In occasione della “Giornata della
Memoria 2016” mercoledì 27 gennaio 2016 il Comune di Lecce, in collaborazione con la R.T.I.
Cooperativa Theutra – Oasimed – Novamusa, organizza visite guidate alla
Lecce ebraica – Itinerario della Memoria e alla mostra “Da Otranto a
Santa Maria al Bagno. 2000 anni di presenze ebraiche in provincia di
Lecce” promossa dal R.T.I. Cooperativa Theutra – Oasimed – Novamusa e
allestita nelle sale del Castello Carlo V dal 22 gennaio al 28 febbraio
2016.
La presenza ebraica a Lecce è legata al momento di massima espansione
commerciale della città, tra la fine del XIV – inizi del XV secolo,
periodo in cui il governo della Contea è affidato a Maria d’Enghien e
poi a suo figlio Giovanni Antonio Orsini del Balzo.
L’itinerario nel centro storico parte da
Piazza S. Oronzo, l’antica Piazza dei Mercanti, sede delle attività
commerciali di Ebrei, ma anche di Milanesi, Fiorentini, Ragusei e
Veneziani, come ricorda la piccola Chiesa di San Marco. L’ingresso nella
Giudecca, localizzata nell’antico pittagio di San Martino e presso
l’omonima porta, permette di muoversi in quelli che erano gli spazi
della Lecce ebraica, tra strade che ricordano ebrei illustri o la
Sinagoga ed edifici come Palazzo Personè, Palazzo Adorno, la Basilica di
Santa Croce e l’ex Convento dei Celestini costruiti dopo quello che fu
un esproprio ideologico, religioso e identitario dell’area attuato dai
cristiani in seguito ai provvedimenti antigiudaici emanati da Ferdinando
il Cattolico e da Carlo V che misero fine alla storia di questa
comunità cancellando, come in una damnatio memoriae, ogni testimonianza
materiale che la riguardava.
Il percorso prosegue con la visita della
mostra “Da Otranto a Santa Maria al Bagno. 2000 anni di presenze
ebraiche in provincia di Lecce” allestita nelle sale del Castello Carlo
V, luogo simbolo della presenza ebraica medievale in città.
Il Castello Carlo V, infatti, nelle sua
fasi storiche, ha avuto un ruolo nella storia ebraica della città sia
per la presenza di personaggi come Maria d’Enghien, che all’interno del
suo “Codice” ci ha trasmesso notizie importanti per ricostruire la
storia della comunità ebraica a Lecce; sia perché fu luogo di rifugio
per gli ebrei in occasione di uno degli attacchi alla giudecca della
fine del XV secolo; sia ancora nel collegamento con l’editto definitivo
di espulsione degli ebrei dal Regno di Napoli, promosso proprio sotto
Carlo V nel 1541; ed infine per le iscrizioni ebraiche rinvenute sulle
pareti delle prigioni del castello cinquecentesco.
Il percorso di mostra mette in rete più esperienze realizzate negli anni passati in maniera isolata (promosse dall’Archivio di Stato di Lecce, dal Comune di Tricase, dal Museo della Memoria di Nardò, dall’Arci Lecce) e che, messe insieme, fanno conoscere la realtà della presenza ebraica nel Salento dall’età antica fino a quella contemporanea.
Il percorso di mostra mette in rete più esperienze realizzate negli anni passati in maniera isolata (promosse dall’Archivio di Stato di Lecce, dal Comune di Tricase, dal Museo della Memoria di Nardò, dall’Arci Lecce) e che, messe insieme, fanno conoscere la realtà della presenza ebraica nel Salento dall’età antica fino a quella contemporanea.
Partenza: ore 10.00 – ore 16.00
Le visite guidate, gratuite e condotte da guide turistiche abilitate
presso la Regione Puglia, partiranno dal Sedile di Piazza S. Oronzo.
La prenotazione, obbligatoria, può essere effettuata telefonicamente contattando il Castello Carlo V al numero 0832 246517.
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