Castelrotto, Siusi e Fiè, in provincia di Bolzano, sono tre graziosi paesi ai piedi del massiccio dello Sciliar, uno dei picchi più spettacolari delle Dolomiti alto-atesine. Da venerdì 1 a domenica 3 giugno 2012 sono in festa per un evento che si ripete puntuale da trent'anni: la Cavalcata Oswald von Wolkenstein.
Una vera e propria festa di popolo, nella quale confluiscono molti
elementi diversi: la storia, l’arte, l’amore per i cavalli e la passione
per le sfide. Tutto questo in un contesto naturale incantevole e
maestoso.
Oswald von Wolkenstein, da
cui prende nome la manifestazione, era un menestrello nato in Val
Pusteria nel 1377 circa. La cavalcata a lui dedicata è un connubio tra
tradizioni medievali e sport, con prove di destrezza eseguite con i
cavalli avellignesi. I luoghi dove si svolge l’intero spettacolo hanno
giocato un ruolo importante nella vita di Oswald e sono un teatro
naturale spettacolare per una gara piena di fascino e di emozioni
intense.
Venerdí 1 giugno 2012 a partire dalle ore
21, l’intero paese di Siusi allo Sciliar dà il via alla festa paesana
con la spillatura del fusto di birra. Sabato 2 si prosegue a Fié allo
Sciliar con la grande inaugurazione e la Festa Medievale, con la sfilata
di carrozze, cavalieri e menestrelli che introduce alla giornata clou
della domenica, in cui si svolgono le gare equestri e i tornei. Le
squadre si cimentano in prove diverse e impegnative, come il passaggio
degli anelli, il galoppo con ostacoli, il labirinto e il passaggio fra
porte. La Cavalcata parte a Castel Trotsburg presso Ponte Gardena, passa
da Tagusa, giunge a Castelrotto al Kofel, dove si svolge il primo
torneo. Si prosegue poi a Siusi e quindi al Laghetto di Fiè, che ospita
altri due tornei, e si conclude con l’ultima e spettacolare gara a
Castel Presule.
I valori in primo piano durante tutto il corso
della gara sono il rispetto e la cavalleria, nello spirito di un modello
di vita in cui la battaglia è anche una forma di cortesia. Il vero
obiettivo è naturalmente la conquista dello stendardo, che rimane in
possesso del vincitore per un anno, fino all'edizione successiva della
competizione. Le radici di questa suggestiva manifestazione affondano
nel ritorno alle origini e alla tradizione custodita dal nome del bardo
quattrocentesco che nacque e visse nelle terre dell’Alpe di Siusi e
richiamano ogni anno migliaia di spettatori. Per informazioni: www.ovwritt.com.
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