Se
l'universo tutto è un immenso teatro dove si svolgono le vicende umane,
come sosteneva Agostino da Ippona nei suoi "Sermones", allora il Teatro "Carlo Gesualdo" di Avellino diventa la location ideale per accogliere il progetto "Theatrum Mundus", ideato da Giulio d'Onofrio e Armando Bisogno,
docenti di Storia della Filosofia Medievale all'Università di Salerno,
in collaborazione con l'Istituzione Teatro Comunale di Avellino.
Il secondo ed ultimo appuntamento con il pensiero filosofico medievale dal titolo "Leggere Agostino. Le Confessiones", si svolgerà martedì 7 aprile 2015 alle ore 18:00 e sarà tenuto dal professore Armando Bisogno che introdurrà uno dei massimi pensatori medievali: Agostino da Ippona, autore delle «Confessiones».
"Theatrum Mundus – Il Medioevo raccontato" ha lo scopo di portare
fuori dal consueto perimetro delle aule universitarie la ricchezza e il
fascino del pensiero medievale e proporlo ad un pubblico più vasto e
trasversale.
Gli incontri di Theatrum mundus aspirano a diffondere, con un
linguaggio accessibile e in una forma narrativa fruibile, l'evoluzione
della cultura occidentale in uno dei suoi passaggi più significativi,
l'età medievale.
Armando Bisogno è docente di Storia della Filosofia
Medievale presso l'Università degli Studi di Salerno. È autore di
numerosi saggi e monografie sulla storia del pensiero altomedievale, con
particolare riferimento ai problemi della comunicazione pedagogica e di
filosofia del linguaggio. È responsabile del curriculum di Filosofia
del Dottorato in "Ricerche e studi sull'età antica, medievale e
umanistica" ed è direttore della collana "Traditiones" presso l'editore
Città Nuova.
«Nel secondo appuntamento di Theatrum mundus presentiamo, dopo Dante,
un altro pensatore medievale che ha influenzato tutta la storia del
pensiero occidentale e, in generale, della cultura europea: Agostino –
spiega il professore Armando Bisogno – Autore di una produzione
vastissima, che va dalle lettere ai dialoghi filosofici, Agostino è però
conosciuto soprattutto per le sue Confessioni, il testo con il quale
l'Occidente latino ha scoperto l'idea della scrittura come luogo di
narrazione e manifestazione della propria interiorità, delle sue
contraddizioni e delle sue aspettative».
L'incontro sarà incentrato sulla figura di Agostino, seguendo la
narrazione autobiografica delle Confessioni, ripercorrendo le diverse
fasi della sua tormentata e intensa esistenza, fatta di dubbi, speranze,
certezze e ricerche, profondamente umana nella sua complessità e, per
questo, ancora straordinariamente attuali.
Il blog per tutti gli appassionati di Medioevo. Blog a più mani. Per partecipare (non bisogna essere per forza appassionati, ma l'argomento è comunque il Medioevo) mandate un messaggio a: info@italiamedievale.org e sarete invitati.
giovedì 30 aprile 2015
Corsa all'Anello di Narni (TR)
Info e programma nel sito ufficiale.
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Ubicazione:
05035 Narni TR, Italia
mercoledì 29 aprile 2015
Calendimaggio XXXV Rievocazione Storico Medievale a Oglianico (TO)
La XXXV Rievocazione Storico Medievale di Oglianico (TO) inizierà venerdì 1 maggio 2015 con
il Calendimaggio: è in questa occasione che verranno eletti il Console e
gli altri personaggi storici, come indicano gli Statuti della comunità
oglianicese. Dalle ore 14.00 Vivat Savoia et populus le “Grida nei
Rioni” e la “posa del Maggio”. A seguire: i Rioni in festa per le vie e
piazze del borgo dove gli sbandieratori del gruppo storico si esibiranno
nel Torneo della bandiera. Dalle 19.00 grandiosa merenda sinoira. Alle
21.00 in Piazza Ricetti “Fin che peste non ci separi”, teatro popolare
interpretato dalle genti dei Ricetti.
Visto il successo che ha riscosso nelle passate edizioni, verrà riproposto anche quest’anno Maggiando, sabato 2 dalle ore 19: per le strade e le piazze si allestiranno taverne all’aperto per un convivio di festa al suono della musica tradizionale folk occitana de “Li Barmenk”.
Da non perdere è la Cena Medievale, alla tavola del Console, venerdì 8 maggio: antichi sapori in piatti di coccio e lume di candela, serviti in costume con musici, giocolieri e danzatrici. Per partecipare è necessaria la prenotazione al numero tel/fax 0124.349480 – cell. 3480719794, e-mail: info@prolocooglianico.it; www.prolocooglianico.it.
Sabato 9 maggio sarà riproposto Receptum: dalle ore 19 sarà allestito un vero e proprio viaggio nel tempo. La luce delle fiaccole, le musiche e i profumi delle taverne renderanno l’atmosfera unica. Infatti per rendere più efficace il “ritorno al medioevo” tutti coloro che vorranno accedere al Recetto, ala Piazza e alle vie limitrofe dovranno essere vestiti in costume medievale, chi ne sarà sprovvisto dovrà passare dal vestibolo dove abili sarte provvederanno alla mancanza: ognuno sarà parte della festa!
L’apice si raggiungerà domenica 10 con le Idi di Maggio: la sagra medievale che per tutta la giornata trasformerà le vie del paese in un borgo antico, con musiche, balli, giocolieri, saltimbanchi e il mercatino medievale. Grande attenzione verrà data per il 2° “Torneo di cucina medievale, MESSER CHEF”: gli aspiranti cuochi dovranno cimentarsi nella preparazione di prelibati pietanze con gli ingredienti e gli attrezzi di un tempo. Il regolamento del torneo sarà pubblicato a breve sul sito della proloco.
Dalle ore 19.00 riaprirà la Locanda dei Ricetti, per rifocillarsi aspettando lo spettacolo della sera (ore 21.30) della compagnia Indaco Circus e l’atto conclusivo.
Visto il successo che ha riscosso nelle passate edizioni, verrà riproposto anche quest’anno Maggiando, sabato 2 dalle ore 19: per le strade e le piazze si allestiranno taverne all’aperto per un convivio di festa al suono della musica tradizionale folk occitana de “Li Barmenk”.
Da non perdere è la Cena Medievale, alla tavola del Console, venerdì 8 maggio: antichi sapori in piatti di coccio e lume di candela, serviti in costume con musici, giocolieri e danzatrici. Per partecipare è necessaria la prenotazione al numero tel/fax 0124.349480 – cell. 3480719794, e-mail: info@prolocooglianico.it; www.prolocooglianico.it.
Sabato 9 maggio sarà riproposto Receptum: dalle ore 19 sarà allestito un vero e proprio viaggio nel tempo. La luce delle fiaccole, le musiche e i profumi delle taverne renderanno l’atmosfera unica. Infatti per rendere più efficace il “ritorno al medioevo” tutti coloro che vorranno accedere al Recetto, ala Piazza e alle vie limitrofe dovranno essere vestiti in costume medievale, chi ne sarà sprovvisto dovrà passare dal vestibolo dove abili sarte provvederanno alla mancanza: ognuno sarà parte della festa!
L’apice si raggiungerà domenica 10 con le Idi di Maggio: la sagra medievale che per tutta la giornata trasformerà le vie del paese in un borgo antico, con musiche, balli, giocolieri, saltimbanchi e il mercatino medievale. Grande attenzione verrà data per il 2° “Torneo di cucina medievale, MESSER CHEF”: gli aspiranti cuochi dovranno cimentarsi nella preparazione di prelibati pietanze con gli ingredienti e gli attrezzi di un tempo. Il regolamento del torneo sarà pubblicato a breve sul sito della proloco.
Dalle ore 19.00 riaprirà la Locanda dei Ricetti, per rifocillarsi aspettando lo spettacolo della sera (ore 21.30) della compagnia Indaco Circus e l’atto conclusivo.
