martedì 28 febbraio 2017

Banchetto de Carnasciale al Castello di Petroia

La nuova stagione di accoglienza del Castello di Petroia, dopo la pausa di chiusura,  riparte con un appuntamento goloso di sicura attrattiva:  un banchetto medievale in piena regola, e visto il periodo, a tema carnevalesco.  Sabato 4 marzo 2017 l’appuntamento è con una cena  con ricette del XIII e del XIV secolo, in cui si potranno vivere le atmosfere medievali alla dolce luce delle candele che accarezzano mura millenarie, assaporando  piatti d’autore nella Sala degli Accomandugi. L’attore Giuseppe Brizi, nelle  vesti di  Leonetto della Ruzza intratterrà gli ospiti  del  ‘Banchetto de Carnasciale’,  e con il  sottofondo di musiche dell’età di mezzo, proietterà i commensali in modo ancora più autentico nel mondo del Medioevo.
Immerso nel verde della campagna umbra,  sulla vecchia strada che collega Perugia a Gubbio,  il  Castello di Petroia,  è un regale ed antico maniero  nei pressi del Percorso Francescano per la Pace che congiunge le città di Assisi a Gubbio. La sua particolarità è anche quella di  aver  dato i natali al principe  del Rinascimento Federico da Montefeltro. E’ curato e seguito dal proprietario Carlo Sagrini, che ne ha fatto una residenza ricettiva di grande fascino e originalità. Una volta oltrepassato il grande cancello, ci si trova immersi nel borgo medievale costituito da vari fabbricati, tra cui una torre.
Nel parco, all’ombra di grandi alberi secolari,  si trova anche una piscina contornata da un pavimento in cotto e staccionata in legno,  e per chi ama passeggiare dalla struttura partono diversi sentieri.  Con le parole di Leonetto ricordiamo:  “…Onne viandante de bona virtù che giugnerà tra stè antiche mura trovarà bona accoglienza da chi fortuna volle fij de ‘sta magion antica.  Sarà notte de magia e d’allegrezza finché luna e stelle benediranno returno a le terre de vostra provenienzia…”.  Il prezzo della cena, spettacolo compreso  è di 45,00  euro a persona. Per informazioni e prenotazioni: Castello di Petroia,  tel. 075 920287  e-mail: info@petroia.it sito web www.petroia.it  .

venerdì 17 febbraio 2017

Anatomia di un miracolo

Per le celebrazioni dei Santi Faustino e Giovita, l’Università Cattolica di Brescia organizza una giornata di studio sul miracolo avvenuto durante l’assedio di Brescia del 1438. Verranno anche illustrate la storia e la leggenda dei patroni bresciani. L’appuntamento è per venerdì 17 febbraio 2017 alle ore 9.30, nella sala della Gloria.
13 dicembre 1438: il condottiero Niccolò Piccinino, alla guida delle truppe milanesi, cerca di impadronirsi della città di Brescia, ma i santi martiri Faustino e Giovita appaiono sulle mura e respingono l’attacco. La città è libera e d’ora in poi entrerà definitivamente nella sfera politica di Venezia. Di questo episodio, del contesto politico-militare in cui è ambientato, delle fonti medievali che lo riguardano, delle sue successive rielaborazioni di età moderna e dei mille riverberi che esso ha avuto nella cultura e nella vita religiosa bresciana si parla in un convegno alla Cattolica. Storici del medioevo e dell’età moderna, filologi, studiosi di letteratura italiana e di storia della liturgia sono chiamati attorno a questo miracolo per farne quella che nel titolo del convegno viene definita “l’anatomia”. Il convegno è organizzato nell’ambito dei festeggiamenti in onore dei patroni della città dall’Università Cattolica e dalla Confraternita dei SS. Faustino e Giovita, con il coordinamento scientifico del prof. Nicolangelo D’Acunto, ordinario di storia medievale e direttore del CESIME (Centro di Studi sugli Insediamenti Monastici Europei).
Al centro del convegno sta una domanda: si può fare la storia di un miracolo?
Gli illustri studiosi chiamati a rispondere a questo interrogativo rinunciano programmaticamente a stabilire se l’apparizione dei patroni sia davvero accaduta. Su questo non esistono evidentemente prove incontrovertibili. Sul piano scientifico, invece, è importante chiedersi come la narrazione di questo miracolo si sia costruita, in quali contesti e con quali modalità, perché la cosa assolutamente certa sul piano storico è che in una certa fase della storia bresciana la comunità cittadina ha sentito il bisogno di raccontare questo miracolo. Perché questo è accaduto? Perché i Bresciani del Quattrocento hanno voluto credere all’intervento dei ss. Faustino e Giovita? La risposta più immediata conduce alla considerazione della necessità di dare una sanzione religiosa al passaggio di Brescia dalla sfera d’influenza di Milano a quella di Venezia. Ma non basta. Occorre capire come si sia costruita questa narrazione, con quali tempi, se prima nei testi agiografici oppure nelle narrazioni storiche. Allora lo studio di come nel corso dei secoli questo miracolo è stato rivissuto nella liturgia, nelle arti, nella musica e dalla cultura popolare deve aiutarci a entrare nei meccanismi di costruzione dell’identità cittadina, che nella sua evoluzione secolare svela come i Bresciani hanno pensato se stessi, con i valori e le credenze alla base della loro convivenza.

