Domenica 20 novembre 2016 alle ore 16,00, l’Associazione Italia Medievale e Ancora Store sono lieti di invitarvi alla presentazione di “Storia di una principessa e della sua forchetta” (Rizzoli, 2016) di Annalisa Ponti che si terrà presso l’Ancora Store di Via Lodovico Pavoni, 12 a Milano. Intervengono l’autrice e Vittorio Beonio Brocchieri (Università della Calabria). Ingresso libero.
È l’anno Mille, più o meno. Per
suggellare l’amicizia tra Venezia e Bisanzio, la principessa bizantina
Teodora andrà in sposa al secondogenito del doge. Teodora ha dodici
anni, e sbarca in laguna insieme alla balia e a un ricco corredo di
tappeti, porcellane e tessuti preziosi. Viene dalla splendida Bisanzio,
lei, ed è abituata a essere servita. Ben diversa la Venezia in cui
approda, piccola città di pescatori e mercanti, palazzi semplici e
strade maleodoranti. Teodora e Giovanni si piacciono subito. I
veneziani, invece, scrutano con diffidenza la stravagante principessa
che – scandalo! – mangia con la forchetta e si fa il bagno in una vasca.
In particolare, Piero il Castigatore… Ma chi la fa l’aspetti! Una
storia medievale quasi vera che si prende gioco di tutti i pregiudizi.
La storia della nostra Teodora si
ispira a una vicenda reale, di cui circolano diverse versioni, relativa a
un’altra giovane donna bizantina andata in sposa a un veneziano. Per
alcuni storici si tratterebbe di una Teodora, anche lei principessa,
moglie del doge Domenico Selvo. Altri libri parlano invece di Maria
Argyropoulaina e del suo matrimonio, nell’estate del 1004, con Giovanni,
figlio del doge Pietro II Orseolo. Ciò su cui tutti concordano,
comunque, è la triste fine della giovane, colpita da un male incurabile
– la peste? – che portò alla morte anche il marito. A raccontarci –
con grande severità – delle abitudini raffinate di questa nobile
ragazza d’Oriente è stato anche un importante teologo e riformatore
della Chiesa medievale, Pier Damiani (1007-1072), che sarà addirittura
fatto santo. La principessa non toccava le pietanze con le mani ma si
faceva tagliare il cibo in piccolissimi pezzi, poi li assaggiava appena
portandoli alla bocca con forchette d’oro, scriveva inorridito e,
ricordando la morte improvvisa e terribile della giovane, il sant’uomo
non poteva non alludere a una punizione celeste. Del resto quelli in cui
viveva Piero erano anni difficili, durante i quali andava maturando la
dolorosa separazione tra la Chiesa d’Occidente, che parlava latino, e
quella bizantina, che da allora si chiama Chiesa greco-ortodossa: dal
suo punto di vista, Bisanzio e l’Oriente rappresentavano un effettivo
pericolo per la civiltà dell’Europa occidentale. Va altresì detto che
l’amichevole rapporto che ha legato Venezia a Bisanzio per gran parte
del Medioevo andò progressivamente allentandosi fino a diventare aperta
ostilità: molti dei tesori bizantini che possiamo ammirare oggi in
piazza San Marco giunsero in laguna come frutto di violente ruberie.
Annalisa Ponti è un’insegnante
di scuola superiore con molti anni di editoria alle spalle.
Appassionata lettrice di storie (scritte da altri), un giorno ha
incontrato in un manuale di scuola una vicenda che cercava un finale
diverso: è così che è nata l’avventura della principessa Teodora.
Vittorio Beonio Brocchieri si è laureato in Lettere a
Pavia, nel 1995 ha ottenuto il Dottorato in storia presso l’Ecole des
Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi con Maurice Aymard. Dal
1998 al 2000 ha insegnato Storia economica presso la facoltà di economia
dell’Università della Calabria. Dal 2001 insegna storia moderna presso
la facoltà di scienze politiche della stessa Università.
Nel 2000 ha pubblicato presso Unicopli la monografia «Piazza Universale di tutte le professioni del mondo”. Famiglie e mestieri nel Ducato di Milano in età spagnola; nel 2002 “Le montagne dello stato di Milano: specializzazioni economiche e forme di itnegrazione spaziale(1550-1650)“. in Regional development and commercial infrastructure in the Alps, a cura di Ulrich Pfister, Basilea; nel 2003 “La dinamica città-contado e i riflesi economici tra Cinque e Seicento“, in Storia della Lombardia, a cura di L. Antonielli e G. Chittolini, vol. II, Laterza; nel 2004 ha curato e tradotto per il Mulino “La grande divergenza” di Kenneth Pomeranz.
Nel 2000 ha pubblicato presso Unicopli la monografia «Piazza Universale di tutte le professioni del mondo”. Famiglie e mestieri nel Ducato di Milano in età spagnola; nel 2002 “Le montagne dello stato di Milano: specializzazioni economiche e forme di itnegrazione spaziale(1550-1650)“. in Regional development and commercial infrastructure in the Alps, a cura di Ulrich Pfister, Basilea; nel 2003 “La dinamica città-contado e i riflesi economici tra Cinque e Seicento“, in Storia della Lombardia, a cura di L. Antonielli e G. Chittolini, vol. II, Laterza; nel 2004 ha curato e tradotto per il Mulino “La grande divergenza” di Kenneth Pomeranz.
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