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Ubicazione:
Oglianico TO, Italia
martedì 28 aprile 2015
"Arnaldo da Villanova e la Sicilia" convegno a Montalbano Elicona (ME)
Giovedì 7 maggio 2015 a Montalbano Elicona (ME) si tiene il primo convegno che in Italia sia mai stato interamente dedicato alla
poliedrica personalità di Arnaldo da Villanova (1240 circa-1311), medico
di papi e di sovrani, filosofo e riformatore religioso, diplomatico,
autore di numerose opere mediche e teologiche. Pur non essendo
siciliano, Arnaldo si lega per vari motivi alla Sicilia, una regione
che, oltre a fornirgli ospitalità, ha accolto le sue idee di riforma
religiosa, sociale e politica alla corte del re Federico III d’Aragona,
per conto del quale svolse numerosi incarichi e missioni diplomatiche e
che, in accordo con la tradizione locale, avrebbe anche accolto le sue
spoglie mortali a Montalbano Elicona. Le comunicazioni in programma
hanno quindi come sfondo tematico l’isola, con particolare riferimento
alla biografia degli ultimi anni di vita del Villanova (argomento finora
poco indagato), alle opere da lui dedicate a Federico III,
all’influenza del suo pensiero di riformatore religioso sulla
legislazione di questo sovrano e, in ultimo, alle problematiche relative
alla sua morte.
Per info: cell: 331-7063239; email: cultura@comune.montalbanoelicona.me.it.
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Ubicazione:
98065 Montalbano Elicona ME, Italia
lunedì 27 aprile 2015
"Vivere nel Medioevo" al Castello di Monticello d'Alba
Domenica 10 maggio 2015 il medioevo torna alla corte del Castello dei Conti Roero di Monticello d’Alba.
Dopo le passate edizioni in cui l’evento protagonista era l’assedio
al castello, quest’anno l’Associazione Culturale della Compagnia dell’artiglio del Drago di Monticello d’Alba darà vita ad un suggestivo
spaccato di vita quotidiana del 1200 con la manifestazione "Vivere nel Medioevo".
A partire dalle ore 10.00 all’interno del parco del castello, si potrà
visitare un vero e proprio villaggio medievale.Il turista potrà
assistere all’addestramento alle armi con duelli tra uomini d’arme,
mestieri e artigiani il tutto in perfetta armonia con la splendida
cornice. Il castello dei Conti Roero ospiterà per tutta la giornata personaggi in costume storico perfettamente
filologici e studiati in ogni minimo dettaglio, il tutto studiato dalla
Compagnia dell’artiglio del Drago. L’accampamento ricostruisce con
fedeltà gli usi e costumi del tempo di una giornata del 1200.
Gli uomini e donne della Compagnia dell’artiglio del Drago, compagnia
d’arme ufficiale dei Conti Roero di Monticello d’Alba, daranno la
possibilità ai turisti di poter “toccar con mano” attrezzature,
armamenti e oggetti di uso comune del 1200.
Sarà anche possibile per i bambini, conoscere e vivere direttamente
la vita del tempo con piccole lezioni didattiche sul medioevo.
Intrattenimento per tutta la giornata con visita allo splendido maniero.
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Ubicazione:
Piazza San Ponzio, 12066 Monticello d'Alba
domenica 26 aprile 2015
"Medievalia in Finibus Terrae", il Medioevo rivive nel Salento
"Medievalia in Finibus Terrae" è la nuova iniziativa elaborata dall'Associazione culturale Archès
che cerca di rivivere e far rivivere il Medioevo salentino nei suoi
molteplici aspetti e, contemporaneamente, raccontarli al pubblico che
sarà accolto a partire dalle 15 di sabato 2 maggio 2015 nel castello di Acquarica del Capo. Nella piazza d'armi prenderà l'avvio una rievocazione storica
che, per quanto spettacolare, vuole rispettare la correttezza
filologica di tutti gli elementi presentati. Saranno infatti allestiti
banchetti di armi, di spezie e di giochi medievali illustrati da varie
figure: uomini in armi che mostreranno tecniche di combattimenti, il falconiere Luciano Levita con i suoi superbi rapaci, la capacità di intrattenere e affabulare del ciarlatano "venuto da lontane contrade", Pier Paolo Pederzini, gli artigiani e i contadini della Banca dei Semi Salentina,
quest'ultimi impegnati nello scambio di antiche varietà di semi
autoctone. Sarà inoltre possibile prendere parte ad un corso di
lavorazione della terracotta. Alle 18.30 il dott. Gianluca Tonti,
co-ideatore di Medievalia, aprirà un seminario didattico che vedrà
l'intervento di diversi giovani esperti: l'archeologo Stefano Calò, lo
storico dell'arte Stefano Cortese, il restauratore Andrea Erroi, il
presidente di Archès, Marco Cavalera.
Nella sala accanto al seminario sarà fruibile la mostra "La linea del tempo. Evoluzione Socio-Culturale del Medioevo Salentino"
con totem esplicativi che documentano l'evoluzione di quest'epoca nel
contesto territoriale, arricchita dall'esposizione di abiti gentilmente
concessi dal gruppo di rievocazione storica "Peregrinantes et Bellatores" presente all'evento.
Non
a caso l'obiettivo del progetto è quello di sottolineare la lunga
estensione temporale del Medioevo che ha favorito la nascita di una
varietà e ricchezza di prodotti culturali notevoli. Se nella piazza
d'armi si avrà l'occasione di vedere una tranche de vie duecentesca, al
piano nobile del castello, a partire dalle 21.00, le suggestioni create
dagli abiti, dalle musiche e dalle danze eseguite dal gruppo "Concentus-Tempus Saltandi"
saranno quelle tipiche di una corte del tre-quattrocento, quando il
Medioevo sta per lasciare il passo alla stagione rinascimentale. Le
attività offerte saranno completate da una degustazione di pietanze
fedeli per quanto più possibile ai ricettari del tempo, preparata dagli
chef dell'Azienda Agrituristica "Il fu Giovanni".
Il
progetto Medievalia in Finibus Terrae si estende anche al primo e al
tre maggio, con visite guidate nei luoghi che più di altri conservano le
tracce del passaggio di quell'epoca. Immancabile la visita alle 15.30
di venerdì 1 maggio alla preziosissima ed elegante Basilica di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina, con una puntata alla vicina Soleto. Domenica 3 maggio sarà protagonista Otranto:
tra le altre cose, protagonista indiscusso del tour sarà il celeberrimo
mosaico della Cattedrale mentre nel pomeriggio si avrà l'occasione di
conoscere dettagli poco noti nella Valle delle Memorie e Torre Pinta. La mattina del primo maggio Medievalia si sposta In Finibus terrae, il Capo di Leuca,
ripercorrendo alcune tappe dell'antica via dei Pellegrini provenienti
da tutta Europa e diretti al Santuario alla fine delle terre, là dove la
vista si apre sull'azzurro sconfinato dei mari.
Il programma
dettagliato è disponibile su fb alla pagina "Medievalia in Finibus Terrae". Info e prenotazioni ai seguenti numeri: 329.6239557 (Francesca)
e 327.8410214 (Melissa), medievalia.arches@gmail.com.
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Ubicazione:
Acquarica del Capo LE, Italia
sabato 25 aprile 2015
Raduno di gruppi storici del XIV secolo a Quinto Vercellese (VC)
Un raduno di gruppi storici del XIV secolo per rievocare un periodo
storico duro, ma affascinante. Il medioevo sarà riportato in vita su
iniziativa dell'amministrazione comunale di Quinto Vercellese, con la
volontà sia di offrire momenti di svago che educativi. L'evento si
svolgerà sabato 25 e domenica 26 aprile 2015 con la cornice del Castello di
Avogadro. L'edificio è una delle bellezze del territorio vercellese e
offrirà un'ambientazione privilegiata alla manifestazione. Le prime
strutture del maniero, infatti, nascono in pieno medioevo, attorno
all'anno mille.
Il raduno proporrà gli aspetti della vita
dell'epoca e offrirà momenti di svago, ma anche e soprattutto
educativi. Il vicesindaco Alessandra Ticozzi, ideatrice del progetto,
spiega che «da tempo volevo fare una manifestazione di carattere
medievale a Quinto. Desideravo, però, che non fosse solo una festa, ma
mantenesse un discorso filologico per insegnare la storia attraverso la
visione di ambientazioni il più coerenti possibili a quelle del tempo».
Insieme a Sandy Furlini dell'associazione Tavola di Smeraldo (uno degli
organizzatori) di Volpiano «siamo riusciti a coinvolgere 18 gruppi che
avevano le nostre stesse idee. Questo sarà il primo raduno in Piemonte a
proporre un discorso filologico e di confronto tra i gruppi
partecipanti.» Nell'arco dei due giorni il durante la manifestazione
saranno proposti diversi intrattenimenti, tutti rigorosamente in linea
con le tradizioni dell'epoca e gli spettatori potranno chiedere
informazioni e chiarimenti ai vari gruppi. La stessa attenzione alla
precisione storica verrà posta ai due momenti conviviali della cena e
del pranzo. Per l'occasione sono state ripescate ricette medievali, tra
cui la Cisrà, una classica zuppa piemontese a base di ceci. «Per la
prima volta in Piemonte - sottolinea Ticozzi - apriremo un confronto
molto accurato su come si facevano i vestiti e su quali tessuti venivano
usati nell'abbigliamento medievale del periodo dal 1350 al 1420. Da
questi ragionamenti sviluppati attingendo a manoscritti e documentazioni
originali, produrremo delle linee guida che serviranno a tutti». In
collaborazione con Tavola di Smeraldo è stata allestita una mostra su
tortura, inquisizione e stregoneria. In tre sale i visitatori potranno
osservare, accompagnati da guide, la ricostruzione di molti strumenti di
tortura usati in epoca medievale.