giovedì 16 febbraio 2017

Con Umberto Eco alla scoperta dell’Alessandria medievale

Si compie nel 2017 il decimo anno delle gite letterarie, un appuntamento diventato ormai una consuetudine per molti soci, amici e simpatizzanti del Centro di cultura - Gruppo di operatori dell’Università Cattolica, associazione culturale attiva nella nostra città da ormai quasi cinquant’anni. Si iniziò nel 2008 con un percorso dedicato a I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, culminato con la visita ai luoghi dell’idillio di Renzo e Lucia, a Lecco e dintorni. Hanno fatto seguito itinerari sulle orme di Clemente Rebora (Domodossola e Stresa), David Maria Turoldo (Sotto il Monte), Guido Gozzano (Aglié), Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo), Giovannino Guareschi (Roncole Verdi e Brescello), Primo Mazzolari (Bozzolo), Italo Calvino (Sanremo).
“Il percorso letterario che proporremo quest’anno, nel decennale dell’iniziativa, si distinguerà da quelli degli anni precedenti, in quanto ci dedicheremo al 'nostro' Umberto Eco e ai luoghi di Alessandria ai quali era legato per ricordi e affetto e che hanno ispirato alcuni scritti - raccontano gli organizzatori - Nelle varie tappe del percorso non andremo quindi alla ricerca di luoghi nuovi, ma rimarremo ad Alessandria e dintorni, concentrandoci su un particolare periodo storico, quello del medioevo, che proprio il grande lavoro di ricerca e scrittura del grande romanziere e semiologo ci aiuterà a riportare alla luce”.

Il primo appuntamento del percorso sarà martedì 21 febbraio 2017, alle ore 17.00, nella sede del Centro di cultura in via Inviziati 1 (ingresso e posto auto da via Volturno 18 ), con un seminario introduttivo, intitolato "Con Umberto Eco alla scoperta dell’Alessandria medievale". A illustrare le tappe dell’itinerario saranno Barbara Viscardi e Francesca Veronese, docenti rispettivamente di letteratura italiana e storia dell’arte. Introdurrà il seminario Aldino Leoni, autore di brani poetici e musicali sulla storia di Alessandria. Il percorso letterario dedicato al medioevo alessandrino visto da Umberto Eco proseguirà il 27 aprile, con lo spettacolo teatrale La nascita di Alessandria, promosso in collaborazione con la Compagnia filodrammatica Teatro Insieme, liberamente ispirato al romanzo Baudolino. Infine, il 14 maggio, si terrà un’escursione in alcuni luoghi significativi del medioevo tra il Basso alessandrino e l’Appenino Ligure: Campo Ligure, Badia di Tiglieto, Ricetto di Lerma.

Per informazioni e iscrizioni email segreteria@gocalessandria.it oppure al numero 329.4420315

mercoledì 8 febbraio 2017

Monaci e potere politico: il monachesimo tra Longobardi e Franchi

Sabato 11 febbraio 2017 alle ore 17,30 il Centro di Studi Medievali "Ponzio di Cluny" è lieto di invitarvi all'ottavo appuntamento della rassegna "Monaci. Dal Tardo antico ai Carolingi". Elena Percivaldi parlerà di "Monaci e potere politico: il monachesimo tra Longobardi e Franchi".
L'avvento dei Longobardi nel VI secolo ha avuto ripercussioni importanti non solo sull'assetto politico e sociale dell'Italia ma anche sulle istituzioni religiose. Dopo il primo momento di “rottura”, il processo di consolidamento del regno iniziato con Teodolinda e Agilulfo all'inizio del VII secolo ha posto anche le basi per uno sviluppo dell'istituzione monastica aprendo una lunga stagione di importanti fondazioni. Da Bobbio a Brescia, da Nonantola a Benevento, la relazione esaminerà alcune delle principali di esse mettendone in luce il ruolo come strumento di controllo ed evangelizzazione del territorio, come avamposti per accrescere l'influenza del regno in zone di confine, ma anche come emblemi di ricchezza e centri di potere.
Elena Percivaldi, storica, ricercatrice e giornalista professionista, scrive per le riviste Medioevo, BBC History, Conoscere la Storia, Storie di Guerre e Guerrieri e ha al suo attivo numerosi libri per Newton Compton, Ancora Editrice, il Cerchio. Collabora con enti e istituzioni, Università e Centri studi in Italia e all'estero. Per visitare il sito della relatrice clicca qui !
 
