Venerdì 20 dicembre 2019 alle ore 17,00 verrà presentato in Sala Bo a Palazzo Fascie, a Sestri Levante, in anteprima assoluta il volume appena uscito
“Mala morte a San Nicolao”, il racconto – scientifico e non – di
un’indagine archeologica con due finali tutti da scoprire!
Il libro, pubblicato da Oltre edizioni, è firmato da Fabrizio
Benente, già Direttore Scientifico del MuSel, il Museo archeologico e
della Città per sei anni, archeologo di grande valore professionale e
scientifico e professore di Archeologia cristiana e medievale presso
l’Università di Genova, e Mario Dentone, scrittore di fama, autore di
opere teatrali e romanzi, in particolare per la casa editrice Mursia,
con la quale è uscito di recente il suo “La capitana – 2. L’orgoglio del
mare”.
Fabrizio Benente ha diretto dal 2001 al 2008 le ricerche di scavo
archeologico su uno dei più ampi e più importanti siti del nostro
territorio, l’hospitale “di passo” di San Nicolao sul Massiccio del
Bracco: qui nel corso degli anni le indagini hanno permesso di
approfondire le fasi medievali di costruzione, vita e abbandono
definitivo della chiesa, della struttura di accoglienza per viandanti e
della loro area cimiteriale (e di evidenziare addirittura fasi di
frequentazione ancora più antiche). E’ proprio tra le numerose sepolture
individuate e studiate nel sito di San Nicolao che è emerso un “caso”,
una sorta di “cold case” medievale, un omicidio attualmente irrisolto,
poiché gli archeologi hanno ritrovato il corpo, lo scheletro, lo hanno
studiato, assieme agli antropologi forensi, ed è risultato trafitto da
ben 19 colpi di arma da taglio. Ma… chi lo ha ucciso e perché? Perché
gli è stata garantita comunque una sepoltura e vicino a un edificio di
culto se è stato così barbaramente assassinato? Le ricerche hanno
permesso di capire e ipotizzare, ma lasciano ancora aperte tante
suggestioni e curiosità, perché l’archeologia, come si sa, con i suoi
dati oggettivi, spesso non riesce a spiegare la totalità delle fatti
accaduti, e allora ecco che, come in questo caso, viene in aiuto la
fantasia: “Così è nato questo libro, dove l’archeologo – autore della
prima parte – propone alcuni dati di un percorso di ricerca e il
narratore – che firma la seconda metà – colma liberamente le lacune,
lasciando ampio spazio all’invenzione e alla fantasia”.
Nel corso della presentazione in programma per venerdì 20 dicembre alle ore 17 a Palazzo Fascie i due autori racconteranno e… si racconteranno, mirabilmente intervistati da Roberto Pettinaroli, responsabile della redazione del Levante de Il Secolo XIX, e lettore appassionato che vive e ama le storie della Liguria.
Nel corso della presentazione in programma per venerdì 20 dicembre alle ore 17 a Palazzo Fascie i due autori racconteranno e… si racconteranno, mirabilmente intervistati da Roberto Pettinaroli, responsabile della redazione del Levante de Il Secolo XIX, e lettore appassionato che vive e ama le storie della Liguria.
L’incontro sarà dunque l’occasione per approfondire una storia
davvero interessante tra archeologia e giallo, un possibile regalo di
Natale per tanti, perché regalare un libro è sempre un dono prezioso che
ha un sapore particolare, di amore e di serenità, di curiosità e di
vita, appunto.
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