Sarà presentato mercoledì 14 dicembre 2016, alle ore 18.30 nel Salone degli
stemmi dell’arcivescovado di Matera, l’ultimo libro di don Donato
Giordano, docente presso l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica
greco-bizantina di Bari, dedicato alla decodificazione dell’arte
bizantina. Sono previsti gli interventi di mons. Antonio Giuseppe
Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina, Maria Stella Calò, direttrice
emerita dell’Istituto di Storia dell’arte medievale e moderna
dell’Università di Bari, Franco Lisanti, storico dell’arte, e di padre
Santo Pagnotta, segretario della Facoltà teologica pugliese. Il libro
rientra nella Collana Parcomurgiae e “ha l’intento d’inquadrare il
ricchissimo patrimonio storico artistico locale nella più ampia e
complessa vicenda storica che ha visto l’alternarsi sul territorio
lucano di più dominazioni e culture, specialmente l’Impero di Bisanzio”.
“Esso – spiega ancora una nota della curia diocesana – è dedicato
soprattutto agli studenti, alle guide e ai cultori del patrimonio
artistico locale, quale strumento per la comprensione dello stile e
dell’iconografia dei numerosi affreschi che corredano le chiese rupestri
del materano e di altri comprensori omogenei”. La pubblicazione “è un
contributo all’opera di riappropriazione e di valorizzazione del
patrimonio culturale, artistico e religioso, del territorio promossa
dall’Ente Parco delle chiese rupestri del Materano nel contesto della
designazione di Matera Capitale europea della cultura 2019”. Una
città che si propone come luogo privilegiato di osservazione per far
luce sugli scambi culturali che si produssero tra Oriente e Occidente
per tutto l’arco del Medioevo.
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