Un’avventura che si snoda fra Oriente e Occidente, destinata a lasciare
un segno indelebile nei rapporti fra due mondi così diversi.
È quella vissuta da Marco Polo, viaggiatore, ambasciatore, scrittore e mercante vissuto nella Repubblica di Venezia tra il XIII e il XIV secolo.
Domenica 29 ottobre 2017 alle ore 11,00 presso il Teatro Zandonai di Rovereto, il suo lungo viaggio – che si snodò lungo la Via della Seta, attraverso l’Asia fino a raggiungere il Catai (la Cina settentrionale), dove si fermerà per ben 17 anni - sarà raccontato da Vito Bianchi, archeologo, scrittore e docente all’Università degli Studi di Bari, in occasione del quarto appuntamento con le «Lezioni di Storia». «1271 - Marco Polo verso il Catai» è il titolo del suo atteso intervento.
Vito Bianchi si soffermerà sulla figura dei mercanti, gli unici in grado di andare alla ricerca di mondi fino a quel momento ignoti e solo immaginati, per svelarne i contenuti, capirne e carpirne i segreti.
Spiegherà come Marco Polo sia stato il nuovo Parsifal: non più il cavaliere della classicità medievale, bensì il mercator, animato da uno spirito libero e dalla volontà di scoprire l’altro all’insegna della reciproca convenienza e quindi a un livello paritario, intrinsecamente pacifico.
Nel Catai, che raggiunse assieme al padre Niccolò e allo zio Matteo, riuscì ad ottenere i favori del Kubilai Khan, di cui divenne consigliere prima ed ambasciatore poi.
Quando si parla di Marco Polo non si può non ricordare la sua famosissima opera passata alla storia come «Il Milione», compendio preziosissimo che rivolge le sue attenzioni ai popoli e alle terre d’Oriente sulle quali lo sguardo occidentale non si era mai posato prima.
È quella vissuta da Marco Polo, viaggiatore, ambasciatore, scrittore e mercante vissuto nella Repubblica di Venezia tra il XIII e il XIV secolo.
Domenica 29 ottobre 2017 alle ore 11,00 presso il Teatro Zandonai di Rovereto, il suo lungo viaggio – che si snodò lungo la Via della Seta, attraverso l’Asia fino a raggiungere il Catai (la Cina settentrionale), dove si fermerà per ben 17 anni - sarà raccontato da Vito Bianchi, archeologo, scrittore e docente all’Università degli Studi di Bari, in occasione del quarto appuntamento con le «Lezioni di Storia». «1271 - Marco Polo verso il Catai» è il titolo del suo atteso intervento.
Vito Bianchi si soffermerà sulla figura dei mercanti, gli unici in grado di andare alla ricerca di mondi fino a quel momento ignoti e solo immaginati, per svelarne i contenuti, capirne e carpirne i segreti.
Spiegherà come Marco Polo sia stato il nuovo Parsifal: non più il cavaliere della classicità medievale, bensì il mercator, animato da uno spirito libero e dalla volontà di scoprire l’altro all’insegna della reciproca convenienza e quindi a un livello paritario, intrinsecamente pacifico.
Nel Catai, che raggiunse assieme al padre Niccolò e allo zio Matteo, riuscì ad ottenere i favori del Kubilai Khan, di cui divenne consigliere prima ed ambasciatore poi.
Quando si parla di Marco Polo non si può non ricordare la sua famosissima opera passata alla storia come «Il Milione», compendio preziosissimo che rivolge le sue attenzioni ai popoli e alle terre d’Oriente sulle quali lo sguardo occidentale non si era mai posato prima.
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. I biglietti potranno essere ritirati a partire dalle ore 10.00.
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