Per il programma completo clicca qui !
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Ubicazione:
13030 Quinto Vercellese VC, Italia
venerdì 24 aprile 2015
"Sapori e natura alla Corte dei Malaspina", escursione guidata in Valle Staffora
Domenica 3 maggio 2015, con ritrovo ore 10.15, presso l'ingresso della Rocca di Oramala (Comune di Val di Nizza – PV) Strada Provinciale 155,Varzi PV. (Coordinate Goggle: 44.850214, 9.190895) si svolgerà una escursione guidata alla scoperta del Salame di Varzi e delle specialita’ mulattiere della Valle Staffora, con visita della rocca di Oramala e del borgo medievale di Varzi, pranzo a buffet presso un salumificio storico del borgo.
L’itinerario dell’escursione ripercorrerà idealmente la storia dei Malaspina, la famiglia marchionale che fu l’artefice e la custode dell’incrocio di saperi, sapori e tradizioni che ancor oggi costituisce la peculiarità di questo territorio.
Dopo la visita guidata della rocca di Oramala, culla dei Malaspina, posta a circa 700 m. di altezza si scenderà a piedi al borgo di Varzi attraverso un percorso panoramico della durata di circa 1 ora, nel quale prati e piccole realtà agricole si alternano a boschi misti di castagni, querce carpini e frassini in cui è ancora possibile scorgere caprioli e cavalli al pascolo.
Giunti a Varzi andremo “a lezione di salame” nella suggestiva sede storica di un noto salumificio locale collocata in un antico magazzino mercantile che si affaccia sul camminamento delle mura trecentesche del borgo. Conosceremo così il prodotto simbolo della località e del potere mercantile dei Malaspina e lo degusteremo insieme ad altre specialità legate alla storia di Varzi.
Dopo questo pranzo a buffet (vedi menù a piè pagina), effettueremo una visita guidata del borgo nel quale dal 1275 i Malaspina collocarono la sede dirigenziale del loro potente marchesato, trasformandolo in una ricca cittadina dedicata ai commerci, all’artigianato ed ai servizi dedicati al transito di merci e di persone tra la Pianura Padana ed il mar Ligure. Il grazioso centro che deve il proprio fascino al fatto di essere uno dei rari esempi italiani di borgo ad ordini di portici sovrapposti e di conservare intatto il proprio impianto medievale. L’atmosfera è particolare perché pur essendo in pieno Appennino, grazie ai colori delle case e al clima si ha l’impressione di essere in un borgo della costa ligure.
Le attività si concluderanno intorno alle ore 16:30 nel borgo di Varzi.
Per il recupero delle auto alla rocca di Oramala metteremo a disposizione un servizio di navetta per il trasporto dei soli conducenti che dovranno poi ridiscendere a Varzi per il recupero dei loro passeggeri. Per i camminatori più incalliti sarà possibile ritornare autonomamente a piedi alla rocca seguendo la strada asfaltata che la collega Varzi con un percorso in salita della durata di circa un’ora.
Il percorso dalla rocca di Oramala a Varzi è interamente in discesa e non presenta nessuna difficoltà tecnica.
Sono comunque necessarie calzature comode da passeggiata con suola antiscivolo.
L’attività è a numero chiuso e pertanto è richiesta la prenotazione entro venerdì 1 maggio 2015.
Per informazioni sulle modalità di partecipazione contattare:
Calix Turismo Associazione Ricreativa Culturale
Tel. 347-5894890 (Mirella) / 349-5567762 (Andrea)
E-mail: calyxturismo@gmail.com.
giovedì 23 aprile 2015
Federicus. Festa Medioevale 2015 a Altamura (BA)
Sulla via del ritorno dalla sesta Crociata, Federico II di Svevia si è fermato sull’altopiano delle Murgie, nella Terra di Bari. L’imperatore, rimasto affascinato dalla bellezza dei luoghi e dal clima salubre e mite delle colline della Murgia, decise di costruire, nel 1232, una Cattedrale, attorno a cui riunì le popolazioni che vivevano nei piccoli villaggi della zona.
A distanza di secoli sono gli eredi di quelle popolazioni ad omaggiare l’imperatore per ricordare il fondatore della città e il legame profondo che li lega. La venuta di Federico II in Terra di Bari viene rievocata da Federicus, la festa medievale che coinvolge tutta l’antica città federiciana.
L’evento, durante le precedenti edizioni, ha attirato migliaia di visitatori dai comuni vicini e turisti dall’estero. La festa è animata da una moltitudine di sbandieratori, tamburrini, giocolieri, artisti di strada e giullari lungo le vie del centro antico.
Gli eventi più importanti della rievocazione, che si svolgerà nei giorni di venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 maggio 2015, sono il Corteo Storico e il Palio di San Marco. Tanti altri eventi, però, allieteranno e intratteranno i visitatori durante il finesettimana all’ombra dell’imponente scenografia medievale allestita per l’occasione: la ricostruzione del cantiere della cattedrale, gli accampamenti militari, le bancarelle del mercatino, le conferenze a tema, il museo medievale e il “corteo dei fanciulli” composto dai bambini delle scuole elementari.
La visita ad Altamura consentirà anche di scoprire le bellezze storiche, architettoniche e naturalistiche della città e dei suoi dintorni: l’Uomo di Altamura, le Orme dei Dinosauri, i Sassi di Matera, capitale della Cultura 2019, o la Gravina Sotterranea.
A distanza di secoli sono gli eredi di quelle popolazioni ad omaggiare l’imperatore per ricordare il fondatore della città e il legame profondo che li lega. La venuta di Federico II in Terra di Bari viene rievocata da Federicus, la festa medievale che coinvolge tutta l’antica città federiciana.
L’evento, durante le precedenti edizioni, ha attirato migliaia di visitatori dai comuni vicini e turisti dall’estero. La festa è animata da una moltitudine di sbandieratori, tamburrini, giocolieri, artisti di strada e giullari lungo le vie del centro antico.
Gli eventi più importanti della rievocazione, che si svolgerà nei giorni di venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 maggio 2015, sono il Corteo Storico e il Palio di San Marco. Tanti altri eventi, però, allieteranno e intratteranno i visitatori durante il finesettimana all’ombra dell’imponente scenografia medievale allestita per l’occasione: la ricostruzione del cantiere della cattedrale, gli accampamenti militari, le bancarelle del mercatino, le conferenze a tema, il museo medievale e il “corteo dei fanciulli” composto dai bambini delle scuole elementari.
La visita ad Altamura consentirà anche di scoprire le bellezze storiche, architettoniche e naturalistiche della città e dei suoi dintorni: l’Uomo di Altamura, le Orme dei Dinosauri, i Sassi di Matera, capitale della Cultura 2019, o la Gravina Sotterranea.
Tutte le informazioni e il programma completo nel sito ufficiale dell'evento.
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Ubicazione:
70022 Altamura BA, Italia
mercoledì 22 aprile 2015
"Giovanna Motta nel racconto dei suoi libri" incontro a Villasanta (MB)
Giovedì 23 aprile 2014 alle ore 21.00 alla Casa dei Popoli in Via Garibaldi, 6 a Villasanta (MB) si tiene l'incontro "Giovanna Motta nel racconto dei suoi libri".
Verranno presentati e raccontati:
"Buono come una rosa" cucinare con il fiore più bello del mondo.
"Le ricette medievali del medico Antimo tra Bisanzio,Ravenna e Metz", sapori nuovi dal più antico trattato di dietetica il "De observatione ciborum" scritto per il Re Teodorico.
La serata sarà conclusa con un assaggio di "Vinum Rosatum"
Giovanna Motta ha trascorso 35 della sua vita lavorando nel campo delle comunicazioni TV.
Ma i suoi amati studi di paleografia l'hanno portata ad esplorare testi musicali e testi verbali, scritti in lingue vive e morte: esplorando antichi testi di cucina e ricreando sapori dimenticati, ma ugualmente godibili.
