Per la serie “Pesaro Storie”, proposta dalla Società pesarese di studi storici in collaborazione con il
Comune di Pesaro, il liceo “T. Mamiani” e l’Ente Olivieri-Biblioteca e Musei Oliveriani, lunedì 5 febbraio
2018 alle ore 17,30 nell’auditorium (g.c.) di Palazzo Montani (piazza Antaldi, 2 – Pesaro) Franco Cardini
conversa con Monica Centanni, autrice di "Fantasmi dell’antico La tradizione classica nel Rinascimento" (Guaraldi 2017, pp. 620).
Fantasmi dell’antico è un’opera grandiosa – come grandioso fu il
Rinascimento –, un’analisi sorprendente e multiforme di quel periodo
“magico” (e breve) che convenzionalmente si può collocare tra la caduta
di Costantinopoli (1453) e la riforma luterana (1517), e che ancor oggi
polarizza i nostri sguardi e il nostro stupore. Con la fine della “nuova
Roma”, che non per tutti – neanche a Bisanzio – è pura perdita, si
avvia una riscoperta dell’antico, inizia una mobilitazione a caccia di
manoscritti, si osservano con nuova e diversa attenzione i resti
archeologici greco-romani per ristabilire un contatto, fisico e
culturale, con un passato che pare a rischio di inabissamento
definitivo.
Così, il trauma della perdita si trasforma nell’evento positivo di una riscoperta e di una nuova nascita, che è appunto il Rinascimento, popolato di fantasmi che provocano l’antico a rifiorire nel presente. I densi saggi che compongono il volume esplorano fra l’altro le corti italiane, dai primi anni del XV secolo al primo quarto del XVI, e indagano opere rinascimentali note o meno note, lette alla luce della loro relazione con la tradizione classica: dalle medaglie di Pisanello ai ‘misteri pagani’ del Tempio riminese, dal ritratto belliniano di Maometto II ai dipinti mitologici di Botticelli.
Monica Centanni, filologo classico, studiosa del teatro antico e della civiltà tardo-antica, ha pubblicato e curato numerosi saggi, e organizzato convegni e mostre su teoria, metodologia e applicazione della lezione iconologica di Aby Warburg, in particolare sul Rinascimento. Fra le sue varie pubblicazioni ricordiamo l’Introduzione a Aby Warburg e all’Atlante della Memoria e il volume corale L’originale assente. Introduzione alla storia della tradizione classica. Ha partecipato al convegno d’apertura del Salone della parola 2011 e un suo saggio compare negli atti di quel convegno, Retorica. La macchina del dire nella comunicazione pubblica e privata, curato da Marcello Di Bella Ha fondato e dirige “La Rivista di Engramma. La tradizione classica nella memoria occidentale”.
Franco Cardini è professore emerito di Storia medievale. Il suo principale campo di studi è la storia delle crociate, dei pellegrinaggi in Terrasanta, dei rapporti tra Europa e mondo musulmano. Tra le sue opere ricordiamo le più recenti edite o riedite: Quell'antica festa crudele. Guerra e cultura della guerra dal Medioevo alla Rivoluzione francese; Incontri (e scontri) mediterranei. Il Mediterraneo come spazio di contatto tra culture e religioni diverse; Alle radici della cavalleria medievale; Europa e Islam. Storia di un malinteso; Il Turco a Vienna. Storia del grande assedio del 1683; Gerusalemme. Una storia; Istanbul. Seduttrice, conquistatrice, sovrana; Andare per le Gerusalemme d'Italia; L' ipocrisia dell'Occidente. Il califfo, il terrore e la storia; e il recentissimo La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente, scritto con Alessandro Vanoli.
Così, il trauma della perdita si trasforma nell’evento positivo di una riscoperta e di una nuova nascita, che è appunto il Rinascimento, popolato di fantasmi che provocano l’antico a rifiorire nel presente. I densi saggi che compongono il volume esplorano fra l’altro le corti italiane, dai primi anni del XV secolo al primo quarto del XVI, e indagano opere rinascimentali note o meno note, lette alla luce della loro relazione con la tradizione classica: dalle medaglie di Pisanello ai ‘misteri pagani’ del Tempio riminese, dal ritratto belliniano di Maometto II ai dipinti mitologici di Botticelli.
Monica Centanni, filologo classico, studiosa del teatro antico e della civiltà tardo-antica, ha pubblicato e curato numerosi saggi, e organizzato convegni e mostre su teoria, metodologia e applicazione della lezione iconologica di Aby Warburg, in particolare sul Rinascimento. Fra le sue varie pubblicazioni ricordiamo l’Introduzione a Aby Warburg e all’Atlante della Memoria e il volume corale L’originale assente. Introduzione alla storia della tradizione classica. Ha partecipato al convegno d’apertura del Salone della parola 2011 e un suo saggio compare negli atti di quel convegno, Retorica. La macchina del dire nella comunicazione pubblica e privata, curato da Marcello Di Bella Ha fondato e dirige “La Rivista di Engramma. La tradizione classica nella memoria occidentale”.
Franco Cardini è professore emerito di Storia medievale. Il suo principale campo di studi è la storia delle crociate, dei pellegrinaggi in Terrasanta, dei rapporti tra Europa e mondo musulmano. Tra le sue opere ricordiamo le più recenti edite o riedite: Quell'antica festa crudele. Guerra e cultura della guerra dal Medioevo alla Rivoluzione francese; Incontri (e scontri) mediterranei. Il Mediterraneo come spazio di contatto tra culture e religioni diverse; Alle radici della cavalleria medievale; Europa e Islam. Storia di un malinteso; Il Turco a Vienna. Storia del grande assedio del 1683; Gerusalemme. Una storia; Istanbul. Seduttrice, conquistatrice, sovrana; Andare per le Gerusalemme d'Italia; L' ipocrisia dell'Occidente. Il califfo, il terrore e la storia; e il recentissimo La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente, scritto con Alessandro Vanoli.
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