Domenica
30 dicembre 2018 alle ore 10:00 presso la Villa Sgadari si presenterà il
libro di “La torre normanna, Santa Cristina e i pellegrini sulla via
Francigena” dell’architetto Antonella Italia, nell’ambito delle
manifestazioni natalizie del Comune di Petralia Soprana.
Sin dal Medioevo, la città di Palermo è stata una delle tappe
principali del percorso viario, detto anche Via Francigena, attraversato
da pellegrini e mercanti, che si snodava fino a Messina e, da qui,
proseguiva verso Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme. La strada
che da Palermo conduceva a Messina attraversava vari paesi delle Madonie
per giungere a Troina in provincia di Enna. A questo percorso
l’architetto Italia dedica un capitolo intero di approfondimento Cammini e itinerari peregrinorum. Nella guida viene descritta la storia delle antiche vie di transito e pellegrinaggio ed in particolare proprio quella detta Palermo Messina per le montagne che collega Troina, Nicosia, Petralia, Polizzi e Caltavuturo.
Lungo quest’ultima, tra le più importanti, la commenda dei Cavalieri di
Malta a Polizzi Generosa, Petralia Sottana con il magnifico ponte di
San Brancato e Petralia Soprana con la chiesa di San Teodoro costruita
nel 1062 da Ruggero passando per Gangi.
La Chiesa normanna di Santa Cristina la Vetere, dedicata alla prima Santa Patrona di Palermo,
situata lungo la “Via dei pellegrini” dietro la Cattedrale, è la più
antica testimonianza della cultura dell’accoglienza a Palermo. Un
singolare edificio turriforme che, nel corso dell’ultimo decennio,
palermitani, visitatori e turisti hanno imparato a conoscere e amare
grazie all’infaticabile azione di valorizzazione e fruizione del bene
condotta dall’associazione culturale Itinerari del Mediterraneo,
presieduta dall’architetto Antonella Italia, autrice del libro.
La pubblicazione, “La torre normanna, Santa Cristina e i pellegrini
sulla via Francigena”, arricchita dalla prefazione dal presidente della
sezione di Palermo di Italia Nostra Piero Longo e dalle immagini di
Lorenzo Mercurio e Toni Saetta, conduce il lettore attraverso il periodo
storico che si snoda dal Regno nel Sole (1130-1194), ovvero
dall’incoronazione a re di Sicilia di Ruggero II d’Altavilla, fino alle
vicende dei pellegrini e dei cavalieri che videro la Chiesa di Santa
Cristina la Vetere quale luogo deputato alla loro accoglienza, quando
nel medioevo Palermo fu una delle tappe principali del percorso che
conduceva da Messina a Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme.
Italia descrive con accuratezza l’utilizzo della trama viaria quale
strada di pellegrinaggio e parte integrante della via Francigena, lungo
la quale sorgevano le hospitalia, strutture dove i viandanti trovavano
cibo e cure dopo avere attraversato strade e luoghi insicuri e impervi.
“La Chiesa di Santa Cristina la Vetere – spiega l’architetto Italia
– rappresenta una testimonianza della cultura dei pellegrinaggi a
Palermo, dimostrata dall’antico toponimo: chi la visita, ha la
possibilità di compiere un’esperienza emotiva di raccoglimento
interiore, in sintonia con i dettami delle nuove frontiere del turismo
relazionale. Il libro è la sintesi – precisa l’autrice – di un lavoro
condotto sinergicamente nel tempo con studenti universitari, giovani
impegnati in stage formativi, associazioni, soggetti privati, enti
pubblici e istituzionali. Tutti hanno contribuito, lavorando a fianco di
ItiMed, alla conoscenza storica e artistica del monumento
architettonico, congiuntamente ai soci che, con dedizione, amore e
passione, hanno reso possibile la fruizione, nonché la piena
restituzione alla città di questo piccolo gioiello. Un tesoro affidato
alla gestione di ItiMed grazie alla piena collaborazione – conclude
l’architetto Italia – da parte di don Silvio Sgrò, rettore del Seminario
Arcivescovile di Palermo.”
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