Per i tipi delle Edizioni del Girasole (Ravenna) ha pubblicato 4 libri sulla storia della cucina: dal V° secolo a Leonardo, a oggi.
La Storia ha permeato la vita di Giovanna, e della Storia due scienze che costantemente sembrano accompagnare la vita umana dalla nascita alla morte: la MUSICA ed il CIBO.
Verranno presentati e raccontati:
"Buono come una rosa" cucinare con il fiore più bello del mondo.
"Le ricette medievali del medico Antimo tra Bisanzio,Ravenna e Metz", sapori nuovi dal più antico trattato di dietetica il "De observatione ciborum" scritto per il Re Teodorico.
La serata sarà conclusa con un assaggio di "Vinum Rosatum"
Giovanna Motta ha trascorso 35 della sua vita lavorando nel campo delle comunicazioni TV.
Ma i suoi amati studi di paleografia l'hanno portata ad esplorare testi musicali e testi verbali, scritti in lingue vive e morte: esplorando antichi testi di cucina e ricreando sapori dimenticati, ma ugualmente godibili.
Per i tipi delle Edizioni del Girasole (Ravenna) ha pubblicato 4 libri sulla storia della cucina: dal V° secolo a Leonardo, a oggi.
La Storia ha permeato la vita di Giovanna, e della Storia due scienze che costantemente sembrano accompagnare la vita umana dalla nascita alla morte: la MUSICA ed il CIBO.
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martedì 21 aprile 2015
lunedì 20 aprile 2015
domenica 19 aprile 2015
Cena medievale e musica a Borgomaro (IM)
Sapete cosa si mangiava 800 anni fa? Se volete scoprirlo aprite la
vostra agenda e prendete nota: sabato 2 maggio 2015 a partire dalle ore 20.00 all'Agriturismo Ca' Sottane
di Borgomaro (IM), in collaborazione con l'associazione
di Andora "Sine Mellus Vel Corona", organizzatrice di eventi e
rievocazioni storiche, l'agriturismo gestito da Brigitte e Laura
organizzerà una cena a tema medievale. Entrambe le titolari indosseranno vestiti
d'epoca e per mantenere il gioco è consibilagile lasciarsi andare e
adattare il proprio vestiario. Per non farsi mancare nulla, per tutta la
serata i "Lilium Lira" suoneranno musica medievale
dal vivo.
Ubicazione:
18021 Borgomaro IM, Italia
sabato 18 aprile 2015
Il Purgatorio di Dante nella Certosa di Padula (SA)
Il Purgatorio di Dante nella Certosa di San Lorenzo a Padula (SA)
Una straordinaria "visita spettacolo", rappresentata nella più grande Certosa italiana, dedicata alla seconda Cantica della Divina Commedia. Il Sommo Poeta inizia l'ascesa del Purgatorio, di concerto con gli spettatori, incontrando dapprima Catone Uticense, il guardiano del Purgatorio, di poi: Manfredi, Pia De Tolomei, Omberto Aldobrandeschi e Papa Adriano V. Beatrice si manifesta, poco prima della fine del viaggio, proprio alla sommità dello straordinario scalone monumentale della Certosa che, metaforicamente, si protende verso il Paradiso. Tutto il percorso è reso estremamente evocativo ed emozionante dalle anime del purgatorio. Costoro, tra musica, odi e danze, riescono a riprodurre, nella vita reale, la dimensione onirica dello scritto di Dante. A complemento dello spettacolo si consiglia la visita guidata del vicino complesso naturale delle Grotte di Pertosa.
Una straordinaria "visita spettacolo", rappresentata nella più grande Certosa italiana, dedicata alla seconda Cantica della Divina Commedia. Il Sommo Poeta inizia l'ascesa del Purgatorio, di concerto con gli spettatori, incontrando dapprima Catone Uticense, il guardiano del Purgatorio, di poi: Manfredi, Pia De Tolomei, Omberto Aldobrandeschi e Papa Adriano V. Beatrice si manifesta, poco prima della fine del viaggio, proprio alla sommità dello straordinario scalone monumentale della Certosa che, metaforicamente, si protende verso il Paradiso. Tutto il percorso è reso estremamente evocativo ed emozionante dalle anime del purgatorio. Costoro, tra musica, odi e danze, riescono a riprodurre, nella vita reale, la dimensione onirica dello scritto di Dante. A complemento dello spettacolo si consiglia la visita guidata del vicino complesso naturale delle Grotte di Pertosa.
Per prenotazioni e/o ulteriori informazioni: tel. 0815542006; email info@ilportaledeiparchi.it; web: www.ilportaledeiparchi.it.
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venerdì 17 aprile 2015
"Scusi dov'è la via Teutonica ?", incontro a Marradi (FI)
A Marradi (FI) si riscopre la via Teutonica: un progetto e un incontro per
cominciare a svelare al mondo il percorso medievale seguito dai
pellegrini che dal nord Europa si recavano a Roma e che si snodava su
quella che era una importante via romana di comunicazione attraverso
l’Appennino: la via Faentina.
Scusi dov’è la via Teutonica? La via Faentina: itinerario alternativo
della via Teutonica e veicolo di diffusione del castagno, è il
provocatorio titolo dell’incontro, organizzato dall’Associazione Strada del Marrone, nel settecentesco Teatro degli Animosi a Marradi, sabato 18
aprile 2015 alle ore 11,00.
L’appuntamento è aperto a tutti coloro che hanno la curiosità di
approfondire storia, tradizione enogastronomica, architettura, percorsi
naturalistici, preziosità e segreti di un territorio che ha ancora molto
da fare scoprire.
Si gioca tutto in un intreccio di valorizzazione naturalistica,
tradizione rurale, marketing territoriale, valorizzazione economica
l’ambizioso progetto di riscoperta, che muove da solidi assunti storico
scientifici.
Il lavoro, portato avanti dall’Associazione Strada del Marrone si
ripromette di riscoprire il percorso di una delle vie Romee, su quella
che era una importante via romana di comunicazione attraverso
l’Appennino, la via Faentina, quale pretesto per la scoperta di un
territorio su cui cresce il Marrone del Mugello IGP.
In Italia ci sono altre tre varietà molto simili di marroni (il marrone
della val di Susa, il marrone detto “di San Giorio” – nel Trentino il
marrone “di Trento” – e infine nell’area della Tuscia tra il lago di
Vico e Nemi, il marrone detto “di Viterbo” ), quali le possibili
relazioni tra queste zone del territorio nazionale così distanti fra
loro? Il passaggio dei pellegrini attraverso i percorsi della via
Francigena o delle viee Romee.
L’ipotesi è che il legame fra le varietà di marroni siano proprio con le
principali vie di pellegrinaggio medievali, come la via Teutonica.
L’incontro di sabato svelerà al pubblico questo intrigante connubio di
storia, arte, natura, cultura e gastronomia.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.
Scarica il programma completo dell'iniziatica in formato PDF, clicca qui !
giovedì 16 aprile 2015
"Reggio 1313: l’insediamento dei Servi di Maria. Aspetti cultuali nel contesto urbano" a Reggio Emilia
La presentazione degli atti della giornata di studi intitolata “Reggio 1313: l’insediamento dei Servi di Maria. Aspetti cultuali nel contesto urbano” sarà occasione – venerdì 17 aprile 2015 alle ore 18.00, presso la Sala del Consiglio Provinciale di Palazzo Allende, a Reggio Emilia
(in Corso Garibaldi 59) – per approfondire la storia di una delle aree
più importanti della città di Reggio, quella compresa nel quadrante
urbano tra corso Garibaldi e Porta Santo Stefano, dove fin dal Medioevo
si registra un particolare fenomeno di addensamento di architetture e di
edifici sacri rispetto alle altre zone.
Per questo appare appropriato parlare di “vocazione di un luogo”
caratterizzato anche dalla presenza dell’acqua, elemento simbolico
della sacralità: l’alveo del torrente Crostolo, infatti, che in origine
si estendeva da Porta Castello a via Emilia Santo Stefano, fu deviato
nel 1250 per proteggere la città, sanare la zona acquitrinosa e renderla
edificabile.
Questa la chiave di lettura da cui il convegno intende muovere per
rievocare leggende, episodi e personaggi, protagonisti di avvenimenti
che hanno segnato il nostro territorio e reso questa parte della città
depositaria di una storia che riconduce al sacro da secoli.
