Si svolgerà sabato 13 gennaio 2018 a Foligno
(Palazzo Trinci, dalle 15,30) il convegno di studi, promosso
dall’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo e patrocinato dal Comune e dalla Diocesi di Foligno, dal titolo “Foligno: indagini archeologiche presso l’abbazia di Sassovivo e nuovi progetti di ricerca”.
Dopo i saluti di amministratori, esperti e della presidente dell’Associazione “Amici dell’Abbazia di Sassovivo”, Roberta Taddei, la docente di restauro architettonico all’Università ‘Sapienza’ di Roma, Lia Barelli, coordinatrice scientifica sia degli scavi archeologici di Sassovivo che dei nuovi progetti di ricerca, parlerà delle “Campagne di scavo presso l’abbazia di Sassovivo: lo stato degli studi”.
L’intervento verterà sulle conclusioni preliminari delle quattro campagne archeologiche, condotte dal 2014 al
2017, che hanno dato risultati che permettono di inserire meglio Sassovivo nel contesto italiano ed europeo dal punto di vista architettonico e storico, e che nei successivi sviluppi promettono esiti di tutto rilievo per diverse discipline, dall’archeozoologia alla paleobotanica, dall’antropologia fisica alla storia della produzione ceramica.
A seguire la direttrice degli scavi di
Sassovivo, Maria Romana Picuti, (Università della Sapienza di Roma) che
parlerà su “Dalla Regola di San Benedetto alle fornaci per campane nelle
chiese: il caso di Sassovivo”. Il ritrovamento di una fornace di
campane al centro dell’avancorpo della chiesa abbaziale di Sassovivo,
avvenuto nel corso delle indagini archeologiche, diventerà qui occasione
per una riflessione sull’importanza del segnale sonoro nella Regola di
San Benedetto e sulla rigorosa osservanza della scansione del tempo che
impone la vita monastica.
Verranno ripercorsi i primordi della
diffusione delle campane e dei campanili nella penisola italiana e si
parlerà delle tecniche dei maestri campanari, che presentano
innumerevoli variabili. Verranno inoltre ricordate le credenze legate
allo stato di passaggio del metallo, alle sue connotazioni infere e alla
necessità che l’oggetto liturgico assicurasse, tramite consacrazione,
la sua protezione dalle forze demoniache. Raffaele Pugliese (Università
Sapienza di Roma), direttore dello scavo di Sassovivo, tratterà
dell’area cimiteriale riportata alla luce durante le campagne
archeologiche , della datazione di alcune tombe sulla base dei reperti
ceramici rinvenuti nei terreni di riempimento e di un nucleo di
ceramiche del XIV secolo, trovato nel riempimento delle volte della
Loggia del Paradiso, che fornisce interessanti informazioni sul tipo di
vasellame che circolava nella comunità monastica nel medioevo.
Ottavio Bucarelli, Pro-Direttore del
Dipartimento di Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università
Gregoriana, e Roberta Taddei illustreranno poi l’importanza del
progetto, ancora in fieri, della digitalizzazione delle ‘Carte’ di
Sassovivo, ovvero del fondo documentario che contiene la storia
spirituale politica e materiale , ancora tutta da scriversi, della
potente abbazia, tra XI e XIV secolo espressione e centro di una forza
economica dominante e di un’egemonia territoriale che travalica i
confini umbri.
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