica del centro
Italia. Basti pensare, ad esempio, che nella città vestina esistevano,
nella prima metà del Trecento, ben 4 ospedali: San Nicola de’ Ferrari,
Santo Spirito (fuori le mura), San Lazzaro, Santa Maria della
Misericordia. Quest’ultimo era inserito nella rete delle Misericordie, e
comprendeva anche la chiesa, l’ oratorio e la confraternita, come in
molti altri centri dell’Italia centrale nel Medioevo.
I due volumi hanno anche il merito di aver permesso di ricostruire
l’immagine perduta della città medievale e delle sue mura, per arrivare
ad avere una visione sufficientemente chiara della struttura urbana
della Civitas Penne in epoca medievale.