Martedì 19 marzo 2019 alle ore 18,00 all'Auditorium Università del Card. Colombo in Piazza San Marco, 2 a Milano secondo appuntamento con il ciclo di conferenze "Leonardo a Milano a 500 anni dalla morte" organizzato dall'Istituto di Studi Umanistici Francesco Petrarca.
Marco Versiero (Ente Raccolta Vinciana - Castello Sforzesco) parlerà di “Bellezza e utilità”: Milano, città ideale di Leonardo, tra urbanistica, economia e politica.
A seguito di una grave epidemia pestilenziale che vessò Milano tra il 1484 e il 1485, mettendone a nudo le disfunzioni urbanistiche e la precarietà delle condizioni igienico-sanitarie, Leonardo elaborò dapprima (in alcune pagine del Ms B, c. 1487-89) una proposta ideale, seppure non del tutto utopistica, di risanamento e ristrutturazione della città, secondo un sistema viario integrato a una salubre rete di canali, memore del magistero di Leon Battista Alberti; successivamente (in un memoriale destinato al Moro contenuto nel Codice Atlantico, f. 184 v, c. 1493-97) concepì un vero e proprio nuovo piano regolatore per Milano, fondato su una decisiva revisione dei rapporti di potere alla luce dei nessi di natura anche economica tra i diversi ceti, con l’obiettivo di coniugare e rendere complementari le istanze della bellezza e dell’utilità, probabilmente ispirategli dalla rimeditazione su un passaggio del De Civitate Dei di Sant’Agostino e da una visita a Pavia con il collega senese Francesco di Giorgio Martini nell’estate del 1490.
A seguito di una grave epidemia pestilenziale che vessò Milano tra il 1484 e il 1485, mettendone a nudo le disfunzioni urbanistiche e la precarietà delle condizioni igienico-sanitarie, Leonardo elaborò dapprima (in alcune pagine del Ms B, c. 1487-89) una proposta ideale, seppure non del tutto utopistica, di risanamento e ristrutturazione della città, secondo un sistema viario integrato a una salubre rete di canali, memore del magistero di Leon Battista Alberti; successivamente (in un memoriale destinato al Moro contenuto nel Codice Atlantico, f. 184 v, c. 1493-97) concepì un vero e proprio nuovo piano regolatore per Milano, fondato su una decisiva revisione dei rapporti di potere alla luce dei nessi di natura anche economica tra i diversi ceti, con l’obiettivo di coniugare e rendere complementari le istanze della bellezza e dell’utilità, probabilmente ispirategli dalla rimeditazione su un passaggio del De Civitate Dei di Sant’Agostino e da una visita a Pavia con il collega senese Francesco di Giorgio Martini nell’estate del 1490.
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