I risultati dell’analisi geomorfologica e delle dinamiche evolutive di
questa area cittadina saranno presentati nel corso del convegno
presieduto da Davide Dazzi, presidente della Società reggiana di Studi storici. I saluti della dottoressa Sara Campagnari della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna, del professor Giuseppe Adriano Rossi, presidente della Deputazione di Storia Patria, Sezione di Reggio Emilia, e di padre Cesare Antonelli, priore del Convento dei Servi di Maria, apriranno la sessione dei lavori e introdurranno le relazioni del professor Angelo Spaggiari, presidente della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, e della professoressa Aurelia Fresta, Consigliere-Segretario e Socio effettivo della Deputazione di Storia Patria, Sezione di Reggio Emilia.
Obiettivo del convegno è rendere fruibili alla cittadinanza la
considerevole quantità di informazioni, spesso inedite, contenute nella
pubblicazione scaturita, per la prima volta, da un’accurata analisi del
territorio di questa area della città di Reggio e arricchita da un
cospicuo corredo iconografico. Perché come avviene da sempre, è solo
sulla storia che si può costruire il solido futuro di un popolo.
La ricchissima bibliografia sulla storia della Basilica della “Beata
Vergine della Ghiara” – sorta per volontà popolare, a seguito dello
straordinario miracolo di Marchino del 29 aprile 1596 e di numerosi
altri fatti prodigiosi – punto di riferimento del popolo reggiano,
evidenzia tutt’oggi la sacralità di un’intera area, in cui il lavoro
degli archeologici ha portato alla luce rare testimonianze di culto, sia
pagano che cristiano, succedutesi nei secoli e dove soltanto a partire
dal 1313, invitati dalle autorità comunali e dal Vescovo, si insedia una
operosa comunità di frati Servi di Maria, tuttora presente.
Al convegno, organizzato dalla Società Reggiana di Studi Storici,
in collaborazione con la Deputazione Di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, Sezione di Reggio Emilia, saranno presenti anche gli autori: il professor Mauro Cremaschi, dell’Università degli studi di Milano, il dottor Marco Podini, della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna, Museo Archeologico di Parma, il dottor Roberto Macellari, responsabile delle Collezioni archeologiche dei Civici Musei di Reggio Emilia, l’architetto Giuliano Cervi, autore di saggi storici ambientalistici e paesaggistici, l’architetto Walter Baricchi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia, e la signora Franca Baldi Ferretti, promotrice dello studio e della ricerca archeologica, storica e studiosa del nostro territorio.
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mercoledì 15 aprile 2015
Cena Longobarda a Salerno
Domenica 19 aprile 2015 alle ore 20.30 presso la Taverna Santa Maria de Domno in Via Masuccio Salernitano 63, a Salerno si terrà la Cena Longobarda presenziata dal principe Arechi II e dalla sua corte.
Questo il menù a 25,00 €
Frutta fresca di stagione accompagnata da vino bianco profumato alla santoreggia
Pule (polenta di orzo cotto nel latte)
Mialino al vincotto sul letto di cicorie e carote fritte
Frutta secca di stagione, polpette di rafano
Dolce di grano ai profumi della terra accompagnato da vino speziato
Vino e acqua
martedì 14 aprile 2015
"Il Ducale. La Bandiera della Lombardia", convegno a Somma Lombardo (VA)
Sabato 18 aprile 2015 al Castello Visonteo in Piazza Scipione, 2, a Somma Lombardo (VA) si svolgerà il convegno "Il Ducale. La Bandiera della Lombradia" che avrà il seguente programma:
Sezione storica: "il Ducato e il Ducale: alle origini dell'emblema".
Sezione storica: "il Ducato e il Ducale: alle origini dell'emblema".
Paolo Grillo, Storico - Docente di Storia medievale, Università degli Studi, Milano: "La Lombardia visconteo-sforzesca e i suoi emblemi di Stato: un inquadramento".
Paolo Zaninetta, Dottore di ricerca in Scienze storiche, filologiche e letterarie dell'Europa e del Mediterraneo, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano: "Il potere raffigurato: alcune ipotesi circa la genesi del “Biscione” visconteo".
Sezione araldica: "Bandiere storiche e bandiere regionali".
Carlo Maspoli, Redattore della Società Svizzera di Araldica: "Il “Biscione” nell’araldica municipale ticinese".
Gilberto Oneto, Giornalista e saggista: "Croce rossa su campo bianco o Vipera azzurra: quale bandiera per la Lombardia?"
Stefano Bruno Galli, Docente di Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche, Università degli Studi, Milano: "Andare oltre la “rosa camuna”: la bandiera della tradizione storica per un nuovo percorso identitario lombardo".
Marco Foppoli, araldista e designer, Accademico dell'Academie Internationale d'Héraldique: "Il Ducale possibile: una proposta per la Regione Lombardia".
Paolo Zaninetta, Dottore di ricerca in Scienze storiche, filologiche e letterarie dell'Europa e del Mediterraneo, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano: "Il potere raffigurato: alcune ipotesi circa la genesi del “Biscione” visconteo".
Sezione araldica: "Bandiere storiche e bandiere regionali".
Carlo Maspoli, Redattore della Società Svizzera di Araldica: "Il “Biscione” nell’araldica municipale ticinese".
Gilberto Oneto, Giornalista e saggista: "Croce rossa su campo bianco o Vipera azzurra: quale bandiera per la Lombardia?"
Stefano Bruno Galli, Docente di Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche, Università degli Studi, Milano: "Andare oltre la “rosa camuna”: la bandiera della tradizione storica per un nuovo percorso identitario lombardo".
Marco Foppoli, araldista e designer, Accademico dell'Academie Internationale d'Héraldique: "Il Ducale possibile: una proposta per la Regione Lombardia".
Ubicazione:
Somma Lombardo VA, Italia
lunedì 13 aprile 2015
“I Cammini dell’Alto Casertano", seminario a Piedimonte Matese (CE)
“I Cammini dell’Alto Casertano, tra Fede, Cultura e prodotti Tipici”, è il titolo del Seminario che il GAL Alto Casertano organizzerà venerdì 17 aprile 2015 alle ore 17.00, presso il Chiostro di San Tommaso, a Piedimonte Matese (CE), per presentare il tratto casertano della Via Francigena del Sud”.
Un’occasione per fare il punto su una dei progetti che racchiude le potenzialità di risorse del territorio e quindi esprimerne la valorizzazione in chiave di fruizione integrata. “ Si tratta - spiegano gli organizzatori - di un lavoro di analisi e studio del percorso, frutto di una collaborazione tra GAL e Laboratorio di Archeologia tardoantica e medievale (che fa capo all’Università Suor Orsola Benincasa ), che è stato inserito nel più ampio progetto di cooperazione tra Gruppi di Azione Locale italiani. L’obiettivo è quello di sperimentare nuove forme di valorizzazione e di promozione dei territori rurali e dei loro prodotti/servizi/strutture, interessati da itinerari storico-culturali, creando delle reti di territori”.
Vediamo in maniera più analitica chi sono i componenti della partnership: il partenariato di Progetto, di cui il GAL Consorzio Alto Casertano è entrato a far parte, comprende complessivamente sedici GAL, distribuiti su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle Regioni Emilia Romagna per ciò che riguarda il Nord, e Abruzzo, Campania e Puglia, per ciò che riguarda il territorio ricadente sulla Via Francigena del Sud, collegamento imprescindibile tra Roma e l’imbarco verso Gerusalemme. Insomma un confronto a più voci del mondo istituzionale ed associativo per dare corso ai primi passi dell’iniziativa di valenza non solo comprensoriale. Al Seminario, infatti, prenderanno parte rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui il Sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, e della struttura del GAL, il Presidente Ercole de Cesare, e il coordinatore Pietro Andrea Cappella. Interverranno, inoltre, in qualità di relatori, Alessandro Cardinali, Presidente GAL Soprip S.p.a. , Capofila Progetto “Cammini d’Europa: Rete Europea di Storia, Cultura e Turismo”, Giovanni Pattoneri - Coordinatore dello stesso, Nicola Ciarleglio - Coordinatore Gal Titerno Scarl, Capofila Progetto “Cammini d’Europa” al Sud di Roma, Federico Ceschin - Vice Presidente “Associazione Europea delle Vie Francigene”, e Federico Marazzi – Direttore Laboratorio di Archeologia tardoantica e medievale dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Le conclusioni dei lavori saranno affidate all’On. Daniela Nugnes – Assessore all’Agricoltura e Attività Produttive Regione Campania.
Alla fine dei lavori seguirà una breve visita guidata al Museo Civico che ospita il convegno.
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Ubicazione:
Piedimonte Matese CE, Italia
domenica 12 aprile 2015
Rievocazione storica a Villa Pitotti a Povoletto (UD)
Risorge la storica “terra dei castelli”.
