Mercoledì 12 aprile 2017, alle ore 16.30 nella Sala Affrescata del Museo
Pinacoteca di Todi, quinto incontro del ciclo di conferenze “Museo
Vivo”, dedicato quest’anno all’approfondimento di temi storici e
artistici legati alla mostra “Mirabilia Tudertina”, visitabile fino al
30 giugno negli spazi espositivi del Museo Civico di Todi.
La prof.ssa Lila Yawn, docente di storia dell’arte medievale alla
John Cabot University di Roma, terrà una conferenza sul tema “Il mistero
dei due giganti: i ‘Moralia in Iob’ della Biblioteca L. Leoni di Todi e
la Bibbia atlantica di Todi della Biblioteca Apostolica Vaticana (Vat.
Lat. 10405)” con un approfondimento sulle decorazioni e le miniature dei
rari volumi manoscritti esposti nella mostra.
Quattro secoli prima di Gutenberg, la zona per eccellenza della
riproduzione del testo della Bibbia in latino e delle principali opere
dei Padri della Chiesa fu l’Italia centrale. Fra il 1050 e la fine del
XII secolo, amanuensi nelle aree delle attuali Umbria, Lazio, e Toscana
vergarono centinaia di cosiddetti ‘codici atlantici’: manoscritti
ecclesiastici enormi, che nella loro maestà grafica-fisica-materiale
affermavano l’autorità della Chiesa universale nonché la devozione delle
persone che avevano sovvenzionato la loro creazione, tra cui non solo
vescovi e futuri imperatori ma anche vedove, monaci, mercanti, e
pescatori.
La città di Todi ha custodito per secoli due dei codici atlantici
superstiti più importanti: la “Bibbia atlantica di Todi”, un codice
illustrato ora nella Biblioteca Apostolica Vaticana (Vat. Lat. 10405), e
il magnifico manoscritto dei “Moralia in Iob” di San Gregorio Magno
della Biblioteca Comunale Lorenzo Leonj (Ms. 1-2).
Dopo un’introduzione generale al fenomeno delle Bibbie atlantiche dei
secoli XI-XII, la prof.ssa Yawn presenterà i risultati della sua
ricerca, eseguita fra il 2013 e il 2015, sui due codici di Todi, con
particolare attenzione al modo in cui i loro scribi organizzarono il
lavoro, faticoso e complicato, di copiare a mano dei testi lunghissimi e
alla sorprendente risposta alla questione: sono fratelli i due codici,
prodotti dagli stessi amanuensi?
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