Le conferenze si tengono presso l’Istituto Scalabrini di Bassano del Grappa (Vi), con inizio alle ore 17.30. È prevista una quota di iscrizione.

martedì 7 febbraio 2017

Sulla Francigena per tornare al Medioevo

La via Francigena a Vetralla: il bosco, l'eremo ... e la locanda. Chi almeno una volta non si è trovato a passare a Vetralla? Proprio per esserci già passati a volte non si ha la curiosità di spingersi oltre le strade principali. Il risultato sarà inaspettato e ci catapulterà direttamente nel medioevo, periodo in cui Vetralla era una tappa importante della via Francigena.
Circondata dai boschi del Monte Fogliano e sul versante occidentale del Monte Cimino, si trovò spesso al centro di avvenimenti di notevole portata storica.
Entreremo insieme negli stretti vicoli del borgo per conoscerne la storia, respirare l'atmosfera e stupirci alla vista di torri, palazzetti nobili, profferli, antiche mura, lavatoi, e della meravigliosa Chiesa di S. Francesco.
La giornata organizzata da Antico Presente, infatti, vuole far emergere lo scenario e la vita di questo borgo ai tempi dei pellegrini, incredibilmente lontana dalla realtà attuale.
Dentro il borgo si trovavano gli artigiani, le donne impegnate nelle attività quotidiane ed i bambini che giocavano all'aperto ma fuori dalle mura i boschi erano vissuti da pascoli bradi soprattutto di maiali, dall'attività dei boscaioli, dei tagliatori e carbonari, dai cacciatori e da persone che facevano la quotidiana pulizia dei ''troscioni'' e dei condotti della preziosa acqua per evitarne gli sprechi.
Da sempre però le parti meno battute si prestavano alla vita solitaria, di preghiera e penitenziale degli eremiti, come nell'eremo di San Girolamo che visiteremo e nell'antico convento di Sant'Angelo, legato al culto micaelico. Durata 3 ore.
L'esperienza di vita di altri tempi prosegue con un pranzo sociale a base di piatti semplici della tradizione antica consumati all'interno di una bella e caratteristica cantina di Blera scavata interamente nella roccia.
Un'occasione speciale per apprezzare e condividere ancora una volta l'Antico Presente.
Prenotazioni entro e non oltre il 10 febbraio.
Appuntamento domenica 12 febbraio 2017 alle ore 9.30 a Vetralla (VT) in Piazza della Rocca. Visiteremo il borgo, poi ci sposteremo con l'auto per raggiungere il bosco e l'eremo per poi trasferirci tutti insieme alla cantina di Blera per il pranzo.
Prenotazione obbligatoria entro e non oltre venerdì 10 febbraio. Per informazioni e prenotazioni: Sabrina 339 5718135; info@anticopresente.it; www.anticopresente.it.

venerdì 3 febbraio 2017

Templari e Ospitalieri a Todi tra architettura e documentazione archivistica

Inizia mercoledì 8 febbraio 2017 la decima stagione del ciclo di conferenze “Museo Vivo”, iniziativa organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Todi, dalla direzione del Circuito Museale della Città di Todi, dell’Archivio Storico Comunale e della Biblioteca Comunale “Lorenzo Leoni”.
Gli incontri, che tornano presso la sede abituale della Sala Affrescata del Museo Pinacoteca Comunale (ore 16.30), quest’anno sono in stretta correlazione con gli argomenti trattati nell’ambito della mostra “Mirabilia Tudertina. I tesori dell’Archivio Storico, della Biblioteca Comunale e degli Archivi Ecclesiastici” visitabile fino al 30 giugno 2017 nella Sala Affrescata e nella Sala della Pinacoteca del Museo Civico di Todi.
Sarà Nadia Bagnarini, storica dell’arte, archivista e dottore di ricerca all’Università di Siena, ad aprire il nuovo ciclo con la relazione “Templari e Ospitalieri a Todi tra architettura e documentazione archivistica” volta ad approfondire il ruolo e l’importanza della presenza dei “monaci in armi” in città.

mercoledì 1 febbraio 2017

"De balneis Viterbiensibus" presentazione a Viterbo

Sabato 4 febbraio 2017 alle ore 17,00 allo Spazio Uni Bellezza & Benessere Cosmesi della Tuscia di Via Macel Gattesco 29/31 a Viterbo si tiene un incontro con Luca Salvatelli, dottore di ricerca e cultore della materia di Storia dell’Arte Medievale e della Miniatura presso l’Università degli Studi della Tuscia, curatore del volume De Balneis Viterbiensis per i tipi Archeoares.
Il giovane studioso viterbese – che in questi anni ha svolto la sua attività di ricerca in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania – illustrerà gli esiti delle sue recenti indagini, svelandoci le straordinarie virtù terapeutiche delle acque termali viterbesi. Virtù già note a Maestro Gerolamo, il quale, nella seconda metà del Trecento, dedicava un intero trattato ai bagni e alle fonti del Bullicame comunicando a papa Innocenzo VI le caratteristiche organolettiche e chimico-fisiche delle acque, mostrandone le indiscutibili proprietà curative. Nel viaggio alla scoperta della ricchezza che quotidianamente sgorga copiosa nelle campagne cittadine, Luca Salvatelli sarà accompagnato da Gianpaolo Serone, responsabile del settore editoriale di Archeoares, società di servizi culturali che da oltre dieci anni gestisce in modo impeccabile il Polo Monumentale del colle del Duomo di Viterbo.
L’ingresso è libero e aperto a tutti.