Tra rievocazioni storiche e visite alle esposizioni, coinvolge tre
comuni il progetto che debutta domenica 12 aprile 2015 e che punta a valorizzare dal
punto di vista turistico e culturale la “terra dei castelli” e i siti
castellani, nonchè museali, sul cui recupero si è molto investito a
partire dagli anni Ottanta.
Oltre a Povoletto, che è il Comune capofila, anche Attimis e Faedis
ospiteranno infatti gli eventi previsti, nell’ottica di un progetto
complessivo che punta a coinvolgere le famiglie del comprensorio, e di
tutto il Friuli, nella scoperta di gioielli che raccontano la nostra
storia: si tratta dei castelli di Partistagno ad Attimis, di Zucco a
Faedis e della Motta a Povoletto, nonchè dei due musei di Attimis e
Povoletto.
L’obiettivo del progetto complessivo è quello di far partecipare alle
iniziative anche il mondo scolastico, dall’infanzia alla scuola
secondaria di primo grado, nonchè le realtà produttive locali, che così
troverebbero nuove opportunità di promuovere i propri prodotti tipici.
Il primo degli eventi previsti si terrà domenica 12 aprile 2015, nel parco di villa
Pitotti a Povoletto (UD). «Questo - spiega l’assessore Valentina Bernardinis -
è solo uno dei primi appuntamenti volti a rilanciare quel bellissimo
spazio che circonda la nostra struttura museale.
Nel giardino verrà montato l’accampamento d’epoca lanzichenecca con i
rievocatori della “Compagnia d’arme Strategemata” di Treviso, vestiti
coi costumi del tempo, che animeranno il pomeriggio. In tarda giornata
completeremo l’offerta con le visite guidate al nostro Antiquarium,
dalle 17, con focus sul Medioevo».
Alle 15.00 è quindi previsto l’arrivo delle famiglie con la prima
accoglienza e una breve visita al campo e alle tende, alle 15.30 saranno
illustrati al pubblico usi, costumi, tradizioni e curiosità sul mondo
lanzichenecco, alle 16.30 sono previste dimostrazioni di armeggio, poi
la compagnia resta a disposizione per gli approfondimenti sugli
argomenti trattati.
«Organizzare un evento di queste dimensioni - commenta ancora
Bernardinis - è una grossa soddisfazione: ospiteremo dei rievocatori
d’eccellenza nel nostro parco e incentiveremo la conoscenza delle realtà
storiche del nostro territorio, è anche per questo che abbiamo deciso
di unire le visite guidate al termine della rievocazione. Un sentito
ringraziamento va ai Comuni partner, Attimis e Faedis, e agli assessori
Poiana e Grando».
venerdì 10 aprile 2015
"La riproduzione del Santo Sepolcro nell’Occidente medievale" a Acquapendente (VT)
Il C.I.S.Sa.S., Centro Internazionale di Studi sul Santo Sepolcro, ha
tra gli obiettivi del suo atto costitutivo quello di «promuovere gli
studi storici sulle origini e la trasmissione del culto del Santo
Sepolcro di Gerusalemme al di fuori della Terra Santa e la sua
diffusione in ambito religioso, artistico, architettonico, senza limiti
cronologici, geografici e disciplinari» (art. 3 atto costitutivo).
Nell’ottemperare a questa sua finalità, il C.I.S.Sa.S. organizza per sabato 18 aprile 2015 dalle ore 10,00 al Teatro Boni di Acquapendente (VT), il IV Convegno di Studi, dedicandolo a Tempo, Modello, Misura. La riproduzione del Santo Sepolcro nell’Occidente medievale, a cura del Presidente del Centro Studi, Renzo Chiovelli.
Nell’ottemperare a questa sua finalità, il C.I.S.Sa.S. organizza per sabato 18 aprile 2015 dalle ore 10,00 al Teatro Boni di Acquapendente (VT), il IV Convegno di Studi, dedicandolo a Tempo, Modello, Misura. La riproduzione del Santo Sepolcro nell’Occidente medievale, a cura del Presidente del Centro Studi, Renzo Chiovelli.
Le due sezioni di questo IV convegno, dedicato a Tempo, Modello, Misura.
La riproduzione del Santo Sepolcro nell’Occidente medievale,
affronteranno il tema delle influenze che il Santo Sepolcro di Gerusalemme ha esercitato, sotto molteplici punti
di vista, sulle copie di edicole, chiese e ‘rotonde’ dell’Occidente
medievale, oltre a presentare i consueti aggiornamenti circa i rilievi,
le analisi e gli studi che si continuano a condurre sull’antica copia di
Acquapendente.
Tra i relatori italiani e stranieri che parteciperanno al IV convegno figurano Maria Losito, recente autrice di un volume sull’Anastasis del Santo Sepolcro e le sue copie; Reinhard Rupert Metzner della Humboldt-Universität di Berlino, che ha approfondito i rapporti politici e religiosi della copia aquesiana con l’Impero e la Chiesa; Antonio Cassanelli, segretario del Centro Diocesano di Sindonologia «Giulio Ricci» di Roma, che ricorderà, nel ventennale della scomparsa, come l’illustre sindonologo mons. Giulio Ricci abbia mosso le sue prime ricerche sulla sindone proprio quando era arciprete del Santo Sepolcro di Acquapendente; inoltre le relazioni dei membri del CISSaS, Renzo Chiovelli, Sandra Pifferi e Annalisa Ruggeri, illustreranno le influenze che le microarchitetture del Santo Sepolcro hanno esercitato sulle reali copie architettoniche, oltre allo studio dei proporzionamenti, dei rapporti metrologici e delle derivazioni dagli aspetti liturgici e sensoriali che possono aver influito sulla elaborazione della copia aquesiana.
Al termine del convegno, verranno presentati gli atti del I° Convegno Internazionale di Studi sul Santo Sepolcro: Il sacello della cattedrale di Acquapendente. Tra Canterbury e Roma, la copia più antica del Santo Sepolcro, a cura di Renzo Chiovelli, Acquapendente, CISSaS, 2014, con contributi di Fernando Bilancia, Renzo Chiovelli, Mordechay Levy, Sandra Pifferi, Caterina Zannella. Presenteranno gli atti Daniela Esposito, Direttore della “Scuola di specializzazione in beni architettonici e del paesaggio” della “Sapienza” Università di Roma; Alberto Satolli, Presidente ISAO Istituto Storico Artistico Orvietano e Raffaele Davanzo, dell’ISAO.
Tra i relatori italiani e stranieri che parteciperanno al IV convegno figurano Maria Losito, recente autrice di un volume sull’Anastasis del Santo Sepolcro e le sue copie; Reinhard Rupert Metzner della Humboldt-Universität di Berlino, che ha approfondito i rapporti politici e religiosi della copia aquesiana con l’Impero e la Chiesa; Antonio Cassanelli, segretario del Centro Diocesano di Sindonologia «Giulio Ricci» di Roma, che ricorderà, nel ventennale della scomparsa, come l’illustre sindonologo mons. Giulio Ricci abbia mosso le sue prime ricerche sulla sindone proprio quando era arciprete del Santo Sepolcro di Acquapendente; inoltre le relazioni dei membri del CISSaS, Renzo Chiovelli, Sandra Pifferi e Annalisa Ruggeri, illustreranno le influenze che le microarchitetture del Santo Sepolcro hanno esercitato sulle reali copie architettoniche, oltre allo studio dei proporzionamenti, dei rapporti metrologici e delle derivazioni dagli aspetti liturgici e sensoriali che possono aver influito sulla elaborazione della copia aquesiana.
Al termine del convegno, verranno presentati gli atti del I° Convegno Internazionale di Studi sul Santo Sepolcro: Il sacello della cattedrale di Acquapendente. Tra Canterbury e Roma, la copia più antica del Santo Sepolcro, a cura di Renzo Chiovelli, Acquapendente, CISSaS, 2014, con contributi di Fernando Bilancia, Renzo Chiovelli, Mordechay Levy, Sandra Pifferi, Caterina Zannella. Presenteranno gli atti Daniela Esposito, Direttore della “Scuola di specializzazione in beni architettonici e del paesaggio” della “Sapienza” Università di Roma; Alberto Satolli, Presidente ISAO Istituto Storico Artistico Orvietano e Raffaele Davanzo, dell’ISAO.
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giovedì 9 aprile 2015
Il Giudice Albertano a Gavardo (BS)
Venerdì 10 aprile 2015, alle ore 20.30 a Gavardo (BS), presso l'Auditorium comunale Cecilia Zane, in via G. Quarena 8, presentazione del nuovo romanzo di Enrico Giustacchini "Il giudice Albertano e il caso dell'uomo pugnalato fra le nuvole" (Liberedizioni, 2015).
