mercoledì 10 aprile 2019

L'oratorio della Madonna di Serravalle Pistoiese e i suoi affreschi

Per il ciclo “La Forteguerriana racconta Pistoia”, giovedì 11 aprile 2019 alle ore 16,00 nella sala Gatteschi, Benedetta Pacini parlerà de "L'oratorio della Madonna di Serravalle Pistoiese e i suoi affreschi". Seguirà una visita guidata alla cappella Bracciolini della chiesa di San Francesco.
In questa conferenza, Benedetta Pacini espone il contenuto della sua prima ricerca, svolta nel 2010, sul tema degli affreschi di primo Quattrocento dell'oratorio della Vergine di Serravalle Pistoiese. Con nuovi confronti stilistici, la relatrice aggiunge alcune osservazioni alle pitture dell’oratorio, già note e riconducibili alla scuola pistoiese e in particolare ai pittori Sano di Giorgio e all’anonimo Maestro della Cappella Bracciolini. Con la sua ricerca mette, poi, in relazione l’iconografia degli affreschi con la storia e la funzione dell’edificio e contestualizza l’oratorio come un’espressione del movimento penitenziale dei Battuti Bianchi, attivo in quel tempo anche nel pistoiese.

La conversazione prosegue con una visita alla chiesa di San Francesco dove è possibile ammirare il ciclo pittorico della cappella Bracciolini, che dà convenzionalmente il nome all’anonimo pittore presente anche nell’oratorio di Serravalle Pistoiese.

Benedetta Pacini ha una formazione in storia dell’arte medievale e rinascimentale italiana. Attualmente sta ultimando il progetto di dottorato di ricerca presso University of Warwick in Inghilterra, svolto in collaborazione con la National Gallery di Londra dal titolo Navigating the canals: making and moving venetian Renaissance paintings, dove prende in esame il tema del trasporto dei dipinti di grande formato nella Venezia rinascimentale.

venerdì 5 aprile 2019

"La geologia nella Divina Commedia" presentazione a Palermo

Sabato 6 aprile 2019, alle ore 17,00 presso il Bistro delle Madonie a Palazzo Butera, nell’antico e affascinante quartiere della Kalsa, “al halisah”, l’eletta, la pura, che era la cittadella fortificata dove dimoravano l’emiro e i suoi ministri, proprio a due passi dal Foro Italico, si apre la rassegna “Madonieat and Book“ con Roberto Franco e la sua “Geologia nella Divina Commedia”.
La presentazione come sempre sarà accompagnata dal gustoso e ormai celebre “Aperitivo Madonita” preparato dallo Chef Salvo Andreozzi.
Il libro del geologo umanista Roberto Franco, pubblicato dalla Vertigo Edizioni, è l’opera più premiata in Italia nel 2018 e, infatti, ha fatto incetta di premi: il 2° posto nel Concorso Internazionale “Città di Castrovillari”, il 3° posto nel “Premio Internazionale Salvatore Quasimodo”, il 3° premio, sezione saggio edito, nel Premio Internazionale “Il Convivio 2018” e miglior saggio storico-scientifico di rilevanza umanistico-letteraria nella 20° edizione del Concorso artistico-letterario internazionale “Ars Millennium”.
Ma cosa colpisce dell’opera di Roberto Franco? La lettura insolita della Divina Commedia che pone all’attenzione del lettore l’aspetto geologico in una ricostruzione articolata e documentatissima che è resa piacevole e accattivante dalla scrittura piana e discorsiva dell’autore che rivaluta un mondo, quello medievale, considerato erroneamente di “oscurantismo e di barbarie”. Infatti, passando dalla “filosofia dei Grandi alla teologia dei Santi”, Roberto Franco ci mostra il Medioevo come secolo di intense luci, di grande fermento intellettuale, crogiolo della civiltà moderna.
La “Geologia della Divina Commedia” è una sorta di “finestra”, attraverso cui le “discipline dure”, geologia e geomorfologia, hanno la possibilità di guardarsi, interfacciarsi, con le scienze umane e artistiche, che mostra infiniti “ingressi di paesaggi” perché l’opera di Dante è lo ieri, l’oggi e il domani, sospesa nel tempo e, allo stesso tempo, immanente in esso. Sabato vi ritroverete a “scalare montagne e attraversare pianure; passare fiumi e torrenti; accarezzare cascatelle di pietre preziose; ascoltare il brontolio cupo dei terremoti“. Farete un viaggio intenso e stupefacente.
Diceva Novalis: “Tutto è magia, o niente”, sabato lo sarà il tutto.