La presentazione degli atti della giornata di studi intitolata “Reggio 1313: l’insediamento dei Servi di Maria. Aspetti cultuali nel contesto urbano” sarà occasione – venerdì 17 aprile 2015 alle ore 18.00, presso la Sala del Consiglio Provinciale di Palazzo Allende, a Reggio Emilia
(in Corso Garibaldi 59) – per approfondire la storia di una delle aree
più importanti della città di Reggio, quella compresa nel quadrante
urbano tra corso Garibaldi e Porta Santo Stefano, dove fin dal Medioevo
si registra un particolare fenomeno di addensamento di architetture e di
edifici sacri rispetto alle altre zone.
Per questo appare appropriato parlare di “vocazione di un luogo”
caratterizzato anche dalla presenza dell’acqua, elemento simbolico
della sacralità: l’alveo del torrente Crostolo, infatti, che in origine
si estendeva da Porta Castello a via Emilia Santo Stefano, fu deviato
nel 1250 per proteggere la città, sanare la zona acquitrinosa e renderla
edificabile.
Questa la chiave di lettura da cui il convegno intende muovere per
rievocare leggende, episodi e personaggi, protagonisti di avvenimenti
che hanno segnato il nostro territorio e reso questa parte della città
depositaria di una storia che riconduce al sacro da secoli.
I risultati dell’analisi geomorfologica e delle dinamiche evolutive di
questa area cittadina saranno presentati nel corso del convegno
presieduto da Davide Dazzi, presidente della Società reggiana di Studi storici. I saluti della dottoressa Sara Campagnari della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna, del professor Giuseppe Adriano Rossi, presidente della Deputazione di Storia Patria, Sezione di Reggio Emilia, e di padre Cesare Antonelli, priore del Convento dei Servi di Maria, apriranno la sessione dei lavori e introdurranno le relazioni del professor Angelo Spaggiari, presidente della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, e della professoressa Aurelia Fresta, Consigliere-Segretario e Socio effettivo della Deputazione di Storia Patria, Sezione di Reggio Emilia.
Obiettivo del convegno è rendere fruibili alla cittadinanza la
considerevole quantità di informazioni, spesso inedite, contenute nella
pubblicazione scaturita, per la prima volta, da un’accurata analisi del
territorio di questa area della città di Reggio e arricchita da un
cospicuo corredo iconografico. Perché come avviene da sempre, è solo
sulla storia che si può costruire il solido futuro di un popolo.
La ricchissima bibliografia sulla storia della Basilica della “Beata
Vergine della Ghiara” – sorta per volontà popolare, a seguito dello
straordinario miracolo di Marchino del 29 aprile 1596 e di numerosi
altri fatti prodigiosi – punto di riferimento del popolo reggiano,
evidenzia tutt’oggi la sacralità di un’intera area, in cui il lavoro
degli archeologici ha portato alla luce rare testimonianze di culto, sia
pagano che cristiano, succedutesi nei secoli e dove soltanto a partire
dal 1313, invitati dalle autorità comunali e dal Vescovo, si insedia una
operosa comunità di frati Servi di Maria, tuttora presente.
Al convegno, organizzato dalla Società Reggiana di Studi Storici,
in collaborazione con la Deputazione Di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, Sezione di Reggio Emilia, saranno presenti anche gli autori: il professor Mauro Cremaschi, dell’Università degli studi di Milano, il dottor Marco Podini, della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna, Museo Archeologico di Parma, il dottor Roberto Macellari, responsabile delle Collezioni archeologiche dei Civici Musei di Reggio Emilia, l’architetto Giuliano Cervi, autore di saggi storici ambientalistici e paesaggistici, l’architetto Walter Baricchi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia, e la signora Franca Baldi Ferretti, promotrice dello studio e della ricerca archeologica, storica e studiosa del nostro territorio.
Nessun commento:
Posta un commento