Introducono:
Emanuele Vezzola, sindaco di Gavardo
Francesca Orlini, assessore alla cultura
Intervista l'autore Marcello Zane, storico e giornalista
Letture di Andrea Deni Giustacchini
Dalla Gavardo del primo romanzo, ora ci spostiamo entro le mura cittadine di Brescia, e da lì a Montichiari, o meglio, come si diceva all’epoca, Montechiaro. Albertano (personaggio realmente esistito, letterato e uomo politico, compilatore di importanti trattati filosofici e morali) è chiamato di nuovo a indagare su un delitto misterioso e inesplicabile. Come può un uomo venire ucciso in una stanza perfettamente chiusa dall’interno? Come ha fatto l’assassino a dileguarsi nel nulla, senza lasciare alcuna traccia del proprio passaggio? Nella dimora dei quattro fratelli Donati, sperduta tra la campagna e le paludi di Montechiaro, il giudice e il suo inseparabile amico e confidente Berengario devono affrontare un autentico rompicapo, in cui tutti i dettagli sembrano collidere tra loro.
Dalla Gavardo del primo romanzo, ora ci spostiamo entro le mura cittadine di Brescia, e da lì a Montichiari, o meglio, come si diceva all’epoca, Montechiaro. Albertano (personaggio realmente esistito, letterato e uomo politico, compilatore di importanti trattati filosofici e morali) è chiamato di nuovo a indagare su un delitto misterioso e inesplicabile. Come può un uomo venire ucciso in una stanza perfettamente chiusa dall’interno? Come ha fatto l’assassino a dileguarsi nel nulla, senza lasciare alcuna traccia del proprio passaggio? Nella dimora dei quattro fratelli Donati, sperduta tra la campagna e le paludi di Montechiaro, il giudice e il suo inseparabile amico e confidente Berengario devono affrontare un autentico rompicapo, in cui tutti i dettagli sembrano collidere tra loro.
mercoledì 8 aprile 2015
"I cavalieri che difesero Tusculum" conferenza a Frascati
Presso lAuditorium delle Scuderie Aldobrandini in Piazza G. Marconi a Frascati (RM) venerdì 17 aprile 2015, nell'anniversario dello storico evento,
Frascati racconterà degli ottocento cavalieri che difesero Tusculum da
30000 soldati romani nella battaglia di Prataporci del 1167.
L'iniziativa, a cura di Accademia Medioevo, promossa da Il Mamilio, con il patrocinio del Comune di Frascati, vedrà i seguenti interventi:
La battaglia di Prataporci.
Lo scenario dello scontro epico fra l'esercito comunale romano e lo
schieramento imperiale dei cavalieri germanici. Le caratteristiche
belliche e tattiche delle due formazioni.
Relatore: Dott. Giangiacomo Gorgucci, scrittore e ricercatore storico, membro del Comitato Culturale di Accademia Medioevo.
La forza dell'esercito imperiale. Il fenomeno della cavalleria: il cavaliere come figura sociale e i principi cavallereschi nell' XI - XII sec.
Relatore: Dott.ssa Rosaria Cozzolino - Socio-Antropologa, Vicepresidente di Accademia Medioevo.
La preparazione bellica, le armi e gli armamenti dei cavalieri imperiali all'epoca del Barbarossa.
Relatore: Dott. Daniele Bellucci - Presidente di Accademia Medioevo.
martedì 7 aprile 2015
"Il Castello di Belforte, conoscere il passato per progettare il suo futuro" a Varese
"IL CASTELLO DI BELFORTE, CONOSCERE IL SUO PASSATO PER PROGETTARE IL SUO FUTURO, DA RUDERE A PARCO ARCHEOLOGICO"
Sabato 11 Aprile 2015 presso il Castello di Masnago (VA) alle ore 10:00.
La situazione critica del Castello di Belforte (VA), in evidente stato di degrado, ha richiamato l'attenzione di illustri studiosi in una conferenza che parlerà della sua storia per fare il punto della situazione attuale e prevedere la sua riqualificazione.
Otto relazioni saranno presentate durante un'intera giornata di conoscenza, confronto e dibattito.
Il convegno è stato organizzato da:
Amici della Terra di Varese, Centro Culturale di Velate, FAI delegazione di Varese, Istituto Italiano dei Castelli Sezione Lombardia delegazione di Varese, Italia Nostra sezione di Varese, Società Storica Varesina, Verdi Ambiente e Società.
Sabato 11 Aprile 2015 presso il Castello di Masnago (VA) alle ore 10:00.
La situazione critica del Castello di Belforte (VA), in evidente stato di degrado, ha richiamato l'attenzione di illustri studiosi in una conferenza che parlerà della sua storia per fare il punto della situazione attuale e prevedere la sua riqualificazione.
Otto relazioni saranno presentate durante un'intera giornata di conoscenza, confronto e dibattito.
Il convegno è stato organizzato da:
Amici della Terra di Varese, Centro Culturale di Velate, FAI delegazione di Varese, Istituto Italiano dei Castelli Sezione Lombardia delegazione di Varese, Italia Nostra sezione di Varese, Società Storica Varesina, Verdi Ambiente e Società.
domenica 5 aprile 2015
"Monte Santo nel 950° anniversario dell'arrivo dei Benedettini", convegno a Siligo (SS)
Sabato 11 aprile 2015, dalle ore 10.00, nella sala conferenze del Centro di
Aggregazione Sociale di Siligo (SS), in Piazza Maria Carta, avrà luogo il
convegno "Monte Santo nel 950° anniversario dell'arrivo dei
Benedettini".
La giornata di studi è stata promossa dall’Università di Sassari (Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione, e Dipartimento di Scienze Politiche) e dal Comune di Siligo, con il patrocinio del F.A.I. Sardegna, e intende celebrare il 950° anniversario del primo insediamento in Sardegna dei monaci dell'Ordine di san Benedetto. Nel lontano 1065, infatti, il giudice Barisone I di Torres donava all'abate Desiderio di Montecassino (il futuro papa Vittore III) le chiese di S. Maria di Bubalis e di S. Elia di Monte Santo "cum integro ipso monte", insieme ad un monastero già esistente che vi era annesso.
La vicenda è narrata nella Chronica Casinensis scritta dal monaco Leone Ostiense e la donazione è testimoniata in una carta conservata nell'archivio di Montecassino: la pergamena, redatta nella reggia giudicale di Ardara dal chierico sardo Nicita, costituisce il più antico documento scritto del Medioevo sardo. Le titolazioni delle chiese di S. Elia e S. Maria, assieme a quelle degli altri beni posseduti in Sardegna dai cassinesi, sono incise inoltre nei pannelli bronzei dell’antico portone del monastero laziale, che fu realizzato su commissione dello stesso abate Desiderio.
A queste due chiese era associata anche quella rupestre di S. Eliseo (nota ancora ai nostri giorni come "su crastu de Santu Liseu"), situata alle pendici del Monte Santo, nel versante di Mores: di ciò abbiamo la prova nella conferma della donazione ai cassinesi fatta dal papa Callisto II nel 1122.
Il sabato successivo alla festa campestre di s. Elia, dunque, storici, archeologi e storici dell'arte delle Università di Sassari e Cagliari si daranno appuntamento a Siligo per illustrare quel singolare evento che segnò l'arrivo in Sardegna del monachesimo occidentale. Nelle relazioni degli storici si partirà dall'età bizantina, a cui risale la diffusione del culto di s. Elia, santo del menologio greco, e tramite le vicende medievali si arriverà fino all'età moderna, quando la festa patronale del santo, gestita inizialmente da una famiglia di Siligo, passò nelle mani del comitato di S. Elia. Particolare attenzione verrà dedicata alla lettura storico-artistica delle chiese di S. Elia e di S. Maria di Mesumundu e a quella rupestre di S. Eliseo, nonché ai risultati della importante campagna di scavo archeologico compiuta nel sito di Mesumundu dall'équipe del prof. Marco Milanese, tutt'ora in corso.
La giornata di studi è stata promossa dall’Università di Sassari (Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione, e Dipartimento di Scienze Politiche) e dal Comune di Siligo, con il patrocinio del F.A.I. Sardegna, e intende celebrare il 950° anniversario del primo insediamento in Sardegna dei monaci dell'Ordine di san Benedetto. Nel lontano 1065, infatti, il giudice Barisone I di Torres donava all'abate Desiderio di Montecassino (il futuro papa Vittore III) le chiese di S. Maria di Bubalis e di S. Elia di Monte Santo "cum integro ipso monte", insieme ad un monastero già esistente che vi era annesso.
La vicenda è narrata nella Chronica Casinensis scritta dal monaco Leone Ostiense e la donazione è testimoniata in una carta conservata nell'archivio di Montecassino: la pergamena, redatta nella reggia giudicale di Ardara dal chierico sardo Nicita, costituisce il più antico documento scritto del Medioevo sardo. Le titolazioni delle chiese di S. Elia e S. Maria, assieme a quelle degli altri beni posseduti in Sardegna dai cassinesi, sono incise inoltre nei pannelli bronzei dell’antico portone del monastero laziale, che fu realizzato su commissione dello stesso abate Desiderio.
A queste due chiese era associata anche quella rupestre di S. Eliseo (nota ancora ai nostri giorni come "su crastu de Santu Liseu"), situata alle pendici del Monte Santo, nel versante di Mores: di ciò abbiamo la prova nella conferma della donazione ai cassinesi fatta dal papa Callisto II nel 1122.
Il sabato successivo alla festa campestre di s. Elia, dunque, storici, archeologi e storici dell'arte delle Università di Sassari e Cagliari si daranno appuntamento a Siligo per illustrare quel singolare evento che segnò l'arrivo in Sardegna del monachesimo occidentale. Nelle relazioni degli storici si partirà dall'età bizantina, a cui risale la diffusione del culto di s. Elia, santo del menologio greco, e tramite le vicende medievali si arriverà fino all'età moderna, quando la festa patronale del santo, gestita inizialmente da una famiglia di Siligo, passò nelle mani del comitato di S. Elia. Particolare attenzione verrà dedicata alla lettura storico-artistica delle chiese di S. Elia e di S. Maria di Mesumundu e a quella rupestre di S. Eliseo, nonché ai risultati della importante campagna di scavo archeologico compiuta nel sito di Mesumundu dall'équipe del prof. Marco Milanese, tutt'ora in corso.
Per il programma completo del convegno in formato PDF, clicca qui !
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Ubicazione:
07040 Siligo SS, Italia
sabato 4 aprile 2015
venerdì 3 aprile 2015
#PercorsiCondivisi workshop gratuito a Biella
Un momento di incontro e conoscenza tra i diversi operatori del settore turistico, sia professionisti che volontari, operanti nei territori delle province di Biella, Novara, Torino e Vercelli con lo scopo di costruire in modo cooperativo e condiviso itinerari turistico-culturali. Un’ideazione “dal basso”, da parte di persone o enti che conoscono perfettamente i punti forza e le debolezze del territorio nel quale operano e che, quindi, possa portare a risultati connotati da un’alta rispondenza alle sue esigenze e possibilità reali.
Questo è l’obiettivo di #PercorsiCondivisi, un workshop gratuito che si terrà a Biella presso la “Sala Bianca” del polo universitario “Città Studi” venerdì 17 e martedì 21 aprile 2015, organizzato dall’Associazione “Culturalmente” in collaborazione con la Provincia di Biella, nell’ambito del progetto “Spazi Medievali”.
Entrambe le giornate saranno composte da un seminario in cui verranno presentate esperienze concrete e best practises, e da una parte di lavoro di gruppo, nella quale i partecipanti, con l’assistenza degli esperti intervenuti, utilizzando le proprie conoscenze e gli spunti ricevuti, ideeranno delle proposte di itinerari turistico-culturali che attraversino almeno una delle località facenti parte del progetto “Spazi Medievali” (11 comuni tra il Biellese e le province limitrofe).
Le proposte dei partecipanti (che riceveranno anche un attestato di partecipazione da parte della Provincia di Biella) saranno promosse gratuitamente per un anno tramite il portale web e i canali social del progetto “Spazi Medievali” e presentate ai comuni della “rete”. Gli ideatori, qualora gruppi o singoli turisti siano interessati, verranno contattati direttamente e realizzeranno le attività progettate.
Il workshop, realizzato grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, è totalmente gratuito, e riservato ad un massimo di 24 iscritti (sia singoli professionisti che rappresentanti di enti o associazioni). Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro la mezzanotte di venerdì 10 aprile 2015. Per i requisiti, le modalità d’accesso e tutte le informazioni si può scaricare il bando di partecipazione dal sito www.spazimedievali.it/workshop2015 o scrivere a workshop@spazimedievali.it.
Questo è l’obiettivo di #PercorsiCondivisi, un workshop gratuito che si terrà a Biella presso la “Sala Bianca” del polo universitario “Città Studi” venerdì 17 e martedì 21 aprile 2015, organizzato dall’Associazione “Culturalmente” in collaborazione con la Provincia di Biella, nell’ambito del progetto “Spazi Medievali”.
Entrambe le giornate saranno composte da un seminario in cui verranno presentate esperienze concrete e best practises, e da una parte di lavoro di gruppo, nella quale i partecipanti, con l’assistenza degli esperti intervenuti, utilizzando le proprie conoscenze e gli spunti ricevuti, ideeranno delle proposte di itinerari turistico-culturali che attraversino almeno una delle località facenti parte del progetto “Spazi Medievali” (11 comuni tra il Biellese e le province limitrofe).
Le proposte dei partecipanti (che riceveranno anche un attestato di partecipazione da parte della Provincia di Biella) saranno promosse gratuitamente per un anno tramite il portale web e i canali social del progetto “Spazi Medievali” e presentate ai comuni della “rete”. Gli ideatori, qualora gruppi o singoli turisti siano interessati, verranno contattati direttamente e realizzeranno le attività progettate.
Il workshop, realizzato grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, è totalmente gratuito, e riservato ad un massimo di 24 iscritti (sia singoli professionisti che rappresentanti di enti o associazioni). Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro la mezzanotte di venerdì 10 aprile 2015. Per i requisiti, le modalità d’accesso e tutte le informazioni si può scaricare il bando di partecipazione dal sito www.spazimedievali.it/workshop2015 o scrivere a workshop@spazimedievali.it.
giovedì 2 aprile 2015
"Angeli e demoni nel Medioevo greco", conferenza a Aosta
La Saison Culturelle 2014/2015 propone venerdì 10 aprile 2015, alle ore
21,00 alla Biblioteca regionale di Aosta, la conferenza "Angeli e demoni
nel Medioevo greco", relatore professor Enrico Maltese, Ordinario di
letteratura greca e di filologia bizantina, nonché Direttore del
Dipartimento di Studi Umanistici (StudiUM) presso l'Università degli
Studi di Torino.
Nei suoi studi di letteratura greca, Maltese si è occupato tra
l'altro di oratoria attica, dramma satiresco, storiografia tardoantica,
stoicismo in età imperiale. In ambito bizantino ha studiato soprattutto
la novellistica, la produzione retorica e filosofica, la sopravvivenza
dell'antico nella cultura medievale. È inoltre autore di oltre 200
pubblicazioni scientifiche, fa parte del Comitato scientifico di riviste
e collane scientifiche italiane e straniere, ha fondato e dirige la
collana Hellenica. Testi e strumenti di letteratura greca antica,
medievale e umanistica e la rivista Medioevo greco e dal 2004 è socio
dell'Accademia delle Scienze di Torino.
L'argomento di questo secondo appuntamento organizzato con la
consulenza scientifica della delegazione valdostana dell'A.I.C.C.
(Associazione Italiana Cultura Classica), è di grande attualità ed è
recuperato nelle radici antiche da uno studioso che è anche un piacevole
divulgatore.
mercoledì 1 aprile 2015
Guglielmo VII Signore di Alba. Il ritorno dei Marchesi di Monferrato nelle Langhe e nel Roero
Ad Alba (CN), venerdì 10 aprile 2015, alle ore 21.00 presso la Chiesa di San Giuseppe – piazzetta Vernazza n. 6 - si terrà l’Incontro:
Guglielmo VII Signore di Alba
Il ritorno dei Marchesi di Monferrato nelle Langhe e nel Roero
L’appuntamento è organizzato dal Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato in collaborazione con il Centro Studi sul Paesaggio Culturale delle Langhe con gli interventi di Roberto Cerrato, Roberto Maestri, Walter Haberstumpf, Massimo Carcione.
Guglielmo VII Signore di Alba
Il ritorno dei Marchesi di Monferrato nelle Langhe e nel Roero
L’appuntamento è organizzato dal Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato in collaborazione con il Centro Studi sul Paesaggio Culturale delle Langhe con gli interventi di Roberto Cerrato, Roberto Maestri, Walter Haberstumpf, Massimo Carcione.
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Via Vernazza, 6, 12051 Alba CN, Italia
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